373 MDXXV, MAGGIO. 374 zoso. Pertanto 1’ anderà parte: che per scuriimo di questo Gonsejo con pena siano electi 8 Savii pos-sendo esser electi de ogni officio, etiam di officio continuo, qualli habbino ad aldir quelli si vorano doler poveri di tal tanse da ducali 2 in zoso, et tra loro per 5 ballote possino asolver et lenir fermi, come a la loro conscientia parerà. Fu presa. Da Milan, dii Venier orator nostro, di 28, vene lettere. Come erano lettere di Zenoa, che diman a dì 29 si doveano imbarcar sopra l’armada el re Christianissimo e il signor Viceré, e zà sopra F armada era stà posto i refresca menti. Si dice il signor Viceré haver promesso di ritornar de qui tra quaranta giorni facendo la volta di Roma, el monsignor di Barbon si dice andarà in Spagna per sposar madama Lionora, et ha dimandalo la sua armada al re Christianissimo, eli’è di 10 galìe, la qual Soa Maestà ge 1’ ha concessa volentieri ; et per un che fu ultimate a Genoa con dillo Barbon, ha ditto, che dillo duella di Barbon disse al re Chri-svanissimo: «Se vui tentale di tormi la moglie non lo fale, e se vui me la- lasale sverete il mior amico si possi aquislar ». El che Sua Maestà ha contentato. Item, é lettere di 17 di l’instante di madama Margarita a dillo Barbon, per le qual li dà aviso, come con l’ambasador dii re Anglico che lì sono per nome de l’Imperador ha portà alcuni articoli, videlicet che l’Imperador sii obligato