107 MDXXV» MARZO. 108 300 ballote di ferro se aspettano, et che tale cose deno giungere a Guastalla. jEx ìitteris domini Ludovici, datis Parmae, 15 Martii. Questi cesarei vogliono impir anche il parmesa-no. Hoggi è giunta una compagnia di gente d’arme a Borgo Sandonino. Li lanzinech non sono ancor passali la Trebia ; ma dovevano passar. Ex ìitteris residentis Marchionalis, datis Parmae, 16 Martii. Heri arivù a Borgo Sandonino la compagnia dii conte di Potenlia. Il reverendissimo Legato non dubita di le genti imperiali che mirino in le terre di la Chiesia ; ma vengano solo per spesarsi. Ex ìitteris domini Francisci Gonzagae, datis llomae, 9 Martii. Come si è presa resolutione che ’1 duca d’Albania con le genti se habino a ridur a Cornetto, con animo poi de imbarcarse a Civitavecliia et andarsene a la volta de Marsilia.E si ha inteso il voler mandar li imperiali gente alla espugnatone di questi ; ma si pensa che, inteso la nova che francesi stanno per andarsene, mulerano consilio, perchè si tien non habbino ad alterar cosa alcuna di la Chiesia da Carpi in fora, (in non sia venuta risposta di la Maestà Cesarea. Lo Auditor di la camera, partite per andar in Angalterra, soprasederà in Fiorenza di ordine di Nostro Signor, fin Sua Santità non f'azi altra determinalione, né anderà per adesso l’arcivescovo dii Capua a Cesare. E si scrive per coriero a posta, 69 qual si deve expedir liogi. Questi signori Colonesi sono andati a li danni del signor Camilo de Sermo-neta* et si dice questa sera li hanno tolto un caslelo. Penso che Nostro Signore li debba aiutare in quello che si potrà, ancor che essi Colonesi li habbino malissimo animo, per essersi accostalo questi dì a la parte francese, come havea fallo. Ex ìitteris domini Antonii Castellani, Parmae, 17 Martii. 11 reverendissimo Legalo ha detto al signor Lodovico e a me il Viceré haverli mandato a dire, che fra. dui giorni leverà dii dominio di la Chiesia le genie imperiale, perchè ha acordato il Piamonle in 60 rnilia ducati et guarnisone.Etiam li ha ditto, che le fantarie imperiale in piasentina esser più sparte che non erano, et questo per il viver. Alli 28 dii passato, in Lione, gionse la nova di la roplura dii Cristianissimo et captura. Non ho inteso se li era la maire, ma ben Ruberteto, e la prima nova la mandò il duca di Savoglia. Ex ìitteris domini Ludovici Guererii, Parmae, 18 Martii. Ogni giorno cresce gente in questo paese ; che non se fa con (quello che) il reverendissimo Legato spera per le parole dii signor Viceré. Il Cristianissimo voria mandare Brion in Spagna; ma gli signori che sono in Milano non sono resoluti di lassarlo andare. Il vescovo di Pistoia va a Milano, et non in Angaltera come se dicea. Il reverendissimo Legato questa matina s’è risoluto, che li nostri soldati, che erano in Piasenza, vallino sul bolognese. Questi che sono qui credo non si partirano, tanto che ’1 Legalo vi starà. Ex ìitteris rcsidents Marchionis, datis Parmae, 18 Martii. Ilormai grandissima parie de li cavalli imperiali sono in questo lerrilorio di Parma, et fra le altre compagnie ho notitia di queste. La compagnia dii Viceré allogia ad Busseto, quella del signor Alarco-ne a Corte Magiore, dii conte di Potenlia a Borgo Sandonino, del signor Ascanio Colona ad Zibello, del signor marchese di San Angelo a Sissa, del signor Vespasiano Colona a la abbatia di Cbiaravalle, signor Garzia a Castelnovo di Terzi, Pelro Osorio a Caorso. Heri gionse qui lo episcopo di Pistoia ne-pote dii Cardinal Santiquatlro, va in posta per il Papa dal re Anglico, in loco di l’Audìlor di camera. Ex ìitteris Joannis Boromei, 70 datis Florentiae, là Martii 1525. Qui se intende che senesi hanno fatto tumulto da poi una grandissima festa el fallò che hanno falto di la presa dii Cristianissimo, etsono levate doi parie, quali benché una sia guelpha, che sono quelli che bora haveano preso il governo di nuovo, e l’altra sia gibelina, cridano tutti : « Imperiai » Et ciascuno si arma di fanti, et si pensa faranno fra loro qualche novità con sangue. Di che. seguirà avisarò vostra excellentia. Dubitasi che li guelfi reslerano inferiori, perchè il duca di Sessa favorirà li altri, e quelli non