473 MDXXIU, SETTEMBRE. 474 spagnoli, et italiani cercha 1000 altri. 11 borgo di porta Vcrzellina, quello di porta Ticinese, quello di porla Romana tutti sono forniti di brava fantaria spagnola et di bona artellaria ; stano una parte de essi continuo stanno armati, et non più presto si cegna di dar a l’arme, che sono in ordine. In porla Tosa sono li córsi numero 500 ; a porta Renza et porta Nova altri fanti 200 per cadauna porta, in li borgi, e li milanesi in ordinanza stano per il comba-ter bisognando. Li lanzchenech, una parte de essi a 254 por(a Comasina e porla Verzellina misiati con spagnoli. Questo è quanto fin a questo giorno è seguilo; sichè venendo le gente dii Papa e di la Signoria, tanto più forti saremo e presto anderemo a trovare li nimici a la campagna dove i serano. Habiamo auto de Alemania cavalli 200 de artelarie: mi ho veduti numero 1 IO, li altri 80 non è gionti. Hogi che sono li IH, li nimici si sono più aprosi-mati a la terra da la banda di porla Ticinese, già alozavano nel borgo de la ... e molli de li nostri milanesi presoni (sic) con zercha 20 spagnoli fanti si ferono di fora de li bastioni, andorno asaltare diti inimici e forno a le mano per uno bon pezo, ne ama-zorno più di 60, et li rebutorono fora di ditto borgo. Di nostri ne fo morii 3,- feriti 15. Una frota de essi inimici i erano su la caxa de Gabriel da Fontana sopra lo navilio di porta Ticinese ; li nostri li asallorno e li rebiitorono di fora de dilla caxa e amazorno 8 e feriti assai. Come vedeano li nostri, fugievano quanto potevano. Per quanto iudichemo, non baverano animo a venir a dar lo arsalto a la terra. El ditto borgo iera dentro de li bastioni. Aspetamo questa sera li altri 4000 lanscheneeh; tutta via andiamo ingrossando. Con l’aiuto de Dio, poi che francesi Luni e Martedì passati non sepeno seguir la viloria, speranno presto se pentirano di la lor venuta. Siamo a li 19. Li lanschenech sono gionti questa noie a hore 5, solamente 5 bandiere: vieneno a esser 2500, e verano li altri. Habiamo nova che lo signor Antonio da Leva hanno levate tulle le bagagie de francesi che erano reposte in Vigevene.e taiato a pezi tulli li francesi che hanno trovato, et che ha fato una certa cepata e lassatola venire a seconda dii torrente dii Ticino, eh’ è mollo cresciuto per la pioza, qual cepata è venula a balere in uno de li ponti fati per francesi et ha ruinato in tulio; sichè francesi non ardiscono a venire a noxer li bastioni in nullo loco. Fanno dii mal assai di fora, e à mandato a brusar li inolini circumstanti a Milano, dico quelli di porta Verzelina e porta Comasclia, e lo simile devono ha-ver falò a quelli di porla Ticinese. Giongendo le genie de la illustrissima Signoria di Venexia e dii signor marchexe di Mantoa, indubitatamente ussire-mo fora di Milano e li andaremo a trovar, che saremo assai più grossi di loro. Fin hoggi a mezo giorno li inimici tion sono comparsi a la cascina eie. A li 20 ditto. Questa mattina li inimici si sono posti in arme lutti e levatosi le sue bagagie, ponendosi in tre bataglioni. Tenivamo di fermo se anda-seno a la volta de Pavia. Con ertelo se sono alquanto 254 relirati, e poi si sono afirmali nel medesimo dreto; hanno mandalo uno squadrone de zerca 500 cavali a romper li molini sono sopra il Lambro, poi inten-demo vanno a la volla de ... . Una volta iudichamo vadino a romper il navilio di Martexana. Dio non voglia questa non sia una longa e crudel guerra per nui. A dì 21. Habiamo nova che francesi hanno roto lo navilio de Martexana. Sono stali a Monza e pigliato il castello e con loro menato presone il castellano di ditto castello lassatoli di soe gente. Non è cossa de momento. Da Monza se hanno porlalo cari cargi de vituarie bona copia. In questo medemo giorno sono gionti in Milan fanti 1500 italiani, belissima gente. Sono schiopetieri 500, lo restatile piche; sono quelli erano in Alexandria di la Paia, 1’ hanno abandonata, quali ho veduto io. Altri dutori l’è venuto. El signor Borlholomio di Villachiara con lanze 50. Francesi fanno repari, zoè bastioni intorno a l’exercito suo, e pigliano de molli vilani del paese per farli lavorare. Hanno guastato e ruinato tulli li molini circumstanti a Milano, e fanno di grandi dispiaceri a quelli trovano a portar vituarie e altri sussidi dentro de Milano; tamm in Milan si sta come se li inimici fusse-no lontani. Val la farina di formenlo lire 9 e mezza fin 10, farina con segala lire 7, vini vechi boni lire 5, mosti lire 3 soldi 4, ma etiam li vien vituarie uw-xime di lodesani. Molte volte si vedono li inimici da li nostri bastioni. A di 22 ditto. Si vede che francesi, da lanze 300 fanti 3000 si parteno e voliono andar a la volta de Marignano per non lassar venir le vituarie a Milano. D’ogni bora si scharamuzza con loro et di loro fan-tarie continue vieneno per quelle caxe dii borgo di la Styella. I nostri homini d’arme non vano fora, ma si bene li cavali lizieri. El signor Zanino de Medici mai posa. È valenthomo di la persona sua, e lo simile la sua compagnia : son 100 cavali lizieri. Fin 255 questo zorno, li inimici non sono comparsi a nullo loco de li nostri. Habiamo tulle le uve in brosla, lo restante habiamo conduto a Milano. Quello voleva e doveva avanti scriveremo scriverò adesso. Havendo