637 MCCCCCIV, GENNAIO. 638 Prioli qu. sier Nicolò Zazi, sta in caxa dii Cardinal Corner a Roma, havia obtenuto el priora’ di Crose-chieri, et che quelli di la contrà’ non voi soportar per niun modo che ’l ditto priora vadi in comenda. Item, fo parlato che sier Marco Minio camerlengo di comun havia dispensa’ ducati 800 a zenlilhomeni, di qual soìum di 200 à ’ulo licentia. Item, di debitori di X ofiej, e certo aricordo fato per sier Za-caria Grimani exator ivi, zercha il modo dii scuoder. Di Roma, di V orator, di 25. Come erano lettere da Lion, di 16, che avisava li capitoli erano firmati per la pace si trata tra il re di Franza e di Spagna. E par il reame resterà al ducha di Calabria fiol di re Fedrico, qual darà certa pension annua tim al re di Franza, qual esso re voleva fosseno ducati 60 milia e aver Gaeta con il porto in le man per soa cauzione. E si tratava di dar per moglie a ditto ducha; il re di Franza li volea dar la sorela di monsignor di Anguleme, e Spagna volea darli una fia dii archiducha ; la qual dificultà par sia stà remessa in Spagna. Item, à inteso si tratava a Roma uno altro matrimonio di la sorela dii prefeto in el fio dii marchexe di Mantoa; ma non acerta tei cossa. Item, si dice Valentino vien retenuto dal papa per caxon di la Signoria, acciò quello non si acordi con la prefata Signoria nostra; et per li cardinali yspani vien soli-cità la soa liberation ; qual sta in palazo e voi far pa-rentà col papa. Item, il papa à rimesso ducati 4000 a Fiorenza, si dice per le cosse di Romagna. Item, non si trova niun di cardinali yspani voglino andar in Romagna a tuor quelle roche per il ducha Valentino possedute etc. Dii ditto, di 26. Come fo dal papa. Scrive una longa lettera di coloquj abeiti. Soa santità si duol la Signoria nostra tengi ancora praticha in Ymola, dicendo: « Li agenti vostri non restano etc. » nominando il conte di Sojano, Dionisio e Vicenzo di Naldo, « et avete promesso a Zuan di Saxadello e quel di Brixigelle sono in la rocha de Ymola, di darli sti- 303 pendio ». Etiam si dolse di domino Acursio orator dii roy, qual lo meteva a ponto con il roy ; e che Roan andava dal re per tratar contra la Signoria nostra etc., et che havia inteso la Signoria mandava uno orator contra ditto Roan; et che monsignor di Chiamon governador di Milan havia scripto di questo. E sopra tal cosse disse molte parole, ut in litte-ris. Poi disse la Signoria doveria render Tusignan eh’ è soto Ymola, e tutto quello la tien oltra Faenza et Arimino doveria restituir a la Chiesia prò nunc, e di quelle do terre il tempo conzeria poi, e potrà esser le restituirla a la Chiesia con più honor et co- modo di la Signoria nostra. E l’oralor li rispose sapientissime, justificando le raxon nostre benissimo, ut in litteris; el che volendo la beatitudine sua asentir la Signoria nostra tengi quelle do terre, lorlica. Ait W papa: « Non vi dicemo altro, scrive pur a la Signoria e col tempo si potrà conzar il tutto ». L’orator li disse si apropinquava bona man, però chiedeva da soa santità questo, che ’l potesse scriver a la Signoria nostra soa beatitudine esser contenta di quelle do terre etc. Il papa rise et li messe la man su la galla, dicendo : « Non li scrive altro cha quello vi habiamo dilto » etc. Dii ditto, di 27. Come ha inteso il papa mandò in Franza quel marchexe dii Final per starvi, e justi-fichar sua santità di quanto è oposto col Cardinal Roan etc. Item, di campi nulla si sa ; francesi sono di qua dii Garigliano e spagnoli di là a Sesa. Licet il gran capitanio fazi preparation di guerra ; ma francesi sperano in la pace, qual habi a sequir. Item, ringratia esso orator di esser stà electo avogador di comun, dignità che a lui non conveniva ; con molte parole. Or lecte ditte lettere, il principe con tutto il Colegio fono molto aliegri, dicendo le cosse si conzeria col papa. Da Riva, di sier Vetor Pixani proveditor. In materia di certi dacj ; et che li synici havia fato alcuni ordeni, adeo vera a pezorar etc. Et per Colegio li fo scrito non obedissa, atenfo essi synici per leze non si pono impazar in cosse di dacj e camere. Da Sibinico, di Zuan lacomo de Vilmercha’ vice ■colateral, di 21 novembrio. Come ha fato la mostra di quelli stratioti. Lauda la compagnia dii Gambara, cavalli 12, e si duol di fameglj cassi ; et havendo lui capo qualche ducato di più, resteria. Item, V altro capo Domenego Malacassa è retenuto da li vicebani. In le forteze sono 20 che hanno moglie e nativi, e hanno tìole maridate de lì. Item, fece la mostra Achile di Bologna contestabile a la p aza, con page 25, di qual, 22 sono ben disposti, e ne era uno 303 ' nativo. Item, (del) conte Piero Novachovich, à cavalli 5, ne à casso uno. Si duol non aver la biava come li altri. Zorzi Bochali, è in reame, scrive a li capi per disviarli. A dì 2 zener. In Colegio. Intrò li do savj di terraferma nuovi, videlicet sier Francesco Zustignan et sier Hironimo Capello, et li savj si reduseno a consultar e udir li oratori di Faenza, quali iterimi voleano esser alditi. Etiam li oratori di Brixigelle con Vicenzo di Naldo; sichè la Signoria rimase dasper-si (sic).