265	MDxxin,
                               \
     questo Stado a concluder;qual conrlusion fata, sperava seguiria acordo Ira la Cesarea Maestà et il re Chrì-stianissimo; con altre parole. Etiam l’oralor anglico
  •	persuase. Poi il Legato disse ch’el luna sto cargo di ducati 5000, et l’anglico disse: <£ Et mi di ducati 25 milia mancho; sì che volendo, poi che Vostra Serenità voi cussi,si concludi ». El Doxe li disse: <t Siamo contentissimi; ma bisogna li cesarei contentano, pe-rochè don Alfonso Sanxes è indisposto alquanto ». Hor si parlino, et poi disnar vene l’orator anglico dal Doxe per parlarli; qual non li parse reeusar in tanta importantia, licet non lo possi far, ma pur li parloe. El qual Pazeo li disse erano stali con li oratori cesarei, et rimasti contenti, el si formasse li capitoli. Per tanto si poi dir conclusa, ma bisogna sia secreta per il gran pericolo porta. Le nostre galìe di Fiandra vien in quà, che valeno assa’ oro, et convien passar per le terre e porli diire Chrislianissimo: però persuase grandissima credenza, et dete sacramento di novo a tutti. Disse etiam come l’era slà in Collegio il Luni l’orator di Pranza, dicendo che voria saper si questo prothonolario Caruzolo havia porlà nova comission, et s’il dia scriver al re Chrislianissimo ch’el mandi quel personazo ch’el voleva mandar a questa Signoria, et che di brieve monsignor di Baius sarà in questa terra. El Doxe li disse non è concluso nulla, andemo temporizando, tamen le nostre cosse è in pericolo etc, et eh’ el re Chrislianissimo faria ben a prender qualche asctamento; el qual orator si parti non ben satistalo.
         Et compito di far tal relation, tulio il Pregadi remase sopra de se, perchè voriano aver scorso ancora, et sier Alvise Mocenigo el cavalier, consier, e sier Marco Antonio Venier dolor, savio a terra ferma, deputati, non era sier Zorzi Corner per esser amaialo, andono in Cmzelaria con Zuan Batista di Vieimi per notar li. capitoli eie.
          Et poi fo chiamà li medici suso e ini rati in la so cossa ; e prima fo messo per li Consieri il possesso in Candia di domino Francesco Dandolo di lo episcopato cheronense, ut in parte. 129, 2, 9.
140* A dì 24. La malina, fo San Zuane et pioza grandissima.
        Di la Badia, di sier Marco de Mezo podestà, di.... Come era venuto di li uno syon grandissimo, qual havia rumato uno molin, cavalo arbori di la terra con la radice el ha ruinuto molte terre per il territorio el case el morto molti homeni ; sì che ha fato grandissimo danno.
         È da saper: per causa di la peste, li Provedadori sopra la Sanità ordinò non si facesse la festa di san
giugno.	266
Zuane in alcuna chiexia ; item, la chiexia di San Rodio si serasse; non si facesse merehadi ; li piovani mandasse per la terra ogni dì a saper si erano amatali, et altra provision.
    Da poi disnar, fo Gran Consejo ; fo gran fredo.
Vene il Doxe con veludo cremexin et barela di ve-ludo cremexin dì cenda’, et 5 Consieri baveano varo e quasi mezo il Consejo varo. Fu fato 9 voxe etc.
    Fu posto, per li Consieri, una gratia di uno .. .
.....voi esser realdido, è sta poslo in bando. Ba-
lolà 2 volle, non ave il numero di le bulolc; anderà uno altro Consejo.
   È da saper. Non si poi più aver balole di Consejo da tre Consegii in quà ; il Doxe non voi si dagi fuora.
   A dì 25, fo F aparilion di san Marco. El Doxe volse venir a messa in chiexia di San Marco, licet non si consueta venir in tal zorno. Erano li oratori, il Legalo dii Papa, il prothonolario Curazolo, orator cesareo, Franza, Austria, Ferara et Mantoa. Procuratori sier Antonio Trun e sier Andrea Lion soli, et zcrcha 24 altri, olirà la Signoria, Avogadori e Cai di X, perché non si sapeva liozi di andar in chiexia.
    Da poi disnar, fo Colegio di Savii.
   A dì 26. La malina, fo letere di Verona, di sier Piero Trun podestà, di eri. Come quel zorno a F alba era morto sier Marco Orio capilanio de lì, da fluxo.
   In Quaranlia Criminal fo menà per li Avogadori quel Nicolò Sarasin, ofìcial, ferite una note in Rialto sier Zuan Balista Grimani qu. sier Domenego. l'u 13 di procieder, 20 di no el 2 non sinceri, si che ’I dillo oficial fo cava di prexon.
   Aehadele questa note un caxo di aver compas-sion ; che dovendo andar sier Piero Zorzi di sier Lodovico podestà a Moncelese et far F intrada a dì .....di questo, posto in ordine in le casse e forzieri, veste, lapezarie el altro, per volerle far ear-gar poste in porlego, fo robale. Fo dato taia e nulla fo trovato.
Copia di una letera seri fa per sier Marco de 141 Mezo podestà a la Badia, a sier Nicolò Tic-polo dotor, podestà et capitanio a Ruigo, data a dì 23 Zugno 1523.
     Magnifce et Clarissime tamquam pater honorande.
   Hessendo heri aparso un stupendissimo syone, con (anta ruina el impeto che tulio homo era spaventalo, se levò a bore 16 in zercha in le valle de