77 MDXXV, MARZO. 78 Zuanne, valentissimi homini, li quali con zerca 50, over 60 cavali che loro havevano, fevano star li turchi, che son reduti a questi confini sopra di sè. Scrive, i ditti Perosichii alcuni zorni avanti il zonzer di esso Proveditor lì, de li corseno a Scardona, et feceno un bon bulin di animali et presoni turchi, et fra li altri un Col di Damian Coclusich, el qual è stato nostro soldato e per alcuni torti li fu fatti an-doe in Turchia, et ha fatto grandissimi danni a cro-vati con tuor i castelli per darsi reputazion apresso turchi. E li ditti Perosichii veneno lì a Zara a di 6, over 7 di Fevrer, per haver tratado con el desdar de Scardona et Damian Coclusich de concambiar li presoni in tanti cavalli, et li rectori di Zara el pro-vedador zeneral Zivran, et etiam lui non volse per cosa alcuna, ancora che erano venuti li turchi per conlracambiar, ut supra. E questo fo aziò non si facesse tal contracambii qui et in alcun loco di la Signoria, perchè ogni zorno si saria a questo. I dilli Perosichii si partiteno et meseno ordine fra loro di far tal barati, et fo scritto per li rectori a Nona et Pago che non lassasseno de lì far dilli conlracambi, aziò turchi non fazesseno querela a la Porta che li nostri rectori tien man con crovati contra di loro, ancora che per lettere del desdar di Scardona dimandava questo in servilio. E li Perosichii andono a Scrisa e feno menarsi lì alcuni cavalli et parte tol-seno per presoni, et parte refudono, e dete ordine a li turchi menasseno di altri cavalli che li piaceria. Li turchi si partirono et andono a Scardona, e referito questo al desdar, et questo manizo andò per alcuni zorni avanti e indriedo, et poi li turchi fatta adunanza di zerca 500 cavalli di turchi el martelosi. Et questi rectori et Provedador zeneral intesene questo e avisono a Pago dovesseno far intender a quelli di Scrisa che si vardasseno che il loco saria 49* assaltato da turchi, li quali ringrationo. Et cussi a dì 27 dii passato avanti zorno assaltò Scrisa et presela con zerca 300 anime e li Perosichii, che invero è sta gran peccato, perchè erano valorosi et ascalavano molto questi turchi e adesso si poi reputar tutta la Croatia sia de turchi, et Segna sta malissimo, eh’ è ai nostri confini. Dii conia di Zara scrive, quello è abandonato e tien in brevissimi giorni non ne canterà nè gallo nè gallina, et rimagnerà Zara sola senza il contado, e si vegnirà in difficultà di confini, come è con tutte le terre di Dalmalia ; qual contà era si largo che asimiglia a la patria di Friul per ha-verlo lui cavalcato. Sichè i successi turchi passano de lì cussi, e par che i non fazino niente, et procedono tanto avanti che tutti questi paesi sono dere- lieti. Scrive, lui non ha voluto di questo scriver a la Signoria, lassando il cargo a li rectori et Proveditor zeneral che ivi si ritrova. A dì 13. La matina per tempo, fo lettere di Boma di V Orator nostro, di 10, in risposta di quelle scrittoli con il Senato, et colpquii hauti col Papa, col quale è stato per quattro bore. Et scrive altre particularità, sicome dirò di sotto. El fo mandali fuora li Cai di XL e Savii ai ordeni et altri secretan, et lede con li Cai dii Consejo di X. Da Mitán, di V Orator, di 10. Come lo ta-glion posto a Milan di ducati 60 milia par habino hauto parie, et di breve darano il reslo. Il Re man-doe per il Viceré a Pavia li venisse a parlar; el qual è andato, e questo è per la liberazion di don Hugo di Moneada capitanio di 1’ armada cesarea, eh’ è prexon di francesi, e il Viceré spiera il Re ge lo habbi a dar, e si tien sarà liberalo per contracambio dii signor Federico di Bozolo. Et cussi esso Viceré è andato a parlarli. Item, par Sua Maestà sia più ristrelta di quello era prima, e levatoli certo numero di servitori havia prima, come dirò di sotto. Vene il Legato dii Papa........ Fo terminato, per Colegio, mandaruno secretario a Padoa a visitar el signor ducha di Urbin et portarli uno presente di cose comestibile et quadragesimale per ducati.... et fo mandalo Nicolò Sa-gudino secretano, qual si parte questa sera. Ex litteris domini Jaeobi Coppini, datis 50' Papiae, 8 Martii 1525. Io son certificato da bon loco, che il ducha di Virtimbergo fa pur con effedo la guerra per recuperare il Stato suo; che ha gran numero di gente perchè tiene favor da la parte luterana, et alcuni signori de la liga de Svevia rendeno secretamente un certo tributo de dinari per pagare tal gente a requisitione de la parte luterana. Questi signori mostrano non ne far gran stima, dicendo che come se sapia la rotta et presa dii Christia-nissimo, tutto andará in fumo. Hoggi, venendo da Milano, ho incontralo poco meno di 3000 fanti in più schiere, che vanno a casa loro, e cussi si tien farà lo resto, havuto che habbinò lo avanzo. 11 signor Giorio Franspurgo parte diman con la banda sua per Piagenza. Si scusano andarvi sforzati per