263 MDXXIII, GIUGNO. 264 liol dii re Chrislianisshno, con darli il duellato di Milan per dola. Ma è tropo picola ; in questo mezo il ducha di Milan vorà tenir la Ducea. ltem, altri parlidi etc. Scrive il spazi) di l’abazia di Borgognoni, et quello li ba dillo il Papa. Vene in Collegio il Legato dii Papa, et apresentò uno brieve al Doxe di credenza dii Papa. Poi disse il Pupa exortava questo Stado a voler concluder l’acordo con la Cesarea Maestà, perchè non lo fa-zando, lui non poi concluder le trieve. Veneno li oratori, vidclicet lo anglico, solici-tando si expedissa quello si ba a far. Li fo diio che per esser sier Zorzi Corner procuralor, uno di de-puladi, amalato, non erano potuti andar. E lui disse si mandasse li altri, perchè si concluderà lutto come havemo voluto far con 1’ Adorno. Vene l’orator dii re Christianissimo, persuadendo questo Stado a mantenir la fede al He suo; con altre parole. E a questo il Doxe siete sopra de se, e lui disse: t Vedo ben che volete coucluder, die non mi rispondete cussi gaiardo come mi rispondevi sto altro tempo ». Il Doxe scusò la cosa. Da poi disnar, fo Collegio di Savii ad consti-ìendum. 139 * Di Hongaria, di sier Lorenzo Orio el dotor e cavalier oralor nostro, più ¡etere date a Buda, Vultime dì le qual sono di 2 di l’instante. Come quel Re fa provision contra turchi ; prima di scuoder ducati 2 per testa nel regno. Sarà provision longa; aspetta il Legato dii Papa con danari etc. Ma hanno nova vien 70 mille turchi nel regno et a quella impresa, et si dice che etiam il Signor turco vegnirà in persona. Erano 12 mia di Belgrado lon-tan dito exercito, e s'il Danubio non fusse cressuto, zà àriano principialo, ltem, il Re spera in le zente di l’Infante, qual fin bora è venute poche, el ba uno exercito, capilanio del qual è uno frale di San Francesco. A dì 23. La matina fo grandissima pioza et fredo, etc. Da poi disnar, fo Pregadi por la terra, per lezer lotere et etiam intrar su la materia di medici pbi-sici, utrum debbano esser tansadi e contribuir a le angarie, overo non, atento una volta per parte presa in Pregadi fono asolti di decime, con questo pagino il miedego in armada al Capitano Zeneral et in campo al Provedilor Zeneral. El veduto il Pregadi, fo leto le soprascriple le-lere, sicome più difuse dirò di solo. Fu posto por i Consieri una gratia a requisition di l’orator di Anglia, che domino Nicolò Leonieo possi far stampar i commentari In parvis natu-ralibus fati per lui. Fu presa. Fu posto per li diti, atenlo nel Collegio di Savii sora li extinii, la causa di la exemption di Val Urbana liabi iinpalà, sia tolta la Quarantia Novissima. 144, 1, 2. Et poi fato venir li medici suso, videlicet Ire di loro, maistro Valerio da Pexaro uno di ditti andò in renga et parlò: fo mollo lungo, mostrando non doveuno esser lanxadi etc. Li rispose sier Alvise Badoer qu. sier Rigo avoehalo lìschal, dicendo do-veano esser lanxadi per la in luslria etc. El mandati fuora, fu posto per tutto il Collegio che diti medici colegiadi non siano molestadi da li XX Savii sopra le (anse, ma debano continuar etc. ut in parte sarà notà qua avanti. Ave: 123, 46, 13. In questo Pregadi, prima fo leto le lolere di Roma e Hongaria e di Dalmatia molte, zercha quelle occorenze. Da poi,con grandissima credenza, il Doxe si levò et fece la relatione, come Domenega li secretarii di oratori forono in Collegio a rechieder li deputali si reduseseno per concluder, a i quali li fo risposto si reduriano, ma sier Zorzi Corner cavalier procuralor savio dii Consejo, mio de’ deputali disse non poria andar per aver mal a un piede, sì che fo rimessa, et il Carazolo fo a visitar esso Corner por veder se poleano mlursi, e visto non poteva, eri veneno in Collegio dito prothonotario Carazolo, o-rator cesareo et l’oralor anglico, dicendo è bon tratar questa materia qui in Collegio, poiché li deputati tulli tre non pono esser. Et comenzono a dir come si dovesse concluder, volendo li ducati 225 milia per le investiture, li ducati 38 milia perla trieva per resto, e ducati 18 milia per resto di ducati 4000 si dovea dar per il quarto di beni di foraussiti, et sì desse 20 galie in ajuto di la Puia. 11 Doxe scusò non si potea dar altro che 200 milia et 15 galìe, et perchè loro voleano ducati 6000 a l’anno per li beni etc., nostri voleno dar 5000. Hor fo gran parole hinc inde, dicendo è da concluder sto acordo, et che non si restasse. El Doxe li disse come questa è la ultima nostra resolution nè più di quello si potea far, atenlo le gran spexe si convien far per il Turcho. Hor loro oratori persuase si tornasse al Senato, e si lutte tre non si volea compiaser, almen do d’esse si compia-sese. Il Doxe li disse che non achadeva tornar altramente. El da poi, questa matina vene in Collegio il Campezo orator dii Papa, Legato, et l’orator anglico predillo, et il Legalo apresentò uno brieve di credenza, poi disse aver auto uno brieve che persuadeva