465 Circa l’armata sus:, qui in Costantinopoli se allro-vano legni navigabili, prima: galie solil numero 30, computà 6 di le nostre presé in questa guerra a Mo-don, et galie 1-2 bastarde facte a la Prevesa ; item, una galia grossa nostra el un galion, che tutavia se lavorava per Andrea Derè, de botte 1200; alcune fuste, grippi etc. Le do galeaze sono innavigabile, et cussi etiam la nave grossa patronisata per Carnali, che questi zorni se scavazò l’alboro,- et 1’ anno conducta in capo di questo colto, credo per destarla et meterla a la maza. A Galipoli se dice attrovarse da CO velie, tra galie et bone fuste sive galiote. El sopradeto Andrea Derè ha facto tre galie in dicto loco, di banchi 30, di 26, et 22. El Signor ha facto armar da circa 8 legni, tra galie et fuste, per mandarli luora dii Strecto ad ase-curar alguni schiarazi se cargavano a quelle scalosie di fermenti per questo loco, perochè la terra è in gran penuria et carestia. Et per avanti era mazore; el chilo se vendeva aspri 34 in 36, che 3 chilo in 218 circa fanno un staro venitiano, et non se ne attrova-va ; pur al presente, per esser venuti alguni navilj, et facto ogni provision circa el condur di fermenti, è ad pretio de aspri 22 in 24 el chilo, eh’ è pur gran pretio, ni se aricordano questi di qui esser tanto montali, et judicano etiam che al tempo di l’inverno de-bano esser più cari. Carnali corsaro se attrova a Galipoli, non zà in bona gratia de la Porta, del qual vien facto poco conto. Cerca cum quel sanzacho di ritornar a l’exer-citio consueto; ma per esser ferma intention, per quanto dicono, de extirpar luti i corsari nonché darli forze, non vien exaudito. Ze è mò un altro corsaro da Sovrasscri in la Natòlia, per mezo l’isola de Syo, nominato Caràdro-mis, ultimamente ussito fuori cum circa 22 fuste, ma più presto bregantini per la mazor parte et una galiota, favorito dal zelebey di Mangressia, et ha facto molti damni ne 1’ Arcipielago; brusà et depredà el borgo di Milo ; combatuta la terra di Micone; tolte algune anime al Castri apresso Napoli ; preso etiam alguni navilj. El Signor monstra haver in animo de volerlo prender et punirlo, come affermano i bassà, dicendo che questi tal corsari faceano damno etiam a li soi lochi, et, tenivano assediati i navilj che non potevano intrar nel Strecto, ita che la terra veniva a patir non picoli incomodi et sinixtri. Et se dice etiam che le diete velie, doveano ussir per assecurar li dicti navilj di fermenti, erano armate per prender dicto cor- 466 saro; tamen, el zelibey stesso li dà favor, et perochè ne ha utilità dal dicto di botini etc., et forsi cum questo mezo, da poi le morte dii Signor suo padre, spera poter haver opportuno favor et ajuto. A la Valona se attrova haver el Signor galie circa 11. 10 fono conducte da la Vaiussa, et una di le nostre, zoè la Pagana presa al Sasno. Parte sono in terra al discoperto, et parte in aqua ; et etiam da circa 9 fuste. La mazor parte di dicti legni, sono mal condictionali, et quasi innavigabeli. A la Vaiussa se attrovano galie grosse numero 8, et sotil 13. Se ha inteso per bona via, che lo excel-lentissimo Signor ha in animo di voler trazer la stessa armada di la Valona et Vaiussa per redurla tutta nel Strecto, ad ciò, per ogni respecto de morte etc., le forze sue siano unite et non separate. Ila statuito la excellentia prefata non armar più suo’ legni di cristiani, ma di asapi, sive cernede turche de la Natòlia, per più segurtà di essa sua armada. 218* Circa i progressi de Sophis, se ragiona de qui che 1’ era in arme cum bon numero de zente, oltra 15 milia, contra un de quelli signori suo adversario in Azemia, el qual expugnato, romaniva signor de tutto quel payse di Persia. Al presente è venuto nova che sua excellentia ha dato certa rota al dicto suo inimico; non se ha però questo cum certeza. Lo excel-lentissimo Signor el teme molto ; non che ’l dubiti de prcesenti de guerra, inperochè el dicto Sofìs se attrova in arme a confini diversi da questo payse; ma che fìrmatose signor pacifico in quella parte di Persia, el non cerchi di venir più oltra, et maxime che nel payse di questo signor, molti sequitano la secta dii dicto Sofìs, et ex consequenti lo desiderano. Obser-vano li precepli de siech Aly, che signorizò ne le parte de Levante alguni anni da pò Machometo, el qual Aly scrisse circa fidem diversamente in molte cose dal dicto Machometo, se feze chiamar etiam lui gran propheta ; et questi tali de la secia stessa, dicono la leze di Machometo observata da’ turchi non esser la bona et la vera, ma quella di siech Aly, qual tien dicto Sofìs. Potria dir molte cose pertinente a questa materia; et come è temuto el serenissimo re de Hungaria da costoro, et sono stà desiderosi di devenir a la pace cum la sua regia celsitudine; et etiam circa el serenissimo re de Polonia, tartari et li do vlachi ; che per non esser più longo voglio pretermetter, reser-vandome ad altro tempo el tuto dechiarir a la cla-rissima magnificentia vostra. Pretermeterò etiam scriver a quella circa le cose mcccecin. dicembre.