MDXIX, AGOSTO. 596 Diedo. E dechiarito per sier Bernardo Donado come passò la cossa, il Principe disse voler tajar dillo spazo il primo Consejo di X. Vene l’orator di Pranza in Colegio per cose par-licular. Da poi disnar, fo Gran Consejo. Fato dii Consejo di X sier Piero Querini, fo Consier, li altri non passò. Fo tolto sier Marco Orio con titolo fo Cao dii Consejo, senza dir di X. el la Signoria terminò di provarlo. Et perchè fo elccti sier Zuan Miani et sier Andrea Trivixan el cavalier, erano Consieri a la ban-cha di sora, et dieno questo Oclubrio intrar di sora, vene dubio tra li Consieri si poteano esser provadi, e fo buia do Cai di XL in loro loco, sier Francesco da Canal qu. sier Zuane, et sier Piero di Prioli. E visto la leze, unde tra loro erano varie opinione, (re voleva si provasseno, e (re non voleva ; unde balotalo do volte, fono tre e tre, e per la parie dii 1515, dieno venir a dechiaralion a quel Consejo. Però fu posto, per sier Francesco Foscari consier e li doi Cai di XL, non si provino. Poi per sier Lorenzo Capello, sier Marin Zorzi el dolor, sier Sebaslian Moro consieri, che si provino. E le parte fo lecle el notade per Bortolamio Comin secretano. E poi lele le leze che parla sopra questa materia, videlicet del .... che non voi li Consieri possino esser eledi se non Procuratori e Patroni a l’Arsenal ; poi un altra dii 1437 voleno quelli da basso possino esser electi in ogni loco. Item, la lerminalion dii 1437 di Consieri, di uno era Consier da basso fo tolto savio per Terra ferma, termina non si possi provar, la qual per sier Piero Querini pliiì oso fo olim Avogador, fo tajà in Quaranlia ; el lelo la parie dii 1515, quando vien dubio di alcuna cosa ira li Consieri, dettano Ira loro balotar, et non hessendo 4 balote, debano venir a dechiaralion a quel Consejo sarano eie. El lutto il Consejo vardava che Io Marin Sanudo andasse in renga ; uon mi parse, aleuto si conveniva melar de-chiaralion, e poi uno sier Francesco Morexini qu. sier Piero, ditto Sguatar in, andò in renga, ma non fo a Id i lo, ha poca voce. Andò le do opinione, 33 non sincere, 385 che i se possino provar, 751 che i non si possino provar ; et prima a la ballotatioo fo cazadi li eledi dii Consejo di X et tutti i loro parenti, ta-men si restò da 1100 in suso a balotar, oltra 8 ca-sade che erano cazade. Etiarn fo tolto di Pregadi sier Luca Vendramin, con titolo, qu. sier Polo, fo dii Serenissimo, il qual fo di sier Alvise, et non fu provalo : caso deciso nel Consejo passado in sier Sebaslian Foscarini dotor. Fo publiehà, prima si andasse a capello, per Bor- lolamio Comin secretano, una proclama fata cri in Rialto, che hessendo venute lelcre dii re Calholico, nunc re di Romani, e Io illustrissimo signor Viceré di Napoli di (erminar le marchie e represaje eie., dove la Signoria ha lì a Napoli za più mexi uno secretano Hironimo Diedo a questo efecto, però si fa a saper a tulli li danizadi, da mo’ a mexi 4 vadino a dar in nota e provar i loro danni a li Provedadori di Comun, che sarano mandati al dito Secretario senza spesa loro, e passado il termine nou potranno più esser al lìti ete. Di Ragusi, fo letere, con alcune dii Baylo 345 * nostro nuovo da Consiantinopoli, di 7 Mago. Vechie; si ha più fresche. Avisa il suo zonzer a Con-stanlinopoli. A dì 29, Luni, fo san Zuan decolado. La malina, non fo alcuna lelera da conto in Colegio. Vene li Cai di X in Colegio, e steteno assa’ per aver aldìlo Gabriel da Martinengo brexan venuto in questa terra con salvocondulo dii Consejo di X. Da poi disnar, fo Gran Consejo. Fato 11 voxe, tra le qual do dii Consejo di X, uno di qual è in luogo di sier Alvise di Prioli intrò Savio dii Consejo, et rimase sier Anzolo Trevixan fo Savio dii Consejo. L’altro non passoe. Solo: sier Zulian Gradenigo, fo Capitano a Fadoa. Et fu tolto edam sier Marco Antonio Loredan, fo capitano a Padoa. Di Roma vene letere di l’Orator nostro, numero 5, Vultime dì 25. Scrive il zonzer di monsignor di San Marze! li, e la audientia aula dal Papa, e coloqui aulì esso Oralor nostro col Papa. Item, la morte dii reverendissimo Cardinal di Rossi zer-man cuxin dii Papa li a Roma eie. Il sumario di le qual lelcre scriverò di solo, el etiam: Di Spagna, di l’Orator nostro, fo letere di 11 Avosto. Qual erano in zifra, et non si potè lezerle in Colegio. Ozi, essendo Gran Consejo suso, il Colegio depu-tado per li zenlilhomeni relenuli andono a la corda per examinarli, videlicet sier Andrea Trivixan el cavalier consier, sier Michiel da Leze cao dii Consejo di X, sier Francesco Morexini l’avogador, e sier Hironimo da chà da Pexnro inquisitor; et examinono de plano lutti doi, quali contessono la violentia. In questo Gran Consejo fu posto, per li Consieri, dar licentia a sier Anzolo Trun provedador in Are, venir in questa terra per zorni 15. Fu presa. A dì 30, la malina, in Colegio fo lele le lettere di Roma, et quelle di Spagna, il sumario di tulio dirò di solo. Fo publiehà in Rialto, per ordine di Cai dii Con-