MCCCCCIU, SETTEMBRE. Ili Di Franza, di sier Marco Dandolo dotor et cavalier, orator, date a Macon a dì 12. Par replicate ; le prime non si à ’ule. Di uno nontio di Valentino venuto per haver la protetion dii roy. Etiam F orator di Fiorenza l’à ajutato, qual li par esser sublevato poi la morte di papa Alexandro : et è da creder hanno targato la Signoria nostra. Et scrive coloquii abuti con domino Rubertet secretano, che fino il roy e la Signoria sarano uniti, niun porà contra loro ; e che ’l roy sarà contento il ducila de Urbino resti nel stato e li altri; ma l’è ben vero, si la Signoria volesse sòto qualche specie apropriarsi li stati di Romagna, et roy non li piacerla, come quelo che ha zelosia etc. El’orator rispose di la sincerità di la Signoria nostra. Di 19. Item, ttìl venir di uno orator d’Ingal-tera, si dice per tratar acordo e intelligentia insieme, licei si dicono sia venuto per visitar la regia maje-stà. Pur lui orator 1’ ha visitato, e ha inteso dal Rubertet starà più de un mexe de lì. Item, al nontio di Valentino non li è stà ancora risposto fino non se intendi il novo papa. E di uno messo di missier Zuan Benlivoy venuto dal roy per aver licentia di reaver Gastei Bolognese verso Faenza, retenuto per Valentino. Item, come il re li ha ditto, che a Sals, terra di li reali di Spagna, le arti- * larie di soa majestà non haveano principiato a bombardar, et che licet le mure fusseno 45 pie’ refate al tempo di re Carlo per monsignor di Santo Andrea, et che 300 lanze basteria contra le zente di Spagna, et che spagnoli arano penuria de vituarie. Et poi scrive esso orator, che Ruberfct li disse, la Signoria si poria insignorir di Faenza perchè non ha signor ; et che 1’ oralor di Ferara havia ditto al roy la Signoria havia dimandà passo al suo ducha per zente di mandar in Romagna. Et usò esso Rubertet questo voeabulo: « La Signoria soto forma di carità si volesse insignorir, el re non li piaceria ». Et tal parole va in-la lettera di 12, par replichata, ma non si à ’uto, e dice aver scrito di 13 et 16, che si à ’uto. Dii ditto, 19. Come el re à ’uto lettere di Ze-noa, di monsignor di Ravastein, che zenoesi erano risolti nel Consejo di 300 di non ajutar Franza contra Spagna, nè romperli guerra. Etiam quelli messeno il partito non lo volseno, e la raxon perchè il terzo di Zenoa è in Spagna, e vi sono 300 caxe di zenoesi che li reali (se) rompeno li toria il suo, che potrà mantenir do anni la guerra con Franza. E il re à pur rescrito fazino il (ulto. Di sier Piero Nadal capitanio di le galie di Bar uto, di 28, di Brioni. Manda il cargo di le galie, e dii zonzer di la terza galia, el come fanno vela e vanno al viazo. Di .Padoa, di domino Znan Campezo do-ctor, leze in leze la prima lectione. Qual à ducali 1000 a l’anno, el ha tolto licentia, va a star a Bologna dove à li fioli, e ivi lezerà con fiorini 600 di provisione. Or voleva il salario tutto, licet non si lezesse, e potersi partir, come ad altri doctori è stà concesso per esser le vachatione: e cussi fo compiaceste. Di Cypro, di sier Nicolò di Prióli luogotenente, sier Antonio Morexini, sier Nicolò da cha’ da Pexaro consieri, e sier Antonio Con-dolmer synico, di 18 lujo. Avisano il ritorno dal Chaiaro di sier Vicenzo Soranzo, andò orator con li presenti. Dice il soldan si lamentò di zam-beloti, clic erano tristi ; et che li era mosso cerio garbuio di tributi passati etc., qual fu conzo mediante sier Beneto Sanudo orator nostro al soldan in ducati 500, che fo bona cossa; e manda la quila-tion dii soldan e li presenti, quali li mandano de qui con una sella fumila d’arzento, la qual copia sarà qua avanti scripta. Item, di Sophì nulla hanno : a-spectano do messi hanno mandati in Tauris. Item, de tormenti le campagne moslrano pessimo ricollo, adeo farano la descrition di tormenti per le caxe. Item, per un’ altra lettera par essi consieri e synico doveano andar a Famagosta, a exequir i mandali di la Signoria nostra. 58 Soldan et illustrissimo signor imperador de li re, signor dii ponente et levante, spada del mondo, re de li re et di soldani, signor di mori et arabi, exalli et manlenga Iddio la grande sua signoria et el suo exereito, pietoso in li mori et in li arabi l;t turchi, et del mondo gran signor de li signori, signor de li do mari, l’omnipotenle Iddio multiplica la illustrissima sua signoria con el suo exereito del signor soldan Camsum Gauri. Al nome de Dio, amen, le presente scripture. a li honorati signori. • A li excelleuti et cari honorati signori honor et laude de la cristianità, laude de la fede de la erose, amati da li imperatori et da li re, mantegni Iddio 1’ honor de le signorie vostre. Sapia le signorie vostre, come F è venuto l’honorato ambasator vostro a le illustrissime et grande porle nostre, et è stato inanli a lo imperio nostro grandissimo, et con quel