41 MDXXV, MARZO. 42 trinciala et Trapala. Uno altro spagnuolo hebbe lo stoco fodrato di veludo cremesino, et uno altro hebbe una banda, quale il Christianissimo portava attraverso il petto, la quale e di brocalo d oro simile ad una slola di prete, nc la quale erano parechie croxe bianche di seia, et in fra le altre ve 11’ era apicala una d’ oro maziso, che haveva ne P uno de li extreml uno smiraldo, ne P altro uno diamante, et ne l’altro una perla, et ne l’altro la cassa vota senza zoia, nel mezo al quale era uno crucifixo di rilievo tutto d’oro, dentro al quale dicono che è uno pezzo di legno di la croxe di Chrislo. Stimasi questa Croxe de li ducati 1000 in zerca, senza la reliquia, la quale mi fu l mostrata. Disse il signor Hironimo Moron, che la già era del re Luigi, et che gli P haveva vista in brazio, et che P era di non so che chiexia. 11 pre- - fato Christianissimo re fu ferito ne la coscia manca i e nella mano manca da picola ferita, et fregandosi la facia, se insanguinò il naso con la prefata ferita de la mano, di tal sorte che molti credelero'che fus-se ferito nel viso, et non fu la verità. La occisione è stata poca rispecto a quello che si pensava do- 26 vesse essere. Sono morti de la parte francese da 3500 persone tutte nel Barco et ne li allogiamenti francesi, la più’ parte sono stati lanzinech di la banda negra. Sono afogati assai cavalli et fanti nel Tesino che fuzivano ; stimasi de le persone 1000. De li altri, pochi non sono scampati che non siano siali facti (prigioni). De li sguizari no rimasero pregioni in Pavia 2000, i quali si sono riscatati et hanno hauto il salvocondulto et si sono andati in loro paesi. Li pregioni da conio sono li infrascritti. Il re Christianissimo, il re di Navara gioveno di 18 anni, il Bastardo di Savoia Gran Maestro di Franza, monsignor di Lescu et monsignor Memoransì marescali di Franza, monsignor di San Polo, il signor Federico da Bozolo, il signor Visconte et alcuni signori et lesaurari generali di gran stima. Li morti sono questi : monsignor di la Palisa marascalo di Franza, monsignor di la Trimoglia, monsignor P Armira-glio, monsignor lo Gran Scudier, et monsignor de Brion. De li cesarei sono morii da 500 homini Ira piedi et cavallo, et di conto sono morti questi: monsignor luocotenente di Barbon, el locotenenle dii marchese di Pescara, et il marehexe di Santo An-zolo, il quale da ogniuno è stato compianto. È rimasto ferito il signor Antonio da Leva in una gamba, ma poco male, che già cavalca per tutto ; è stalo ferito il signor marehexe di Pescara di una ponta ne la boca nel labro di sopra et una ferita di schio- po nel umbelico, ma gionse per fianco, et non ha fatto male. Ancora ha una ferita di lancia in una gamba, ina nessuna di quello ferite è stimata mortale, et già è miglioralo assai. Lista de li pregioni fatti in la battaglia dii Barco di Pavia, venuta in le soprascritte lettere. Francesco di Angulem re di Franza, 11 re di Navara, Monsignor Bastardo di Savoia appelato Gran Mètre, » il maresal di Memoransì, » il maresal de Focs appelato di Lescu, » di San Polo, » di Begain, » di Savigni, » di Nevers, » di Santo Meme, » di Monpensat, » di Riaus, » de Veri, » de Lorges, » de Brion, » de Monili, » de Camisiere, » de la Guisa, » de Anelant, » de Lenicont de Lavidan, » de Chiaramonle, » de Beveres, » de Berbassens, » de Floranges appelato il Gran Diavolo, » de Cartes, » de Bonaval, Uno fradello dii marehexe di Saluzo, » di Bonavalle, » di Memoransì, Uno fiol de La Trimolia, » dii Gran canzelier di Franza, » de monsignor Gran Mètre, 11 principe di Val More, li signor Visconte milanese, » Federigo da Bozolo, 11 conto Piero di Belzoioso, 11 Bali de Paris, Il governador de Limousì. Morti. Monsignor P armiragio, Bonivet, » il Maresal de la Palissa.