137 MDXXV, MARZO. 138 portali fino a caxa da l’oratorcesareo a San Severo in cha’ Zorzi dove l’habila, per Alexandro Frizier massaro a le Raxon Vecliie. El prefato Carazolo non li volse aceptar, o che el presente li paresse poco, o si riservasse ad averne un mazor concludendo quello si trama. Hor el dillo partì per Padoa, et fo scritto a li rectori lo honorasseno; et cussi fo fatto. Noto. In lettere di Milan, di 28, hore 16, è questo di più. Ila^si la coniirmation di la com-posilion seguita tra il signor duella di Ferrara et questi cesarei con exborsar ducati 50 milia ; el che li oratori fiorentini, con intervento de li non-cii ponlifkii da li quali si gubernano, erano stati uditi, ma non ancora se intendeva esser sta expe-diti. È da saper, li ditti oratori sono: domino 90 A dì 31. La mattina, reduto il Collegio, fo leto alcune lettere. Di Verona, di sier Volo Nani podestà et sier Zuan Badoer doctor et cavalier, capita-nio, di 29. Come, per soi venuti di Trento, hanno inteso il zonzer lì dii vescovo di Trento. Di Austria, di sier Carlo Contarmi ora-tor nostro, date in Yspruch a dì 24. Come a dì . 22 fo l’ultime sue, et.......... Da Brexa, dii Proveditor generai, di 29, hore 3 di notte. Zerca danari li bisogna per pagar le zelile, ducati 24 milia. Veneno in Collegio per caxa dii Serenissimo, essendo manda tulli l'uora : Inlrati li Cai di X . . 90* Da poi disnar, fo Consejo di X con la Zonta ordinaria ; et prima feno li Cai di X per Aprii sier Hironimo Loredan, sier Pandolfo Morexini et sier Ilironimo Barbarigo stati il Fevrer. Da Milán di V Orator, di 29, hore 18. Prima si duol li è sta serillo per la Signoria scrive brieve et mozo. Si scusa non poter far altro, ma da lui non manca usar ogni diligenlia, et esser la ma-tina et poi disnar con quelli illustrissimi signori : et il signor Ilironitno Moron qual ha le gote, li scrisse una póliza li volea parlar, e lui Orator licei fusse sferdilo lì andò a parlar, et scrive coloquii bauli insieme ut in litteris pubblicis. Il signor Viceré questa matina è andato a veder la Bichoca. Eri li lanzinech erano in Pavia ussiteno, et vano verso il Piamonte, et vi va il duella di Zenevre fradello dii ducila di Savoia a la impresa di Salucio. Il signor Federico di Bozolo è in castello di Pavia più ristre- to che prima, e la taglia li deteno di ducati..... par non la vogliono. Il signor Ducila ha mandalo orator a lo illustrissimo principe Archiduca domino Scipione Atellano ; ma starà poco per haverne uno altro de lì. Da poi disnar fo Consejo di X con la Zonla ordinaria, et quello tralaseno non se intese. Veneno zoso a hore 24, Fu preso tuor lo perle è di la Signoria, fo dii Coza, et mandar a monstrar a la illustrissima duchessa di Urbin è a Padoa, qual voi comprarle. Sono numero .... di carati.....I’ una, vai ducati.....qual volendo si melerà a conto dii stipendio dii signor Ducila. In questa matina, partile sier Lorenzo Orio do-tor et cavalier, va orator in Ingalterra. Starà in Padoa 3 zorni a metersi ad ordine, poi se li man-darà la commissione. Fo sepulto hozi il reverendo domino Dominico di Aleppo episcopo di Chisamo, morto beri, qual slava in Campo Rusolo. Renonciò il suo episcopato et beneficii a uno suo nepole fiol di ... . Zon. Fo sepulto con grande lionor, vestito da episcopo con congregation, lutti do li capitoli San Marco et Castello, et capitolo di la contrà, el atorno il cadelelo .... frati monaci di Santa Lena con torzi in mano in locho di Jesuali. Fo portato per la piaza de San Marco a hore 21, et con piati portato a Santa Lena, dove in mezo dii clioro ha fato far la sua ar-cha zà alcuni anni, et ivi fu sepulto. Era di età di anni . . . Ex litteris domini Joannis Doromei, datis 91 Florentiae, 24 Martii 1525. Qui è aviso di Franza per via di merchanle, come la Regina fa gran apparati por venire in Italia per la recuperalione dii figlio ; tamen ci sono molli che non lo credeno, alcuni sì. Ma se sarà, non verà senza iutelligentia dii Papa et de li amici. Per li avisi di Roma si spera acordo o pace. Monsignor de la Cleta partì beri per Livorno dove se imbarcarà.