191 MDXXIli, MAGGIO. 192 Qui se aspetta hoggi uno ambassiatorc ibi re ii’ Ingaltera chiamalo dolor Cbius, qual va a Roma a la Salitili ile nostro Signore. 102* Al principio del mese che viene, la liga di Sve-via se ne anelerà conira la nobiltà di Franconia per essere comunamente quella gente robatrice di strada et inimica de l’Imperio. Perlauto egli è deliberato di castigarla, et questo sera senza alcun dubio al termine predillo, perchè è già venuto qui a negoeia-recon la serenità del principe colui che ha da essere capitano de l’esercito. Qui pare se metta una decima a tulli gli ecclesiastici in nome del Papa per spenderla conira turchi; la qual cosa non gli piace mollo. Il serenissimo principe ha fatto brusare lutti li libri eli Lulhero. 11 librario che li vendeva, è stato bandizuto li di adrielo de questa terra per uno anno. Sono molli in questo paese che soriano luterani, se non l’usse per paura de sua signoria. Il signor don Petro di Cordoba ritornò 'da Ko-ma sono più di, per le poste. 11 principe lo ha fatto suo gran scudiero. Il Balbo sarà qui fra due o tre settimane. 103 Copia di lettere date in Jnspruch a dì 1S de Mago 1523, dnzate al signor marchexe di Mantoa. Poi quanto scrissi a voslra signoria per le mie di 13, è venula la novella più chiara de Francesco Sckingense che non si era haula per avanti, zoè che, essendo a campo a quel suo castello il Conte Palatino da una parte et il Lanlgravio de Assia da t’allro, batendo il castello da ambedui parli leribilmeutet venne ad dare per fortuna una botta de artillaria del Lanlgravio in un trabbe apresso il quale si trovava Francesco et fracasollo, de tal maniera che spense un pezo -eli quello in lo ventre ad esso Francesco; del qual colpo senlendose lui morto, ancora che già havea coinenziato a Iractare de rendersi, pur alora tanto più presto si rese et subito morse. L’artillaria assai bona che si trovava in castello ha havuto il Lanlgravio de Assia, il qual si è portalo magnanimamente essendo sempre stalo de li primi in zip-pone con le calze tagliate et un corsatelo da lansche-nechi, et è giovene de 18 anni. Li nostri che havea mandati il principe non vi erano arrivati a tempo; tamen non ha mancalo da loro. Non so se i relor-nerano o se li serà necessario andare più avanti a proseguire li seguaci de Francesco; il che penso non sera bisogno essendo morto il capo. La illustrissima Margarita ha scripto qui, come il re de Dalia era fuzito in Zelandia con la moglie et figlioli, schaziato dii regno dalli populi, li quali hanno electo et coronato un duella suo german e cusino che si chiama ducha de Oldstani. II re de Pollonia havea mandato al imperator de Moschovili ambasalori a Iractare de far Iriegua per 5 anni; la qual cosa essendo conclusa et ritornandosene già li ainbassadori, per il camino oderono come il ditto Imperatore era morto a l’improvisla, et cossi rilornorono a concludere il medesimo con li he-reeli suoi. Dicono esser gionti in Bongaria un ambassalor non so de chi, qual portava nova come il Turche), mandando il tutto o la magior parte de l’artillaria de Itimeli a Conslantinopoli et con essi quanto thè- 10 soro si trovava apresso de sì, et in guardia eie ciò Iti milia christiani et greci renegati delli meglior soldati che havesse, ha perso il tulio per una fortuna terribilissima de mare, de tal maniera che in dui anni non si potrà refarc de quel che ha perso, et per adesso non esser de havere paura de lui, anzi se deveria con bon apparato anelarli adosso da le parte di Hongaria ; ma quel che sii di questo, penso voslra signoria da le bande eie là lo saprà meglio. FI secretarlo di l’ambassialor cesareo in Vene-tia è tornato qui, et questa è la terza volta che ce è stato, et credo alfine bara l’intento suo dal nostro principe, il qual penso ancor lui consenta alla pace con veniliani, et sopra de ciò si crede non si aspecli altro che una lettera di l’Imperator in risposta eli quello che gli è stato scripto secundo si dice. De li fora ussiti credo si farà podio : hanno scripto in questi di da parte dii principe in Venetia che voghilo dare un salvocondulto a i de essi, dui vicentini el dui paduani, li quali habbino a Iractare in comuni con bon modo et humililà per le cose loro. Si aspecla preslo la risposla. Egli è venuto già dui giorni qui un conte de Monforle et un secretano elei Imperator mandalo da Sua Maestà in posta, aziò si fosse bisogno conducessimo fanti alemani in Italia per conservare il Stalo di Milano : ma al presente 11011 si cognosse periculo. Sono andati a Const iiitia ad comunicare forsi qualche cosa con quel doctor Prantner mandalo prima per lo Imperatore a sguizari. Partirono al primo di de Aprile de Vaiadoiilh, et mi portorono lettere eh ultimo Marzo da la corte cesarea, per le qual non mi scrive allro si non de la morte del vice canzel-liero de Aragona, et come Maioricha tandem an-chora lei si havea resa a Sua Altezza, et cossi ogni