MDXXV, MARZO. 32 cantò el reverendissimo episcopo di Persenon, e compita fo fatta una solenne processimi atorno la terra portando el corpo di Cliristo, secondo la loro usanza. 20') Di Lodi, dii Venier orator, di primo. Come in quella malina si partite da Castel Lion et ve-neno lì a Lodi, et in camin questo illustrissimo signor Ducha li disse: « Voglio dimane veniate meco a Pavia, sì per veder quelli signori, come che ve-deremo li alogiamenti dove era il He e li cesarei, et mollo meglio comprender come questo è stato fatto da missier Domenedio ». Et cussi lui anderà con soa excellenlia, perchè la sua andata è a proposito a la Signoria nostra. Heri vene qui il signor abate di Nazara, il signor Antonio de Leva et il magnifico Moron: ad incontrar poi venero mia 3 questo signor Ducha, et lui Orator si acompagnò con 1’ abate di Nazara: qual fu al prender dii Chri-stianissimo re et li narò particularità assai di questa sua victoria, et maxime che al più di loro morti non arivano 300, et di quelli di francesi più di 4000. Sempre parlò honorevolmenle di la Illustrissima Signoria nostra, et dice che questi signori cesarei ha compiaciuto di quanto ha voluto al re Christianissimo ; li ha dà 22 servitori apresso, il Memoratisi et monsignor di Brion. Dii ditto, di 2, in Lodi. Come ringratia Dio si habbi ritrovà seguir questo signor Ducha, et maxime hozi per coloquii hauti insieme, ut in litteris. E scrive, è da lenir certo bon voler è in questi ducheschi, et cussi spera troverà quelli signori cesarei. Scrive, haver hauto le lettere di la Signoria nostra con la instrulion di quanto l’habbi a far, et hora si parte per Pavia per andar col signor Ducha dal signor Viceré et ducha di Barbon. Da Brexa, vidi lettere dii Provedador generai, qual manda una lettera hauta di Bergamo, di primo dii mexe, dii signor Camillo Orsini, qual scrive come ha aviso che il signor Hironimo Moron ha ditto che le gente spagnole andarà in guarnison sul parmexan et piaxentin eh’ è iurisdition dii stato di Milan, qual terre é dii Papa, e questo fino che si farà altra deliberation. Item, dice come monsignor di Barbon voi far 200 hornini d’arme, et dicese per certo. Ancor dinota aver inteso in Milano come il signor Teodoro era stà preso e svalisà a Arona tutte sue gente per il conte Lodovico et conte Zuan Francesco Boromei, quali l’hanno preso ad instanti) La carta 19 * è bianca (¡a de lo Imperator per haver la grafia sua, nè voler esser più foraussiti. Et scrive ditto signor Camillo, 20* haver hauto lettere di Roma, come el ducha di Albania era amalato. Di Crema, di primo, hore una di notte, vidi lettere particular del conte Alexandro Donato. Come lui era andato contra il signor ducha de Milano et lo acompagnoe a Lodi. Scrive, lanzinech è in Pavia voleno il suo avanzo; dieno haver assà danari. Si dice, a Zenoa è gioliti 100 milia ducati venuti di Spagna. Si fa provision a Milan di danari. Dicono questi, voleno danari dal Papa, fiorentini e da quelli li sono sta desfavorevoli, et di la Signoria nostra parlano honorevolmente; ma la canaia bravano. Si aspecta risposta do l’Imperator. Scrive, non è vero il signor Teodoro fusse preso, ma li soi è salvali, e cussi li soi con la retroguarda di francesi passano li monti. Scrive, il signor ducha di Milano li fece molte careze. Di Brexa, di sier Antonio Surian dotor e cavalier, podestà di......hore 2 di notte. Come havia ricevuto 1’ ordine di la Signorìa nostra, et si parti ria per andar a Pavia dal signor Viceré immediate il zorno driedo, et farà quell’ officio li è slà imposto, ancora che ’1 non sia ben sano. Da poi disnar fo Pregadi per lezer le lettere et ordina Consejo di X con la Zonta ordinaria, et fo pochi papalisti, li quali, lecte le lettere di Lombardia, fo letto quelle di Roma, le qual sono di grandissima importantia. Da poi el Serenissimo si levò et disse quanto el ducha di Ferrara per il suo Orator havia mandalo a offerir volendosi far alcun apontamento, ch’era 200 liomini d’arme, 400 cavalli lizieri, 6000 fanti, danari et artellarie, dicendo queste cose che si tratta è importantissime et però li Savii vegnirano con le sue oppinion doman di scriver a Roma, exortando a tutti la credenza, perchè quello si fa in Pregadi si sa per tutto............ Et licentiato Pregadi, restò Consejo di X con la Zonta ordinaria, et scrisseno una lettera in Cypro zerca mandar fermenti a Corfù per bisogno di farmacia, et balotà certi nolizadi di nave che si manda a tuor li ditti fermenti. Et sopravene lettere di le poste di Brexa e Bergamo, qual fono lecte nel Consejo di X, et steteno poco, che etiam il Consejo di X a hore 24 e avanti vene zoso. Di Bergamo, di 2, hore 24. Come, per rela- 21