157 MDXXlli, MAGGIO. 4 58 nuni 68. Ave. 25 balole. Questa ma lina ave 25, et sier Domenego Trivixan cavalier, proeurator, 21. Da poi disnar, il Grili 25, il Trivixan vene a 14, el si dice sier Piero Capello, vedendo questo, lui 1’ ha fato Doxe. Sior Antonio Trun procuralo!’ 18, sier Lunardo Mozenigo 17, sier Zorzi Corner 20. El cussi aperlo il Quarantanno, fu fato sonar campano a san Marco, et la Signoria andò dentro ad alegrarsi con Soa Serenila, el qual era vestilo damaschili cremexin a la dogalma e una ha reta di raxo cremexin nuova l'ala far questa note a la francese. El cussi si levorono di la sala di Pregadi et ve-neno in la sala d’oro apresso l’audientia, et ivi si sento; la qual era conza con li rasi per far il pasto de la Sensa sotto il Doxedelìinlo, nè era sta discon-zata, e posto il raso cremexin et do spaliere con l’arma Grila. Sentalo Soa Serenità, vene grandissima furia di popolo di suso a vederlo, et zenlilhomeni a locharli la man, et lo vi andai con grandissima fa-lidia, et mi fece una optima riera. Li Quarantino fo licenliadi, perochè terminò esser portato da malina per piaza el iucoronado di la barela ducal, che per mia opinion è sta mal fato, et non si dove» indusiar; ma do cause fo: una perchè in Zeclia le monede non erano balude, l’altra perchè credevano che le botege di la Sensa non fosse sii levale,qual bona parie, e tuta la piaza di qui era svudala. Li Procuratori zoveniel per danari feno compagnia a Soa Serenità vestili di seda : sier Alvise Pasqualigo, sier Jacomo Soranzo, sier Andrea Justinian, sier Francesco Corner, sier Carlo Morexini, sier Andrea Lion, sier Piero da Pe-xaro, sier Marco da Molin, sier Francesco di Prioli, et sier Antonio Mozeuigo, el li parenti assa’ vegliti di seda. El il ducha di F e rara vene con la sua capa do-mestice a locharli la man et alegrarsi. Il Doxe si levò, li vene contra et lo charezò; el qual locatoli la man si parti. E stalo Soa Serenità alquanto ivi, vene in palazo, el la Signoria con tulli li Procuratori et altri tolseno licentia fin doman. 85 Et andato in palazo sul tardi, vene 1’ oralor di Franza et il signor Renzo di Cere ad alegrarsi con Soa Serenità ; el la sera dito oralor fece feste grandissime di fuogi eie. perché è fama dito Grili è di la parte francese. È da saper. Questi sottoscritti non hanno voluto il Griti doxe numero 14, il resto,, la batedi do, non si sa chi sia slà quello. Sier Antonio Trun proeurator. Sier Domenego Trivixan cavalier, proeurator. Sior Lorenzo Loredan, procuralo!1. Sier Zorzi Corner cavalier, proeurator. Sier Lunardo Mozenigo. Sier Piero Landò. Sier Alvise di Prioli. Sier Francesco Bragadin. Sier Andrea Baxadona. Sier Bortolo Coniarmi. Sier Anlouio da Mula. Sier Nicolò Copo. Sier Vetor Michiel. Sier Alvise Bon. et il 15. sier Piero Capelo, over Sier Marco Gradenigo dolor. Nolo. Come sier Alvise di Prioli disc su le banche, clic non era da far Doxe un che havesse Ire bastardi in Turchia, et lui sier Andrea Grili andò a trovar ditto sier Alvise, qual era senlà con sier Zorzi Corner proeurator, dicendo volerli parlarli. Lui rispose : « Disè pur davanti missier Zorzi ». Al qual disse, che’l si doleva, essendo parenti stintissimi,che l’usasse lai parole di lui, pregandolo lo volesse Doxe. Il Prioli disse : « Missier Audrea, l’è vero che l’ho dello, e mai ve ho voleste, nè ve vorò, perchè non voio far Doxe lyran. » Sichè fra loro lo gran |wrolc. È da saper. Li puti liuvea no fulo uno Doxe di piavola con barba, piccolo come è sier Aulonio Trun, e andava cridando per piazza : « Trun, Trnn » eie. Adì21, Zuoba. Da malina,grandissimo populo 85* fo in piaza, et cussi il Doxe nuovo venuto in chiexia di S. Marco, poi aldito la messa iu palazo coi Consieri e Cai di XL, se vene zoso con li Quarantauno per elà, li priori; sier Antonio Trun vestilo damaschili paonazo in pergolo fece le parole, nolifichando a lutti la sua elecliotie. Poi andalo a Fallar graudo iu zenochioni li fo dato per lo vichario sacramento di observar la forma di la soa Promission sopra il mes-sal, e zurato, fu dalo un stendardo di S. Marco, qual fu porla avanti el poslo sopra il soler, sul qual molline vestito come eri el do parenti driedo, sier Ferigo Vendramin qu. sier Lunardo, vestito de veluto cre-mexin, et sier Zuan Pisani di sier Alvise procura-tor, di veludo cremexin alto e basso, et fo porlà atomo la piaza; li quali bulavano danari. Etiam so neza era con alcune done parente a caxa di Lodovico di Maphei tulio suo, gaslaldo di procuratia, butono danari zoso da le feneslre. Si dice è slà stampa in Zecha, tra oro e mouede ducali 400, videticet ducali da mezo ducato e da quarti et da pizoli 8 et pi-