311 MDXXV, MAGGIO. 812 nech sono andati alli servicii de francesi. Squizari sono in arme tra loro, et si amazano crudelmente. 204 Di Brexa, di sier Antonio Surian dotor et cavalier, podestà, vidi lettere di 9, hore 13. Come da Montudine si ha, che il proveditor Pexaro nostro zeneral non havia voluto andar a Pizigalon per quel di per star un poco su la sua, atento la obstination ritrovata in questi cesarei, tamen con-venirà far come potrà e si concluderà come si potrà ; ma si pensa non sarà per durar. È slà malissimo visto li a Pizigaton: non mandato incontra, non pur venuti fora di la camera^quando l’andò a caxa dii Viceré, né a 1’ uscir, non pur farli mai seder quelli capitani et gentilhomini andati con lui, non mostrato apena di esser cognoscuto dal mar-chexe di Pescara, capitanio Archon et quelli anche più bassi, che non si sono levali da la cariega in la camera dove erano, nèpur datoli alozamenlo in la terra. Da Crema si ha, che in quelle parie el Birago et alcuni altri capitani francesi erano verso la Sa-lucia, sono stali a le man con la compagnia di monsignor di Barbon, de li quali hanno laiati a pezzi di fanti et morti molto numero. Et che a Lion facevano la mostra di le gente, nè altro si aspectava salvo la conclusion et acordo tra la Signoria nostra et Franza. Scrive, el ducha de Milan dovea venir a Pizigaton; ma non venirà, dice per non senlirse; tamen si pensa sia excusation, o che non voiano li cesarei che ’1 vengi, o che ’1 vogli lassar prima expedir l’accordo conia Signoria, poi atenderà a le sue cose, quale che li cesarei li hanno dimandato il castello di Milano con dir che lo voleno per ponervi il re Chrislianissimo, et il Ducha non l’ha voluto dar : pensale come la va. 204 * J)i Roma, dj VOrator, di 5 et 8. Come il reverendissimo Cardinal Colonna li havia ditto, che si concludi lo accordo con li cesarei, perchè poi spagnoli fariano il tutto per passar su la Franza, et non si acordando dubita non passino sopra il Polesene di Ruigo. Et che l’acordo si traclava con il re Chrislianissimo è reusito m nulla, ben che il re di Franza li habbi offerto dar a Cesare la Bergogna. Et quelli di Napoli li preparano Caslelnovo per metter esso Re dentro; siché come amico di questo Slado exor-ta lo acordo, acciò li cesarei non pasando su la Franza cassino le zente. Scrive, esser lettere di 22 di Anglia nel Pontefice, come quel Re si rneltea ad ordine potente per passar su la Franza, et voi coronarsi su la Franza come Re, et aspeclava risposla di Cesare zerca acordarsi col re Chrislianissimo ove-ro non, dicendo il Papa questo sarà causa di met- ter discordia fra il Re anglico e I’Imperador. Tamen Anglia non poi pasar con exercito su la Franza si non a la fin di Zugno. E come Soa Santità havia mandalo uno suo nuntio a I’Imperador, per traclar acordo tra lui et il re Chrislianissimo come bon pastor. Scrive, che il reverendissimo Colona e l’arzie-piscopo di Capua li hanno ditto, li spagnoli voleano Ferara si poleano tuorla, ma vista esser ben quela munita si hanno tolto zoso di volerla, e che quel Ducha si adalerà con loro, e per questo il cardinal Salviati legato è andato da Parma al Viceré, dicendo se faria come si potria. Scrive, il reverendo Datario haverli ditto haver aviso di Franza et esser lettere di primo da Lion di monsignor di la Molla, come a diffension di la Franza hanno 3000 homini d’arme, 10 milia fanti, 10 milia lanzinech et GOOO sguizari, parte de le qual zente era passate su la Bergogna per deffension. Da poi disnar fo ordinà Pregadi, el fo il Se- 205 renissimo per intrar poi nel Consejo di X, come inlroe, et poi lette le leltere fo chiamò il Consejo di X in Quarantia civil con tulle do le Zonte. Et primo con la Zonta di Homa sopra le cose del Patriarca fono, qual poi quelli non erano de la Ordinaria fono licentiadi e tuttavia il Pregadi aspectava, et poi restò la Ordinaria. Et fo licentià il Pregadi senza far allro, el poco da poi etiam ditta Zonla con il Consejo di X vene zoso : quello i feno non se intese. Bit proveditor zeneral Pexaro e sier Marco Antonio Venier el dotor orator, da Montudine, fo lettere, di....., hore....., driza,te a li Cai di X. Nescio quid. Si dubita il Viceré non meni via il re di Franza, et si sa con che zente. Et come intesi da uno di Collegio, spagnoli hanno al presente solimi 800 lanze, 400 spagnole, 400 italiane, 1200 cavalli lizieri el fanti 10 milia in lutto sparpagnati. El per lettere di Montudine, dii conte Ale-xandro Donado, vidi di 15. Come il Viceré voi omnino menar il Re in Napoli con 8 bandiere di fanti, 700 cavalli lizieri et 100 zentilomini quali intornieranno esso Re, et s’il Vicere, qual dice è un poco alterado, non fusse, sarìa zà levato; et la via voy far non se intende. Di Corphù hozi vene lettere, qual fo lette in Pregadi, di sier Zuan Moro proveditor di V armada, di 6, da Corphù, con il sottoscritto aviso, qual per una lettera particular vidi : Et scrive Francesco di Sanseverino canzelier di sier Justinian Morexini baylo di Corphù, di G Mazo