479 MDXIX, LUGLIO. 48o expedìle perchè Soa Maestà poi vorà andar a Valenza a expedir etìam de lì le carte. Scrìve, quel 269* Consejo dì la guerra, per causa di le fuste di inori, hanno terminalo vengi qui 4 galie che sono..... ........et scrito a Napoli le 9 galie siano etìam mandate, e dubilando molto di la ixola Minorieha, e non Majorcha come scrissi, voleno mandarli 1000 fanti per custodia. Itera, el signor Prospero Colona expedilo parlirà fin zornì 20; ha nolizato una nave zeriocse, la qual è andata a Zenoa a cargar di sai, poi tornerà qui a levar esso signor per condurlo a Napoli. Di Francesco eli Tolmezo clotor, date a Bar-zelona, a dì 20 Zugno. Scrive ogni successo di lì, molto copioso eie. Da Napoli, dì Hironitno Dedo secretano, di 2 Lujo. Co'loqui col conte dì Chariati; che vicn menato a la longa e non li vién fato raxon, et questo non è quello havia scrilo a la Signoria, maxime ha-vendo lelerc dii re Calholico zercha farli juslicia in lì beni fo tolti a nostri. Rispose che voleno se scriva al Re, e aver prima la riposta, e che havemo raxon el scriverà in bona forma; per il che esso Secretano sì partì molto corozato, andò a parlar al Viceré, dolendosi di questo, qual etìam disse volevano prima aver l’ordine dal Re, al qual era stà scriìo in optima forma, e sopra questa materia scrive longamente. Da Londra, dì sier Sebastian Justinian el cavaìier et sier Antonio Surian el dotor e ca-valier oratori nostri, date a dì 21 Zugno. Come eri esso Surian fece l’inlrata de lì. Li andò conira con li merchadanli nostri et parte di la farneja dii reverendissimo legalo Campese, la qual in ogni cossa zercha honorar la Signoria nostra, el do dii Consejo regio, videlicet uno laico et uno ecclesiastico, con alcuni cavalli; sichè fu honorata iniruta. Il Re era 30 mia lòntan. Hanno posto diman andar da sua Maestà per aver audienlia ; el lui Surian scrive averli monstrato la commissione et la adempirà, et lui.Justinian scrive, cussi consigliato dal reverendissimo Eboracense legato, torà licentia dal Re e da sua signoria per venir a repalriar. Di Hongaria, di sier Lorenzo Orio el dotor, orator nostro, date a Buda, a dì 6 Lujo. Come il Re era andato a caza et restato a dormir Inora di la terra, et quel zorno a hore ... erano zonte letere di Germania, videlicet una dii marchese di Brandi- 270 burg, l’allra dii Comissario regio, di 28, drizale a quel Re, per le qual avisano la eleclion dii re di Romani dii re Calholico. Et havendo lui Orator inteso lai nova, è stalo dal Gran canzelier, qual li monstrò le proprie letere bollate, e diceva tal electione era processa omnibus votis, et par, per certe parole è suso di Soa Maestà, torà per moglie madona Anna sorella di questo Re, et questa Maestà torà madama Maria sorella di esso Re electo. Poi esso Gran canzelier li comunicò come il suo nonlio stalo dal Signor turco era ritornato. Riportava che ’1 Signor lurco, zoè le sue zente, erano stà rotte dal Sophì, et questo con li mori reslati, e Inita la Soria et F.gyplo l’avia perso excepto il Cayro, et come il Signor lurco feva zente da mar e da (erra, chi dice per andar conira dillo Sophì, altri dice contra Rhodi; la qual nova per parerli di grande importunila la expedisse. Item, li noncii dii conte Zuan di Corbavia, venuli de lì per aver socorso conira Turchi, il Re li voleva expedir con lelere a la Signoria li desse ducali 5000 a conio dii suo credito; quali venuli da esso Orator nostro, li ha consigliali a non tuoi' dila le-tera perchè nulla fariano; sichè non l’hanno voluta, el con alquanto di ajuto è parlili, e tornano dal suo signor. Nota. Non si ha auto da esso Orator il zonzer a Buda suo; le qual lelere dia portar il suo processor, che è zonto a Treviso. Di Padoa, di sier Piero Lando podestà e sier Marco Antonio Loredan capitano, di 8 Lujo. Avisano come la Domenica passala nel Domo, per uno nobile nostro nominato sier Andrea di Prioli qu. sier Piero, fo tenuto 90 conclusion parie in loyca, philosophia el Micologia, et loro reclori vi fono, et per li doctori dii Studio fo arguito, sichè con grandissimo honor restoe; per il che li ha parso dar tal aviso etc. Fo lelo una /etera di sier Zuan Badoer dotor et cavalier, era podestà a Brexa, di 12 Zugno. Di certo caso atroce seguito de li a Pontojo a dì 2 Mazo, di do merchadanli marchiani di Fermo, quali per tuorli li danari haveano, fono da alcuni per numero 52 trati di caxa dove erano alozati, et menati fuora ne la villa di Prevalion in monastero vodo di San Piero e toltoli li danari e tenuti do zorni senza cibo e poi amazatì e solerati solo il suolo. IJor questo seelere, fu preso do di complici quali hanno confessato li malfaclori, et per justilia li hanno falo 270‘ tanajar et squartar justa i loro demeriti, i quali hanno acúsalo li altri nominali in la póliza. El par uno habbi acusà chi sono ut in lìtteris, però 1’ ha bandito li prelati di Brexa e dislreto, con condition dando uno in le man sia asolto etc. Fu posto, per li Consieri, che chi darano alcun di prediti 12, videlicet 10 di loro, zoè Marguto Pe-