83 MDXXV, MARZO. 84 Brcxa, Bergamo, e Padoa havia ribellalo, el molli li haveano dimandalo si era vero. Conclude, il Papa è mollo timido. Dii ditto, di IO. Come era nova, 14 fusle di mori a Piombino haver preso una caravella veniva di Spagna con casse 200 zuccari, et barili 1500 di pesce salati et 14 barche andav*ioi n Corsica. Item era nova, per via di Ragusi, che ’I Signor havia re-dopià il carazo a Syo di ducali 10 milia di più, et che syoti haveano abandonà il loco, et montati con le fameglie sopra 5 nave, venivano in qua. Item, che il Valaco era andato dal Signor turcho el turchi corsi fino apresso Buda. Conclude etiam la timidità del Papa. Noto. Si disse in questo zorno esser aviso da Ferrara, che venendo do burchielle con 6 casse fento siano corpi morii che erano portale a Napoli per sepelirsi con panni negro sora e lorzi impiadi, par il ducha di Ferrara havesse per spia che erano arzenti di francesi tolti per spagnoli, overo napolitani, dentro, quali li mandavano zò per Po. 53 Noto. Si bave aviso, el Vicere haver fatto conto dii debito 1’ ha con li lanzinech erano in Pavia, son ducali 180 milia, et con quelli erano in campo suo et altre zente spagnole et italiane, et lanzinech da ducati 200 milia ; sichè è un gran danar a pagarli. Da poi disnar, fo Colegio di Savii ad consulen-dum, di scriver a Roma et expedir l’orator eleclo in Anglia, al qual è preparalo li danari li bisogna, et si partirà a di 18 di questo. 53*■ Adì 14. La malina per tempo fo lettere di le poste, di questo tenor : Da Milan, di l’ Orator nostro, di 11. Come il signor Viceré, andato a Pizegaton, ha menato con sé don Hugo di Scardona era capilanio di l’armada cesarea, fo preso da l’armada di Pranza, et si dice il re Christianissimo haverlo fallo lassar sopra la sua fede. Il qual signor Viceré venirà fin dui giorni li a Milan e starà per 8 zorrii, che in questo tempo aspectano la risposta de lo Imperator di quanto ha-bino a far. 11 signor marchese di Pescara beri vene di Pavia qui. Sta assai bene, presto sarà libero. È stato a sua visilalione, et scrive, se ’1 non l’inganna, hanno bon animo verso questo excellentissimo Dominio nostro; atendono a pagar le sue gente, che dieno haver gran summa di danari; si dice passeranno in Franza. Spagnoli hanno hauto Carpi, et andarano a Novi loco pur sotto Carpi. Scrive, è venuto lì a Milan con il signor Marcbexe, missier Visconte sopra la sua fede. Di Pavia si ha, che ’1 Gran Maestro sla alquanto male, et cussi monsignor di San Polo. Il re di Navara si ha fallo taia ducati 50 milia al Marcbexe preditto, perchè lui 1’ ha tolto da chi il prese per ducati 20 milia. Di Crema, di 12, hore 14. Questa malina, è gionto uno suo nonlio mandato a Pavia et quelli loci dove sono allogiate le gente cesaree, per intender nova, qual parti beri poi disnar da Pavia. Dice che le gente italiane sì da piedi come da cavallo erano allogiate a Porlalbara Rintano da Pavia zerca miglia 7 a descriptione, et facevano de li danni sul piacentino, inlertenendo tulli li italiani che capita* vano de li ; et ha inteso che le gente d’ arme spagnole dicono dover haver 14 page, el a le fantarie dicono che non se contenlerano di 7 page, et molto bravano. Et a Pavia se diceva, che fino a li 26 dii presente aspectano ordine di la Cesarea Maestà di quello dieno fare, et che lo illustrissimo signor Viceré havea accordato li lanzinechi in 4 page, con promissione di dargele per tutto Marti proximo 14 di l’instante, contra al quale haveano pur fatto qualche impetuosa dimostratione, et tra ditti lanzinechi li era qualche diflicullà non essendoli dato le 4 page. Alcuni volea sachegiar Pavia et alcuni tuorli l’artellaria, dicendo che l’era partito lo illustrissimo signor Viceré con dir di andar a Pizegatone a 54 visilalione di la Maestà dii re Christianissimo; et lo illustrissimo signor marchexe di Pescara con quelli altri signori etiam erano partiti ; chi erano andati a Milano et chi in altre bande, et la magior parte de li gentilhomeni se partivano per paura. Dice che etiam li signori cesarei non hanno mandato gente ad alogiare sul Piamontese et Monferà, perchè se intende trazono danari de lì. Et per uno altro suo venuto da Piasenza, che parli beri, dice che il Vice legato che è de lì havea provisto de ducati 1000 da particulari gentilhomeni per comprar vetuarie, per mandarle dove alogiavano li 8000 fanti che doveano passar de lì, aziò non facesseno danni. Di Brexa, dii proveditor generai Pexaro, di 12, hore . ... di notte. Scrive di quelle oc-corentie ; ma nulla da conio. Di Portalbara vidi una lettera, drizata al conte Alexandro Donado, qual di Crema è venuto in questa terra, e dice cussi : Magnifico conte mio patron honorando I El conte Francesco da la Somaia che era in San Columban, se ne andò sul ferrarese, e il Ducha lo fe’ licenliare, che non volea stesse sul suo paese, e lui se ne andò in Carpi. Questi signori mandorono 7 bandiere di spagnoli a tuor ditta terra, et hozi è