Ili MDXXV, MARZO. 112 danni soi. Et sono zerca IO zorni clic domino Aldoino fradello del capitanio Masino andava con bon numero di zente a danni dii marchesato di Saluzo, et il signor Marchexe li ha svalisati. Ha etiam inteso chesvizeri molto se risentivano del danno auto, et bravano contra spagnoli. Da Brexa, dii provedador Pexaro, di 18, hore .... di notte. Scrive di quelle occorentie, et manda.............. Vene l’orator dii duca di Ferrara, et disse aver lettere dii suo signor, come spagnoli over li lanzinechi haveano auto Corezo et preso il signor, nominato signor......qual si dete, et erano acampati a Novi, che è sotto Carpi, dove erano solum 40 fanti, et haveano manda a tuor le artellarie. Item, haveano posto a saco uno castello di piasenlina ditto...... ' qual era di alcuni signorolti; sichè vanno facendo dii mal assai. Fo terminalo per il Collegio,a requisitimi di Proveditori e patroni a l'Arsenal,per compir le fabriche de l’Arsenal nuovo, de desfar la torre del Corame, qual è a la volta di......., e di le piere si lavori ditto Arsenal. Da poi disnar fo Collegio di la Signoria per al-dir il signor duca di Urbin, qual fo aldito con li Cai di X, et ha grande animo di cazar spagnoli de Italia Voria la Signoria havesse 1000 lanze, 10 milia fanti, e si tolesse sguizari per bon parer, ma non per operarli. E qui fo parlalo di unir Italia e dii Papa, e fato altri discorsi che al Collegio piacque saperli. Noto. Per via di l’orator di Mantoa, se intese che i lanzinech voleano tuor il re di Pranza di le man di spagnoli. Item, par siano zonti a Zenoa danari, et zenoesi ha dato danari a spagnoli ; sichè per quella via bavera ducati 100 milia. Di Milan, di l’ Orator, di 18. Come quella matina el signor Viceré, ducila di Barbon e ducha di Milan e lui Orator con altri signori erano cavalcati per la terra, e che tutti spagnoli erano benissimo a cavallo, et quelli altri che si hanno fornito di cavalli presi da francesi. Item, intesi che don Hugo di Moncada, fo pre-son di francesi e liberato da chi 1’ havea prexon poi preso el Re, el qual vene con il Viceré a parlar al Re in reca di Pizigalon, è andato per la Pranza via a l’Imperador in Spagna con uno fra-telo di monsignor Memoransin che era pur prexon, si tien per tratar qualche, acordo. A dì 21. La matina, vene in Collegio il ducila 72 di Urbin capitanio zcneral nostro, per il qual an-doe a levarlo li 4 Savii da terra ferma. Et mirato in Collegio, il Doxe iusta il solito li vene contra zoso li scalini dii mastabè. El qual tolse licentia, si parte questa sera, va a Padoa, dove starà 5 over G zorni, et metterà ordine a far compir le fabriche. Vene l’orator di Milan, qual bave etiam au-dientia con li Cai di X, il qual trata certa materia secrètissima che si trata nel Consejo di X con la Zonta di Roma, noti so che. Si dice che il Ducha voria intendersi con la Signoria nostra, et par trati questo con volunlà dii signor Viceré. Noto. Fo ditto una cosa, che essendo differenlia dii pavion dii re di Pranza preso tra spagnoli et la-liani fanti zerca 200 per compagnia, volendolo divider tra loro, andono dal Viceré, el qual volse fos-seno elecli 12 spagnolidi loro et 12 italiani, et-combattesseno. Et fono contenti, et cussi in Pavia, overo nelBarco par fosse combalutoa 12 per parte, morto G spagnoli et altri feriti, et de italiani morii 2 et altri feriti, sichè fo iudicato esser ditto pavion de taliani: et cussi 1’ hebbeno. Da Milan, di V Orator, di 19, hore là. Come questi illustrissimi aspectano risposta di la Cesarea Maestà in molle cose. Lo exercito cesareo, per bora, parte di esso, che è G00 homeni d’arme, 700 lizieri et da quasi 8000 lanzinech di domino Zorzi Frautidperg, con 4 bandiere di spagnoli alozerano sul piasentin, parmesan et Rezo, fino vengi risposta di Spagna, qual di brieve si aspecta. 11 restante di 10 exercito, eli’ è altratanto exercito, andarà ad aio-zar in Piamonte et a Verzelli. Scrive, questo illustrissimo signor Ducha à lettere di primo di questo, de Ingilterra, con avixo che il Re meteasi ad ordine per passar su la Pranza. Judica mò sua exeellenlia, che habuta la nova più gagliardamente opererà. In Genoa quelli gentilhomeni et popolo se hanno unito insieme e hanno concluso novo governo : che più non si fazi Doxe perpetuo, ma se eleza un numero di nobeli che ad tempus siano, i quali governarano la loro città cussi tutta unita, e li offici equalmente siano distribuii. Et hanno electo doi oratori a l’Imperador, aziò confermi questo ordine suo ; li quali procurano di haver un salvocon-dutto dal re Christianissimo per poter andar per la 72 * Pranza. Et faranno ancor excusation, si’l bisognerà, dii caso di la captura di don Hugo di Moncada, qual va a l’Imperador, perchè se lui volesse excusar 11 caso suo con incolpar quella città, questi Oratori iustificherano ben la parte sua. Et aziò il Duce