583 JJDXXIII, LUGLIO. 284 1514) Dii mese di Luio 1523. A dì primo Luio. Fo San Marzilian, zorno che con gran solenilà si vardava in questa terra per le vittorie aule; ma al presente le botege è aperte, ta-men li offlcii non sentano. Veneno in Colegio li Sivii novi electi, sier Francesco Bragadin, sier Marin Zorzi dotor savii dii Consejo ; il terzo sier Antonio Justinian dotor é a la villa, ltem, Savii di terra ferma sier Domenego Ve-nier, sier Francesco Coniarmi, et nuovo sier Jacomo Corner. Cai dii Consejo di X sier Michiel da Leze, sier Andrea Badoer el cavalier et sier Hironiino Lo-redan fo dii Serenissimo. Vene in Colegio il Campezo Legato dii Papa, al qual per il Doxe li fo ditto, come questi oratori cesarei si portavano mal, non volendo l’Imperador far la restitution di beni di nostri sultdili, qual contra la capilulation fata di le trieve con soa Cesarea et Catholicha Maestà era capitolato ne fossero dati, e le ville di Friul, et tamen mai si ha potuto averle. Item, parloe di la restitution di Gradiscila e Maran, che’l Papa promesse, fato Pacordo, farnele restituir etc. El qual oralor disse parleria, e li bastava P animo far contentar si metti libere el pacifici. In questa malina, in Rialto, fo leva un bancho nuovo di scrita apresso quello dii Prioli. La dita dice sier Andrea e sier Piero da Molili qu. sier Marin da San Zulian, quali veneno vestiti di veludo pao-nazo, acompagnali da sier Antonio Trun procurator con mantello paonazo e becho di scarbto, e tulli altri Procuratori, cavalieri, dolori, e altri primi ili la terra, et soi parenti vestili di seda e di scadalo, et dito la messa in San Zuane con trombe e piferi veneno al bancho dove erano da ducati 15 milia suso, zoè 7000 d’oro et 8000 di moneda : et fo comenzà a scriver, poi publichà per il comandador il levar dii bmeo e aver dato segurlade per ducuti 30 milia aprovade nel Consejo di Pregudi, el scrisse in zornal sier Piero......Et li fo porlado in bancho da varie p rsone da ducati 30 milia, chi per lassarli, chi per farli dita et poi reaverli. Si che al presente sono questi banchi: Pisani, Capelli e Vendramili, Prioli el Bernardo et Molini N. 5; et poi dilli Multai feno uno bellissimo paslo a parenti et altri, da persone .... Achadete etiam in questa malina in Rialto, fo ferilo sopra la man destra sier Zuan Soranzo di (1) La carta 150* è bianca. sier Nicolò da sier Francesco Contarini qu. sier Fe-rigo Grasso; tamrn non ave mal. La peste va pur conlinuando. Eri inorile la mo-ier di sier Rado Sosina andava cornilo di galle, et uno puto a San Zane nuovo el uno a San Silvestro; lutto perliò vien da quel Damian Caligo che fo quelo 151 * portò dita peste in questa terra con le galle di Ba-rulo. Etiam a Santa Maria Nova. El li Proveditori sopra la Sanità fanno ogni provinoli; et questa inalimi feno frustar uno oficial per aver contrafalo i so comandamenti, et andar a tuor pegno a uno senza loro licentia. Da poi disnar, fo audientia dii Doxe con la Signoria, et li Savii si redusseno insieme a consultar. Fo compito di cavar il loto ai Frari menori in refetorio falò per Zuan Manenti sanser, dii qual la Signoria à hauto ducali 4000 per Pofìcio dii dazio dii vin. Tochò a Marche Antonio di Moli el qual volse dar a la Signoria p*er ditto officio ducali... e l’ha auto con il boleliu di la sua ventura di ducali 2. Et ave ducali 400 quel de la Saita, ducati 200 sier Vieenzo Bafo qu. sier Beneto, ducati 100 sier Piero Morexini qu. si r Batista el il reslo fino a precii, ducati.... Da Brexa, fo lettere di sier Antonio Santi-do podestà, e sier Lorenzo Brngadin capitanio, di......Di certo caso sequito. Come domino Lunario da Marlincngo citadin de li maridato in una cremonese molto ridia, essendo andato a tuor la consorte in villa per menarla in Brexa, fu saltato in strada da zercha 40 nemici, el toltoli dila sua moglie et quella menata via. Richiedeno autorità darli laia eie. A dì 2. Se intese la terra, di peste, heri uno puto morto a San Zane nuovo in eaxa nuova, et uno amallato a San Zane in Bragola, et do anialati ili Santa Maria Nova ; el questa matina, uno morto a Murali et uno morto a Gislello. Siché in varii lochi comenza ditta peste a d. r luora. Veneno in Colegio li oratori cesarei Carazolo et Zanses et lo inglese, i quali .... Vene da poi li oratori francesi con el signor Renzo di Cere, per contrariar questo acordo non siegui. Di Padoa, dii reverendo domino Tetro Bembo fo letere. Come el reverendo Trieharicho episcopo di Baius, era in veronese venuto, li à scrito una lelera che dornan da sera sarà da lui, et volendo la Signoria, verà di longo a Venecia. Gli fo risposto che ’I sia il ben venuto ; el vengi quando gli piace. Foli preparato la caxa per P officio di le Ra-