57 MDXXV< f quel Slado. El l’altro è in Stado ha mandalo a dir al j Signor voi solum }0 milia cavalli, con i qual anderà 1 fino a Buda et voi obtenir la Ungaria. Conclude, per < questo anno il Signor non farà armata. Et in questo Conseio di X, prima semplice, expedileno alcuni monetari, uno che spendeva corone d’arzente dorade e liavia soldi 10 per una. Fu preso di taiarli Venere una man et cavar uno echio, et cussi fo exeguila. Item, alcuni allri absenti lbanditi etc., che qui non scrivo. Et zonte le sopra scritte lettere di le poste fo 9 chiama la Zonta dentro, el fo per aldir le lettere, ' però che la non era il numero : et si vene zoso a ri zerca hore 24. De Yspruch, di sier Carlo Contarmi ora-tor, questa malina fo lettere di 2 Marzo. Come tra zonto de lì la nova di la rotta di lo exercilo dii re Christianissimo et captura di Soa Maestà. 11 sumario di le qual lelere scriverò qui avanti. Et come fo dalla Excellentia dii signor principe ad alegrarsi; Tct scrive parole li disse ; et fece dir una solenne ■messa. In questo zorno, fu sepulto a San Bortolamio maistro Ambroxio da Nola dotor physico, homo doctissimo, et di San Salvador fo portato a San Bor- ■ lolomio con poca pompa ; qual sepulto, per uno dolor in medicina venitian nominato domino Rizardo ili Rizardi, zovene di anni . . . . , va in pratica con maislro Marin Brocardo, fu fato una oration funebre molto dota et elegante. Eravi maistro Diomedes e maistro Mathio da Feltre medici, et pre’ Baptista Egnalio et domino Antonio de Fantis, et Io Marin ■Sañudo con molti altri venuti aldir l’oration. 87 Da Man toa si liave a visi dii signor Mar-Wchexe, qual scrive al suo Orator di qui, el manda ìli infrascripti summari, zoè : Ex litteris datis Papiae, 2 Mar ti i 1525. MARZO. 58 pagnie, e non senza questione d’altri che ne domandano parte. Non ho ancor potuto intender il nome loro e de li loro capitanei. 11 signor Federico da Bozolo ha fatto taglia 2000 scuti, monsignor Lescu 10 milia, il signor Visconte voria pagare 3000, ma 11 capitanio Cervilione, che lo tiene, ne voria^ 12 milia. Il marchese di Pescara voria dal re di Na-vara 40 milia scuti almeno; lo ha avuto da tre fanti per quel che intendo, a quali donò sua signoria 1000 sculi per cadauno. Monsignor de Borbone questa malina va a Milano, el ivi starà ¡usino che viene la risposta da lo Imperatore, dove con uno del Re per la Pranza ha mandalo sua excelentia un gentilhomo, il Viceré uno altro, Pescara uno altro. Esso signor Ducila prega vostra excellentia ad volerli mandare un paro de falconi de riviera con li falconeri, da interlenirsi fin che vengi la dilla resposta. Il governator di Turino el quello di Verzelli, dubitando di gente sbandata imperiale, ha mandato un nepole del Gran Canzeliero da quesli signori, perchè gli mandino comraissarii che habbino ad obbedire. Sue signorie volentieri gli compiaciono. Li homini di questa lerra si sono doluti che ’1 si voria già mettere li dacii, et che non se gli fa quello che speravano, et meritano vi sie dato speranza di aiutarli di tal graveza. Il Christianissimo ha mandato a 37* dire a Cesare che voglia fare da Cesare, et che vedi ciò che ’1 vole da lui, che tanto è per fare, et che sempre voi esser suo. 11 signor ducha di Borbone mostra di credere grandemente che Sua Maestà babbi ad usar dii nome suo et mostrarsegli clementissimo, volendo però la Borgogna e certi allri loci, et esso Ducha il suo, nel qual intende parte de la Provenza. Si pensa ancora che Sua Maestà non liabi a tardare più la venuta sua in Italia. Ex litteris datis Placentiae, 3 Martii 1525. Come quel reverendissimo Cardinal Salviali legalo, si dice partirà Domenica a la volla di Parma. Pare che gli imperiali voglino mandare li lanzinebh erano fora di Pavia con quelli dii Re restati, che hanno conduli, ad debellare il ducha di Albania. 11 signor Bernardino dalla Barba, qual è stato nuntio dii Papa nel campo cesareo, hozi in posta è gionto qui, va a Roma pur in posta, credo per questo pas-sagio di lanzchinechi. Ileri, per la via de Piascnza, scrissi il bono animo di questi signori illustrissimi verso vostra excellentia, e però sopra ciò non dirò altro, se non che non vi trovo cosa alcuna di manco. Monsignor di Bor-, bone et signor Viceré credeno, per quello che ogni bora intendeno, che dii campo dii Re non siano salvali mille homini che non siano morii o presi più presto miraculose che altramente. Alcuni de li baroni e signori francesi hanno fatta et firmala la taglia, allri ne parlano, ma non concludeno. 11 Bastardo di Savoglia ha firmato la taglia in sculi 30 milia, el tre homiui d’arme lo tengono di tre coni Ex litteris Placentiae, 4 Martii. Come li signori imperiali hanno richiesto al reverendissimo et a questa città passo et viclualia per