93 MDXXV, MARZO. 94 CO* A dì 17. La mattina vene in Collegio sier Zuan Vituri, venuto Proveditor di l’armada, vestido di veludo cremexin alto e basso, el qual è stato fuori mexi .... e zorni . . . . , et heri vene. 11 qual a di 15 parlilo di Histria per far la parenzana asaltò grandissima fortuna, el vene quasi sora Caorle, et non potendo aferar tornò in Histria, et etiam non potè aferar e ritornò, roto l’alboro e le vele al mar, perso il timon, snuda la coverta, stato in pericolo di anegarsi. El voleano dar in terra per scapolar la vita, ma il suo armiraio, chiamato.....valentissimo homo, non volse, et cussi scapolò la fortuna; ma le povere zurme ha hauto danno assai, per esser butà parte di la coverta in aqua, e vini e barile di oio e altro. Hor zonse a salvamento, et volendo referir in Colegio fo remesso aldirlo in Pregadi. Gl Ex litteris domini Ludovici de Fermo, datis Parmae, 10 Marcii-1525. Da Piasenza ho aviso, che li lanzinech doveano levarse et venire inanli; ma prometea il capitaneo Georgio che non intrariano in Piasenza per 1500 ducali che piacentini li hanno donato, ma che voleano alogiare nel contado; et che drielo loro vengono 800 liomini d’arme con artigliane. Il reverendissimo Legato tiene che questi non debbano disturbare le terre di la Chiexia se non di mangiare et di bevere. Ex litteris Besidentis, datis ut supra. Lo Auditore di la camera apostolica, quale in posta venia mandato da Nostro Signore, gionto a Loianos’è infermato: non se sa se potrà venire inanli. Era spazato per Ingilterra. Pare che il Papa, per quello gli promette il duella di Sessa et per il riporto li fece lo archiepiscopo di Capua, quale fu da poi la victoria al Viceré, si tenga securo che queste gente imperiale non habbino a dare disturbo in Io Stato. E questo medemo ha il reverendissimo Legato dal Viceré. Ex litteris domini Caroli de Nuvolo no, datis Placentiàe, 8 Martii. A questa hora, che sono 20, è gionto nova certa qua, come a Sanlo Joanni è arrivato una grossa banda de elemani, quali dicono esser zirca 8000, per il ché questa città è in grandissimo timore, ateso che già erano in speranza che questi imperiali non dovesseno più passare per liaver mandato uno al signor Viceré a richieder che volesse mandare uno suo commissario afine che disordine non seguisse per le victuarie che dimandavano per questo passagio. Esso Viceré rispose, per hora non era altro bisogno, e quando sarebbe tempo lo manderia. Ilora, essendo venute queste gente così allo impro-viso, ogniuno sta suspesp et in paura. Ex litteris eiusdem, die nono. Come havia mandato Piero Antonio trombetta a Santo Joanni per saper di questi alemani, il qual fece capo al signor Lorenzo Salviati, del qual intese male parole de quella nalione usa del Pontefice. Et ha parlato con il loro capo nominalo el capilanio Zorzo, et gli ha exposto quanto gli liavea commesso, che havendo presentito il gionger suo in quelo loco con le gente con voce di passar per questo paese eh’ è alozamenlo de li soldati de la illustrissima Signoria Vostra e in Piasenza e nel contado, aziò non seguisse qualche disordine, come potrìa acadere, però pregava sua signoria che li piacesse avisarli a che fine, aziò si potesse far provisione. Esso capita-ilio rispose molto discretamente, che ancora non havea hauto altra commissione, ma che de hora in hora P aspectava dal signor Viceré e che ’1 staria fin li fusse comandato quanto P liavesse a fare, et che sapendo vostra oxcellentia, si ben è ai servitii di Nostro Signore era bono servitore alla Maestà Ce- 61* sarea, che havendo la resolutione de quanto P hab-bia da fare, li farà intendere quale camino vorà pigliare aciò si provedi. Et ciò ha promesso sopra la sua fede ; tamen per questo non son per restar di far quelle provisione eh’ io saprò e potrò per la con-servation nostra. Ex litteris eiusdem, 10 Martii. Come questi signori piacentini sono restati in accordo con il capilanio Zorzo colonello di questi eie-mani di donarli ducali 1500, e non habbi a dare altra molestia alla cilade ; il quale li ha promesso cusi fare, et lui Capilanio torà quelli danari, nè si sa havendo altra commission se P observerà i patti. E la più parte di questi piacentini cognoscono questi danari esser buttati via; pur hanno pacientia, poi che altro non ponno fare. Questi alemani non si movono, e dicono voler stare dove i sono e in ogni altro loco dii contado, come a essi parerà. Qui è nova ozi il signor Viceré viene a Pizigatone, e il signor An-