185 MDXIX, APRiLE. 186 Nolo. In le ter e di Roma particular è come li oratori ungari ozi a dì 12 doveano iiilrar in Iloma, et come per via di Fiorenza, di primo, hanno il parto di la Raina di Pranza. Di Spagna, da sier Francesco Corner el ca-valier orator nostro, di 29, venute per via di Roma. Scrive aver olenuto li salvi conduti per le galìe di Fiandra, el li ha mandali ; per le galìe future di Fiandra e Barbaria etiam ha otenuli, et per il primo li manderano a la Signoria nostra. Ha parlalo zercha il prolungar dii tempo di le ripresale; dovendo esser de lì domino Francesco da Tolmezo, vederi di otenirlo. Eri questo orator dii re Cliri-stianissimo ave aviso dii partir dii Gran maistro di Franza per venir a Mompelier per ahocharsi con questo monsignor di Chievers, dove questi hanno auto grande a piacer, et Sabado si partì dito Chievers. Va con lui il Gran canzelier, lo episcopo di Bajadoza......Zapata e il comandador di..... che sono gran personazi. Va etiam l’orator francese, era qui; non tornerà più ma vegnirà uno altro. Scrive, il Re ha fato di l’bordine dii Toson li Ire che fo li riservali a farli a Soa Maestà, che fo monsignor di .... nepote dii Chievers, monsignor di Rovai fìol dii monsignor di Ru fo presoli a Venetia, e il lerzo non si sa chi sarà, chi dice il viceré di Napoli, et chi monsignor di Lasau. Item, avisa non è vero che si provisioni a questi di 1’ bordine come scrisse, ma é solo 1’honor, et fu fato etiam il principe di Bisignano ; ma il Re ha fato questi grandi di dito bordine per averli fidali. Hanno certo juramento, che rompendo sariano disditi e che per consequenza li eonvien esser fedeli. Scrive aver ricevuto per via di Roma nostre, di 21 Fevrer, et per via di Franza alcune letere con summarii. Lì ha comunichi a monsignor di Chievers; siché tengono il Turcho per questo anno non farà armala. Item, solicita la expedilion dii successor, aziò possi repatriar. Scrive è letere di Fiandra, il duca di Geler ha fato trieva solum per 10 zorni con difìcultà; di che qui si sospeta sia il re Christianissimo causa, però si dubita di guera. Di Milan, dii Secretario, di 13. Come monsignor di Lutrech, che torna a Milan, dia esser ozi a presso Aste. Scrive ozi il prescidente dii Senato ha fato dir una messa solenne in domo, e invitò esso nostro Secretano, et questo fo per il fiol nato al Cristianissimo re, et poi fo sbarato in castello arlillarie in segno di letizia. Scrive, il Zeneral di Milan averli monstrato una letera li scrive monsignor di Lescut, che fin 6 zorni sarà a Milan con 12 milia fanti, et zonli di qui no farano 18 milia altri, di qual sarà capo il signor Federico di Bozolo. Alcuni dicono conira sguizari, che pur non voleno star quieti, et hanno fato tornar li 6000 sguizari erano col duca di Virlimberg; et che a sguizari era uno ambassador dii re Catholico, feva 20 milia sguizari a ducali 4 per uno. Et dito Zeneral li ha dito che li prelati sguizari, confinano con Milan, voleno do terre mia do vicino a Como. El dito Zeneral manda nontii per veder di aquielar le cose; et il Bastardo di Savoja fe’ l’acordo con sguizari che in caso diferentie loleseno do judici, un per parte, e in caso discordie, li Gri-soni over Valesiani siano per lerzo. Conclude che chi darano danari a diti sguizari sarà con loro, vi-delicet sol danari è escha per la fede. Dii dito, di 16, hore 4. Come manda letere di Pranza, et scrive aver una letera di monsignor di Terbe, qual manda inclusa, data a san Piero, a dì 12; siché lì a Milan si parla per lutto sarà guerra con Spagna, et si dubita sguizari non fazino novità contra quel Stalo: hanno mandato presidi a li lochi convicini eie. La letera di monsignor di Terbe, di 12, li scrive come in questa reatina ha auto letere di monsignor di Lutrech, come è sta avuto uno aviso di Alemagna 4 Eleclori sono col re Christianissimo, videlicet tre episcopi el uno layco, e che l’oralor dii re Ca-Iholico é partito confuso, et avisa Sabado a dì.... sarano a Milan. Di Napoli, di Hironimo Dedo secretano, di 2 Aprii. Come partì domino Francesco di Tolmezo per Spagna; ha lassato de li bon nome di virtuoso. Scrive dii zonzer lì, è alozato in una caxa con lui il nontio dii re Catholico fo al Signor turco, è casti-gliano nominato Aloys Hores, dice è stalo in Ander-nopoli, ha parlalo una sola volta al Signor, 1’ ha vestito d’oro et donatoli 5000 aspri, e sempre de lì è stato tenuto con guardie et poi fato acompagnar con do schiavi fino a la Valona, parli a dì 16 Fevrer de lì, et a dì 22 Marzo zonse a la Valona, et non è venuto alcun turco con lui; si parti, va a Roma per passar in Spagna. Scrive, ha auto la suspension di le represaie e la manderà. Di novo avisa certe cose di sguizari vechie contra il ducila di Virlimberg eie. Et come il re Catholico ha dato l’hordine del Toson al principe di Bisignano, è in Franza, é zovene di anni 20; etiam vi è il conte di Golisano zà anni 5. 103 Scrive, il Re manda 300 lanze de lì, e vien 9 galìe, ut in litteris ; scrive si tien sarà guerra tra Franza e Spagna. Scrive coloqui auli col conte di Chariati, qual ringratia di la letera scrita a Verona di farlo