91 MDXXV, MARZO. 92 Fu posto, per tutto ¡1 Collegio, expedir sier Lorenzo Orio el dotor, va orator in Anglia, al qual sia dato, per spexe di mesi 5, ducati...... Fu posto, per i Savii, una lettera a Orator in corte, in risposta di soe, di 12....... Et fo comanda credenza grandissima, et non se disa per la terra che si scrive a Roma, et fo sagra-menta il Consejo. Fu posto, per sier Vetor Soranzo e sier Zuan Trivixan savii ai ordini, alento le lettere dii Prove-dador zeneral in Dalrnatia e dii conte di Sibinico di molti inconvenienti e dii caso seguito dii conte Piero Crusich che per i lochi nostri è andato a dannifi-car i subditi dii Signor turco, pertanto sia preso che per i Proveditori sora lo armar armar si debbi do brigantini di 14 et 15 banchi 1’uno, et per il Collegio nostro insieme con ditti Proveditori sora P armar siano electi do patroni di ditti brigantini, ut in parte. 58 1525, die 16 Martii. In Rogatis. Ser Domimcus Trevisano eques procura tor, Ser Aloisius de Friolis procarator, Sapientes consilii. Azio che le cose de le Procuralie nostre non fusseno impedite, in più tempi et maxime del 1495 a di ultimo Zener, fu preso in questo Conseglio, el poi a dì 7 Fevrer nel Mazor Consejo, che non pos-sino esser Savii dii Consejo se non uno per Procurala; la qual provision fu ben fatta allora quando erano tre Procuratori solamente per cadauna Pro-curatia.ad effecloche li do altri havesseno ad attendere alle cose delle soe Procuralie. Ma al presente che ne sono in tanto numero de 7 et 8 per una, è ben conveniente proveder che la Repubblica nostra se possa servir de più de uno per Procuralia, però che resterano etiam Procuratori a sufficientia, che potrano ben attender a le facende de le soe Procu-ratie, però : L’anderà parte, che de coetero a P officio di Savii dii Consejo sì, ordinarii come extraordinarii et de Zonta, possino esser ad un tempo medemo do per cadauna Proeuratia, sicome è ditto che non possino esser se non uno, non obslante la sopra-scritta et altre parte in contrario, le qual restino su-spese. Et la presente parie debba esser posta et presa nel Mazor Conseglio. De parte 141 De non 45 Non sincere 5 Die 19 dicto. In Malori Consilio. Fosita fuil suprascripta pars, et fuerunt: De parte 756 De non 273 Non sincere 4 Et a P incontro, sier Bortolomio da Canal savio ai ordeni messe armar do fuste de banchi 20 l’una el li patroni siano electi perscurtinio di questo Consejo, habino la paga di Soracomito e le spexe per mità di homini, ut in parte, et siano sotto il Capi-tanio dii Golfo. Et sier Vetor Soranzo fo il primo andò in renga, dicendo è meglio armar li brigantini aziò entrino in le fiumare, et devedar li contrabandi, et si armerà con manco spexa. Et li rispose sier Bortolomio da Canal, dicendo le raxon eh’ è meglio armar fuste che brigantini, et exercitar do zentilhomeni sul mar, che poi sarano boni Soracomiti, et altre raxon. Andò le parte : 49 dii Soranzo e Trivixan, 128 dii Canal, et questa fu presa, 8 di no et 3 non sincere. Et licentiato il Pregadi a bore 22, restò Conseio di X con la Zonta di Roma, et scrisseno un’ altra lettera a Roma, et veneno prestissimo zoso a hore 23 e meza. Fu posto, in questo Pregadi, per sier Domenego Trivixan cavalier, procurator, sier Alvise di Prioli procurator savii dii Consejo, una parte di questo tenor : (2) (1) Le carte 58* 59 e 59* sono bianche. (2) È la ripetizione letterale della parie del Pregadi clie è riferita nella colonna precedente.