DIARII I MARZO MDXXV. - XXXI MAGGIO MDXXV. i Marini Sanuti Leonardi filii patricii veneti, de SUCCESSU RERDM ITALIAE, ANNO INCIPIENTE 1525, REGNANTE IN ECCLESIA Dei CLEMENTE SEPTIMO PONTIFICE MAXIMO, ET DUCANTE SERENISSIMO ANDREA Gritti Duce Venetiarum. Incipit líber trigesimi« SEPT1MUS FCELICITER. Hessendo sequita la captura dii Christianissimo Francesco primo di tal nome re di Franza, sotto Pavia, da lo exercito cesareo, qual con valido et potentissimo assediava quella città ; et senza conflitto ordinario rotto et prodigato lo exercito francese, preso esso Christianissimo re, il re di Navara et molli altri signori et degni capetanei francesi, et altri morti, et anegati alcuni signori francesi de gran nome, il zorno di San Matio apostolo, a dì 24 dii mexe passato di Fevrer; nova inaspetata da tutti, ma così volendo la fortuna sequita ; con la qual captura puosi fine al libro et ephimeride annual di l’hanno passato; et vedendo non esser al presente nel Senato, non per volunta di quelli mi ballotarono il zorno di la Zonta, ma per li mei propinqui di la caxa Sanuta, et maxime un mio fratello, che non si volse far tuor di Pregadi et far che Io potessi intrar di la Zonta, che senza dubio mirava, havendo passato di largo etiam con doi di essa caxata che rimaseno e di età e di titolo maiori di me: sichè voleva far fine a le opere tante scripte et di mia mano tutte composte di successi di tempi et occorentie de Italia et dii mondo. Ma considerando che saria gran nota a chi ha scripto, et li presenti si hariano gran causa di dolersi di me, et quelli vegnirano in qualche cognitione di le cosse che occorrono, non potranno far di meno di dir :