115 Fu posto, per li dilli, la commission a sier Iliro-uimo da Canal, va Provedador zeneral in Dalmatia, come in quella si contien. Fu presa. Fu posto, per li dilli, la commission a sier Piero Zen va orator al Signor lurcho, videlicet zeneral di le congralulalion a far col Signor di lo aquisto di Khocli, e presenti darli e a li bassa e altri, a dolersi de li danni vien falli in Dalmatia eie. Fu posto, per sier Nicolò Trevixan e sier Marco Barbarigo savii sopra la sanila, alento che per tutto atomo è sta il morbo, che non si fazi la Sensa ; et a l’incontro li Consieri, Cai di XL et Savii messeno la si fazi. Et sier Nicolò Trevixan sopraditlo andò in renga, e disse hanno poslo per loro discargo, e fe’ lezer una scrilura, dove se moriva, etc. ; la copia di la qual forsi sarà qui avanti scripta. Andò la parte : 2 di no, 5 non sinceri, 58 che la non si fazi, 95 di sì ; e fu preso di farla. Fu posto, per li Savii sora le acque, hessendo morto il palalier di Museslre, qual si soleva dar per i reclori di Treviso, che al publico incanto per dito oficio sia fallo il palalier, qual sia a la condition di altri hanno compra palude eie., la metà di quel si trarà a cavazion di rii, Pulirà mela a Pollicio. 97, 17, 8. Presa. Nolo. 1 nomi di oratori di Sibinico son, Zuan Tavalich e Francesco Grisanick per li nobeli, Nicolò Jasich, et Aulonio di Fabian', el altri 12 per il populo. Fu posto, per li Savii a terra ferma, non hessendo tempo di far le mostre a le zente d’arme per dar il quartiron al presente per la grau penuria di biave, sia preso eh’ el sia scritto a la bandi a debbi dar ditto quartiron. Sier Santo Trun savio a terra ferma messe indusiar al primo Consejo. Andò le parte: 89 di Savii, 68 di l’indusia, et una non sincera. Et fu presa. Fu posto, per li Savii tulli, elezer per scurtinio il primo Pregadi do Syndici iu Dalmatia e per le terre dii Golfo da Corfù in qua, menino cou sì 5 l'a-meglii et uno oodaro di la Canzeiaria, et uno rasonato ; babino per uno per spexe ducali 300 el siano per 6 roexi, olirà le altre utilità solite a li Syndici, ut in parte. Et fu presa. Ave 164, 2, 1. A di 28. La «latina nulla fu di novo, nè lettere da conto. Da poi disnar, fo Consejo di X con la Zonla, et compiteno di dar la commission secreta a sier Piero Zen va orator al Turco, zoè trabucar bassà, et per le cosse di molini di Sibinico. Nolo. L’orator dii Turcho è ancora qui, ha pur 116 tandem venduto le sede sue porlate per li merca-danti de., lochcrano ducali 1500, il resto in lauti panni di seda, el partirà a dì.. . A dì 29. La matina fo 1etere di Roma, di Oratori nostri, di 26. Di P audienlia secrelissima aula dal Papa, e aver rechiesto Ravena e Zervia el le iuridilion dii Golfo. Et il Papa li alditeno molto vo-luntierì et li usò grate parole, dicendo non sapeva di tal cosse, el che ’I vedaria quello fe’ papa Julio, et faria tulio quel ben che ’I poria per l’amor portava ¡i questa Signoria ; con altre parole, dicendo d desiderava pacificar li principi chrisliani per poter atendere conira il Turco, ma non polendo, vorà al-men far Irieve per .... anni, et zà liavia ordinà li monitorii per tulio, e quelli recusavano, fossenoesco-municati etc., ut in litteris. Et si parliriano a dì ultimo. Da poi disnar fo Consejo di X con la Zonla, per compir di expedir le cosse di Conslantiuopoli per ¡1 nostro Ambassator zà eominzate eri. Feuo Cai di X per Mazo sier Polo Donado, fo Consier, sier Zuan Miuni, fo Consicr, siati altre fiale, et nuovo sier Polo Trivixan, fo Consier, qu. sier Andrea ; et veneno zoso a bore 23. A dì ultimo. La matina non fo nulla da conto, el fo gran pioza, et in questi zorni è sta grandissimi caldi, adeo il forzo portavano cendadi. Da poi disnar fo Pregadi. Et non fu il Doxe, et etiam questa malina non è sta in Colegio, ma eri fo ben a far di officiali di le galìe. È mollo impotente, non poi caminar, dorme, è vedifesimo. Et nota. È sta usà qualche parola con sier Vi-cenzo Grimani suo fio), per parte dii Collegio, che el voy refudar il ducato, se li daria ducati 1000 a Panno per il suo viver, et a la morte sepullo come Doxe ; il qual sier Vìcenzo sente questa opinion, aia li do nepoti stanno in dogado, Procuratori, sier Marco et sier Vetor non voleno, perei tè stando in dogado ha la inlrada etc. E cussi va le nostre cosse. Di Spalato, fo Ietere ozi di sier Marco Antonio da Canal conte et capitanio, di 21. Con alcuni avisi quel sanzacho feva zente, et voi corer in Hislria ; et altre partìcularità, come iu ditte lettere si contien. Fu posto, per li Consieri, una taia a Lendenara. 65 145, 4, 7. Fu posto, per li dilli, una allra (aia a Udene. 132, 3, 7. Fu posto, per li Savii, exceplo sier Gabriel Moro el cavalier el sier Sanlo Trun savii a terra ferma, la risposta se dia far a quanto propose li oratori di MDXXIU, APRILE.