321 MDXXV, MAGGIO. 322 ciano do deposition, una dii castelan de la Chiusa et l’altro di uno altro, la copia di la qual forsi scriverò qui avanti. Da poi disnar, fo Collegio di Savii ad consulen-dum. Di Crema, dii provediior Pexaro et orator Venier, di 19, hore .... Come il zorno sequente esso Pexaro veria a Bergamo, il Venier ritornerà a Milano. Et il Re parlile et andò un mio a piedi, poi montò sora una muleta. Quella sera staranno a San Zen, mia .... poi a Vogera,e de lì non si sa la via. Esso Provediior mandò per parlar al Viceré, non polè; né l’abate di Nazara, era andà avanti a Zenoa, et parlò al prolonolario Carazolo. Di Barzelona, di sier Andrea Navaier e sier Lorenzo di Prioli oratori nostri, vanno a V Imperador, di 5 Mazo. Scriveno il suo nave-gar, et in zorni 23 è zonli lì a Barzellona a dì primo dii mexe, dove si fornirono di cavalcature, et andarano a la corte de la Cesarea et Catolica Maestà, qual si dice ritrovasi a Toledo et vien a Granata più propinqua a la marina. Et si dice Soa Maestà voi passar a Napoli per andar a Roma a incoronarsi. Scriveno di la fortuna hauta il Zuoba santo a dì .... Aprii, qual durò un zorno, e si lene per rotti certissimo, pur la sera loro al'erono un porlo dillo ... su P isola di Corsica, che fu cosa miraculosa. Et quietato il tempo si levono, et a dì primo zouse lì a Barzellona, et tino 4 over 5 zorni si leverano pur continuar il suo viazo. Et che hanno inleso come Plmperador è per venir in Italia certissimo; di che è molto desideroso. Et che di questo il Gran catize-ìier sollecita. Et come ha mandalo Soa Maestà nuntii in Porlogalo da quel Re per aver danari in presiedo, et la sua armala per passar in Italia. 1525, a dì 19 Mazo, in Verona. Relation di uno mandalo a Trento et verso Bolzan, homo degno di fede, et altre volte per me Polo Nani podestà di Verona operato, che sempre me ha portato el vero. Referisse esser stato a Trento et fino a Igna, et partite da lì Zuoba de malina, a dì 18, dove dixe in Bolzan esser fatto el redulo il Consejo zeneral de tutto el conia de Tiruol, che sono homeni 24 che hanno a governar lutto el contado de Tirol, et che li villani di Bolzan haveva sachizato i Focheri, le caxe di preti alemani et i hebrei; ma che dilli villani non erano mossi da ba-cheta a bacheta, che per inlelligentia. El conta de Tiruol è 36 bachete, come sarà 36 vicariadi, el l Diarii di M. Sanuto. — Tom IIXVJIl. li villani de uno luogo non era andato a l’altro. Et che li ditti 24 haveva mandalo a Trento a dirli et farli intender, che i voleva che i fesseno come ha-veano fatto loro, altramente loro vegniria a farlo; et cusì quelli da Trento li mandò 3 ambasadori tulli todeschi, a li quali li disse che i volevano el vescovo in le man et sachixarlo, et sachizar tulli li preti, ' calonegi, zudexi, nodari et procuradori. Et a li preti lorli tutta la roba et lassarli tanto che i potesse viver; et che non posséndo far loro tal effecto, che essi villani lo vegneria a far. Li quali li rispose che erano ben loro sufizienti de farlo, et che lo faria. Dove in Trento, venuti li dilli ambasatori, se levò a rumor, et ussite dal castello Caslelallo et missier Fedrigo di Cavali et el signor Zorzi restò nel castello con tulle le arlellarie, et cusì fo a parlamento con el populo qual al tulio voleva exequir quanto voleva li 24 de Bolzan, el alhora per acquietarli li dise che fese quello li piacexe, che era contenti : tamen ste’ quieto, maxime vedendo esser fuzilo el vescovo, tulli prelati, zudexi nodari et procuradori. Et a questo modo passò la cosa. Questi 24 hanno fatto per ogni bachetla 6 che danno raxon et governano, zoè do richi, do mezani et do poveri, et voleno iudichi senza salario, né 210* sia pagamento alcuno, et che ’1 contado li fazi le spexe et mantegni, et quando questi 0 non sono d’acordo, che vadino le cause a quelli 24 fatti de tulio el contado. Voleno che alcun prete, nè frale habiano più de lanlo che i pòleno viver, el tulio il resto li tuo; non amaza alcuno. Voi che tutti, zudei, preli, procuradori, avocali e zudexi siano sachizat" et non i ne voi più nessuno. Quelli de Trento hanno hauto gran dispiacer che ’1 vescovo et prelati sia fuzili, perchè li voleva sachizar, et lieri per certo che i manderano a Riva per esset* tulli reduli lì. Hanno tolto uno caslello de Prexenon et sachizato. Item, uno castello de Salorno, el qual ha tolto termine 8 zorni a renderse. Uno altro da San Michiel del capitanio de Trento, el qual lui li ha dato la chiave più toslo che sachizar et vaslar el caslello, tamen hanno sachizato lulta la roba da manzar. La intention de questi villani saria di aver in le man il Salamanca spagnolo eh’ è governador del Principe, al qual li ditti villani li voi mollo mal, el Focher, el vescovo di Prexenon et el vescovo de Trento, et voi esser liberi et non pagar tante angario, et governarse segondo é dillo de sora; non voi più zudexi, nè procuradori, né nodari. Dise che Mercore, a dì 17, vene alcuni cavali a ltoveredo driedo uno prete ricco nominato el prehosto de San * - • • 21