73 MDXXV, MARZO. 74 Vene l’orator di Mantoa con avisi di le zente che vanno a Carpi, et di queste altre alozate sul pia-sentin, ut in eis. Vene l’orator di Farrara, qual ave audientia con li Cai di X, et comunicò nove aule dal suo signor zerca quelle zente cesaree andate verso Carpi. 47 In questa notte passata si partì sier Zuan Moro, qual va Proveditor in armada, et va a interzarsi in Dalmatia. Da poi disnar fo Collegio di la Signoria et Savii per aldir li oratori padovani et veronesi, per causa di acque etc. Parlono ditti oratori, et nulla fo concluso. Di Padoa fo lettere di questa mattina, di notori. Dii zonzer lì la sera lo illustrissimo' signor duca di Urbin capitanio zeneral nostro, venuto per visitar la duchessa sua consorte, era indisposta, et volendo andar essi reclori contrada duchessa li fece intender se li faria dispiacer perchè el veniva so-lum eum 4 cavalli con lui ; et cussi questa mattina è stato a soa visitation. Et scriveno verba Itine inde dieta. Di Brexa, vidi lettere di Marco Antonio Morexini di sier Tornado, particular, di 9, scritte a sier Agustin Surian, qual li avisa il cla-rissimo domino Antonio Surian podestà di Brexa, suo fratello, andò a la legation sua a Pavia con più di 40 cavalli, tra gentilomeni, soldati e servitori. Vi vene il conte Zuan Galeazo da Gambara, missier Teofilo Martinengo, missier Polonio Lana, missier Zuan Maria Peschiera, missier Lodovico Luzago, missier Piero Maria Michiel camerlengo et missier Beneto di Mondolfo capitanio di gentilomeni dii signor duca di Urbin. Et era gran carestia di victua-rie, et in Pavia fo dal signor Viceré, marchexe di Pescara et magnifico Moron, ai qual fece la visitation, poi andò a Milan dal signor duca di Barbon et illustrissimo duca di Milano. Scrive, è stati in grandissimo pericolo di esser svalisati li in Pavia da i lan-zinech, quali pensavano si havesse porta danari, poi sono imprudenti. Scrive, si andò poi a Milan, e si alozò in caxa dii clarissimo Orator, qual li fece bona ciera iusta il poter suo, poi vene a Crema, e quel Podestà li vene conira ; demun ozi zonseno di ritorno lì in Brexa a hore 23. Li vene contra lo illustrissimo signor Duca capitanio zeneral zerca mia 2, il qual partì quella notte per Padoa in posta, et crede venirà a Venelia. Scrive non resterà dir come ancora li morti non sono rivi (finiti) di sepelir, et che da 800 sono sopra la terra con li ochi cavati da li corbi, che loro li hanno visti bona parte. Spagnoli voleno far far dove fu preso il re di Franza, nel Barco apresso Belguardo una capella chiamata San Mattio de la Victoria. A dì 12, Domenega. La matina per tempo fo 47* letere di le poste : Di Bergamo, di 9. Come haveano auto aviso dover venir 400 fanti spagnoli et cavalli a quella voltà ; nè sapeano la causa. Di ditti, di 9, hore... di notte. Come la notte precedente a hore G veneno alcuni, quali riportavano venir una bona cavalcata et fanti insieme, et lenivano il camino verso Chiavena per soccorer il castello assediato da grisoni, unde loro rectori el il signor Camillo Ursino deliberano di spazar doi cavallari da ogni parie, quali ritornorono hozi. Et dicono, haver rizercato (ulte le terre di Geradada et sono scorsi fino sul cremonese, ove hanno trovalo le gente d’arme dii capitanio Arcon, parte in una terra nominata Is et parte a Fontanella, ove dicono haver che hanno acompagnà la persona del Re a Cremona; poi scorrendo verso Mozanega, Cassano et Rivolta, hanno trovati fanti lanzinech 400 et più che venivano sopra il territorio bergamasco per andar a li soi paesi. E questa è slà la nova riportata questa notte, qual fece slar esso sier Tornado Moro capitanio tutta la notte in piedi a far provision et re-dopiar le guarde a li muri fino a giorno. Di Brexa, dii provedador Pexaro generai, di 10, hore.....di notte. Qual manda una teiera auta da Crema dal signor Alberto Scoto, di 7 di questo mexe,a hore 2 di notte, la qual dice cusì : Hozi a Castel San Zuane è gionto de veduta insegne 23 de lanzinech, quali sono alozati su li lochi del piacentino, videlicet tra el ditto loco, Borgonovo, Sarmalo, Calendasso et Rotifredo, et vicini a la città 10 mia, et chi manco, et hanno el viver per niente. Se dubita non vengino a la cità. Varie sono le opinione per il passar loro, et zerca 200 lanze, quale sono pur alogiate in piacentina già 4 giorni. Chi dice hanno da fermarsi in Piacenlia persino sia venuta la risposta di la Maestà Cesarea, et chi tene per*aver danari di le citade. Se dice che ’1 duca di Ferrara ha licentiato tutti i forestieri erano in Regio. S’é ditto come i lanzinech voleno cinque page che li avanzono, a raxon di 28 mila ducati per paga. Se dice che ’1 conte Guido Rangon ha da cavalcar a la volta de Parma per le parole dille per il signor Viceré a li deputati de Piacenlia, che si provedesse di viluarie per il passar di 8000 fanti. El vicelegato ha provislo di ducati 1000 habuti di particolari gen-lilorneni a questo effecto solamente per comprar 48