299 ML'XXIII, LOGLIO. 300 Noto. Li deputarli con li oratori referileno eri esser stati insieme, el che non voleno contentar quella elausula di possieder le (erre libere et pacifico. etc. Itrm, voleno li 15 milia ducati. Vene l’orator di Poiana per certa zoia che Iacob di Anselmo hebreo, zoè diamante, disconzò, barò uno zudeo di Poiana; e portò letere dii Re a la Signoria. In questa matina morite una femena da morte subitanea in Rialto per mezo la chiexia di San Jaco-mo. Fo dubitato non fusse peste. Vene in Collegio l’oralor di Austria pur instando, che è bori, tralandosi questi accordi, alcune dife-rentie è col suo Arehiducha saria bon si ultimasse. 160 Se partile questa matina con la nave Ragazona sier Nicolo Dolfin va capitanio a Famagosta; e altri rezimenli vano sopra la dila isola di Cypri, Camer-lengho; etc. Da poi disnar, fo Consto di X con la la Zonla et prima semplice. Preseno una parie che de cceiero lutti li Sa vii ai ordeni che sarano electi habino la pruova di anni 30 compidi, nè se li possi far gratia per ditto Consejo, con dar danari, dii tempo. De Ingaltera, fo letere di V orator nostro Surian, di Londra, di 22 Zugno. Come era con-zà la cosa di le nostre galle; le qual erano in ordine a San Edoardo per doversi levar. È da saper. Hessendo rimasti Domenica sier Nicolò Bernardo e sier Antonio Justinian dolor Consieri di Venezia, quali non mirano se non a dì primo Otobre di sora, nè adesso mirano di soto, el il Doxe li disse che essendo Sa vii dii Consejo, pei- la leze non poteano aver doi oficii, et volendo intrar Consieri doveano ussir di Collegio, et cussi quelli ussi-teno. Ancora sier Alvise da Potile, sier Zuan Francesco Lippomano et sier Piero Maria Miehiel, rimasti dii Collegio di XX Savii sora li exlimi, quali mireranno a dì primo Avoslo, el Doxe li mandò fuora di Collegio. Et cussi si farà per do mcxi e mezo in so loco. A dì 16. La matina, fo letere di sier Andrea Mareello baylo a Corfù di .<.. Come era morto al Zanle il Provedilor da peste, sier Hironimo Malì-piero, qu. sier Francesco a cui Dio li doni requie; si che è morii tre relori. Da poi disnar, fo Collegio di la Signoria per dar audienlia publicha, et li Savii a consultar, et etiam loro a dar audienlia. Fo letere di sier Hironimo Yenier e sier Antonio BondimicV consieri di la Cania, portate per brigantin a posta, di... Zugno. Come era morto il suo relor sier Beneto Barbo, et che il rezimenlo di Candia li haveano scrito voler mandar uno di Consieri de li per vieeretor per esser loro juridilion, e ch’el popolo di la Cania erano levali a le arme dicendo non voler vengi alcun di Candia, atento la gran peste è in Candia e la Cania é sana, per non si amorbar, et il Venier farà l’oficio di vieeretor fino altro ordenarà la Signoria nostra. Di Candia si ave aviso, come la peste era gran- 160 dissima et quasi tutti erano ussiti e andati a le ville. Era morto el primócierio di Candia domino..... Pixani fo di sier Marin, stato primocierio anni.. . qual lo fece sier Zuan Pixani da Santa Marina hessendo Duca, per esser soa iuridition. Sichè sier Marco Minio duca lo farà lui. A dì 17. Fo il zorno di Santa Marina ne! qual si suol far procession et il Doxe con le cerimonie va a Santa Marina a udir una messa pieola, poi torna a San Marco, el siegue la procession. Et perchè è in questa terra do oratori di la Cesarea Maestà et dodi Franza, l’orator di FranzaJece intender al Serenissimo non era honeslo tutti do li cesarei li precedeseno. F.I mandalo a dir al Sanzes cesareo sla qui, non venisse, lui disse li parca torto a non venir. El fo terminato in Collegio non far lai procession e dar causa a la peste, per esser in Caselaria parechie caxe serate, per unde si dovea passar. El cussi non fu fata. Tamcn il zorno fo per tutta la terra soleni-zato, perchè in tal dì dii 1509 nostri introno in Pa-doa, el lo proprio il Serenissimo, qual desiderava andar vestito d’oro. Di Trau, di sier Domenego Pieamano conte, di.. . dii presente. Come I’ havea nova che a uno sanzacho lì vicino li era zonlo uno olaeho da la P irla con letere dii Signor, li comandava subito con le zelile cnvalchase a la Porta. Si dice perché el voyvoda de Transilvania havia dato una rota a turchi. In questa malina veneno in Collegio il Legato dii Papa Campezo, li do oratori cesareo, Carazolo, el quel de Ingillera, e l’altro cesareo exislente qui, e l’orator di l’arehiducha di Austria, tutti uniti a solicitar la expedition di la cosa si Irata, nè ad altro modo voleno concluder et la Signoria si risolvi. Et dele certa scrilura in juslificalion loro, quasi protesto, la qual doman si lezerà in Pregndi. Steleno in Collegio per mezo quarto di hora et si partirono. Da poi disnar, fo Collegio di Savii per consultar questa scrilura data, et quid agendum. Nolo. La scrilura era, che non voleano removersi di quanto Domenica haveano dito ali deputali,