63 MDXXV, per confo dii Signor. Il patron dice esser slà sforzalo a venir. Sichè di continuo si prepara l’armada, et si dice che uno altro anno la ussirà et andari con exercito da terra in Hongaria. Ila mandato comandamento a Muslafà bassa, che debbi mandar ducali 30 milia per comprar cavalli in la Grecia, Anatolia et Caramania. Si dice aspeclarse uno ambasador di On-garia. Et scrive, se Imbrain bassa fosse qui, si faria questo anno la dilta impresa. 41 Copia di una lettera scritta per li deputati di la comunità di Pago a V oratori suoi qui existenti, Luca Ressio et Francesco Pala, data a dì idtimo Fevrer 1524. Spectabiles oratores, fidelis nostrae specta-bilis communitatis etc. Per le presente delibero de dar a vui notitia de Scrisa depopulala, qual a di 27 instante, passata bora de l’alba, con foco e ferro da turchi numero 400 è sta sachizata et parte brusada essa Scrisa ; quali turchi hanno mena schiavi anime cristiane numero 300, fra le quale sono sta conle Zuane Pe-rusich, conte Gasparo Perusich, qual l’è sta chiave de la Croatia, et lui se dice haver fatto el dover in defensione, tamen sono sta trovati a la dispro-vista et nudi. Di le laudi et gaiardia di esso conte Gasparo et altri, per la presente dire non ve posso, Ancora l’è sta menade conte Gregorio Bunich franca lanza, et conle Zuanne de Posedarge ca-stelan de Obrovazo, qual era vegni aposla lì a Scrisa a dar a loro notitia de la hoste, et loro non credendo sono sta presi et fati schiavi; sichè mdla securitas est vicino serpenti, domine, verba sunt Bernardi. Pertanto nui da qui per adesso altre provision non podemo far, se non primo haveino lutto far una procession per la terra nostra con li rettori nostri molto propicii, pregando Iddio eterno a nui guardi de le insidie etc. Da poi lo reverendo capitolo nostro solennemente ha canta una messa a laude de la Nostra Donna Yerzene Maria, e tutti monasteri de frati et monage in ora-tione. Da poi si se havemo coadunà al nostro politico Consiglio, et quam primum havemo preso per parte, che a le vostre spettabilità si debba scriver, che vui dobiale suplicar a li piedi de la nostra Illustrissima Signoria et ogni altro magistrato dove sarà de bisogno che la sua immensa sublimità si degna di dar a nui ne la fabrica di le mure di la terra dii sai del suo .... museti 3000, over tanti danari et munizion, zoè bombarde, polvere marzo. 64 et altre monition per questa (erra necessarie, aziù che nui podemo sfar seguri mediante lo magno, summo et immortai Iddio et la nostra Illustrissima Signoria, perchè uno nobil homo de la montagna F è stà qui, qual etiam più anni l’è stà cap-tivo in Turchia et lui sì ne ha dito, che li turchi chiamano la valle de Pago valle d’oro, et hanno gran fantasia de la isola nostra, qual l’è distante 41* de la montagna poco poco come sapete. Però con gran cura et solicitudine in prima trovale el Can-zelier grando, a lo qual el nostro magnifico Conte, desideroso del ben di quello gloriosissimo Stalo veneto et de la nostra povera terra, ha scritto in recomandation de la fabrica e de le muuition. Et anche la comunità ha scritto al Serenissimo Principe conforme con el nostro magnifico Conte de la ^population de Senza ; sichè atende a domandar et solicitar di haver quia nobiscum in eadem estis nave sapienti panca. Da poi che obliga-verete essi museli 3000 dii sai, nui de qui non mancaremo a le altre debile provision; sichè una-nimiter attendite al ben della comunità, come spero che farete. Et sapiate che nui prescidenti senio al presente, non guardemo nome tutli una-nimiter se non al ben de la comunilà, qual a vui nunc et semper sia recomandata, necplura. Sotoscrilta : Lucas de Luca notarius de Dissigne procurator c. Pagi etc Et nel principio de la lettera è scritto : Laus Beo. Amen. 1525 a nativitate Domini, die ultimo Februarii. Pagi. Da drio la lettera : Et più zonti che semo al Conseglio, la mazor parte de li poveri habilanli di questa terra, maxime li poveri salinari, dicono che se non si fabbrica la terra di Pago semo per andar ne le parte altre ad habitar, perché se vegnirano gran quantità de turchi, saremo schiavi ; sichè questa cosa a vui molto racomando. A tergo : Spectabilibus et egregiis domino Luce Ccssio (sic) et domino Francisco Palaora-toribus spectabilis comunitatis Pagi. Venetns. Di Crema, dii conte Alexandro Donado 42 vidi lettere particidar, di 5, horc 3. Come questa sera era gionto il cavallaro, qual andoe con uno