211 MDXIX, APRILE. 212 non parse esser cossa aspelanle al Consejo di X. Itcm, inesseno alcune parie allre zercha la Pisco-pia di Corneri, intervenendo biave di Cypro, et non fu prese. A dì 28. La matina fo etiam gran pioza. Et per il venir di la nave Coresi ch’è in llislria, da sier Ili-ronimo Dollìn qu. sier Alvise qu. sier Dolfin, vien ili Soria, se intese dita nave esser riehissima, ha colli 300 specie, et. aver putido tre fiate pericolo di esser rota, videlicet sora Brandizo grandissimo, et esser sta perseguitata da corsari eie. Di Cypro, fo Ietere di sier Bortolamio da Mosto capitanio di Famagosta, date a dì... . Vechie. Il sumario dirò poi lete in Culegio. Dii Zanle, di sier Sebastian Contarmi pro-vedador, di 2 Aprile. Con alcuni avisi zerca l’armata di Conslantmopoli, quali, leti sarano in Pre-gadi, ne farò al loco suo mentione. Unum est, non ussirà annata da conto, sohm 25 vele in zercha per andar conira corsari. Da Corphù etiam fo letere di sier Bernardo Sor amo baylo et Consieri, di 2 Aprii. De oc-currentiis zercha quelle fabriehe. Da poi disnar, fo ordinato Colegio di la Signoria e Savii ; ina non si redusse se non tre Consieri, et però nulla feno. Et li Savii aldkeno li brexani et le-ritorio, intervenendo el suo estimo hanno a far. A dì 29. La matina fo letere di Milan, di 25, in risposta di nostre di 20. Il sumario dirò di sotto, lete sarano ili Pregadi. Et di Pranza, da Foesì, di l'Orator nostro, di 26, et di Verona, di 27, dii, Governator nostro con avisi di Germania, ut in eis. Di Spaiato, di sier Francesco Celsi conte e capitano. Con certi avisi di turchi, ut in litteris. Da poi disnar, fo Consejo ili X con la Zonla. Et fu tandem expedilo il magnifico domino Hironimo da Savorgnan di Friul benemerito dii Slado nostro fidelissimo et nobel nostro,« qual li fo dato, in loco * di Landerieeh li fo concesso per il Consejo di X con la Zonla dii .... et poi toltoli el restituito a quelli di Gemona, dove prima era, sì a requisilion di quella comunità come per todeschi di Foulego. Hor fu preso darli provision a lui et soi heriedi in perpetuo, ducati 400, da esser Irati di la camera di U-dene, videlicet che chi torà quel dazio pagi li dilli ducati 400 al prelato domino Hironimo e soi heriedi, il resto vegni in la camera di Udine. Fu etiam expedilo alcune allre grafie, et di uno padoan ... Trapolin, qual al tempo di la ribelion di Trapolini era a Roma; che li sia restituì il suo. Fo leto le letere di Milan et Pranza, et terminato non farli altra risposta ; per le qual in Colegio questa malina fosagramenlado lutti, perchè è conira ri avisi a esser il re Chrislianissimo electo Re di romani. Par sguizari ni le lerre franche non lo vogliono. In questa malina in Colegio fo balolà armiragio dii porlo di Corphù, e rimase Zaneto di Zara homo marilimo, qual va con -sier Zuan Moro capitano di le galie bastarde per .... et vene a tante tante con un Jacomo Spiera fo fiol di l’armirajo dii nostro porto: et rebalotata rimase il primo. A dì 30. La matina fo letere di Miìan, dii secretarlo Caroldo, le qual fo lete con gran credenza e si ordinò far ozi Pregadi. Da poi disnaraduncha fo Pregadi, et vene il Principe, et ledo queste infrascriple letere. Di Milan, dii secretano Caroldo, di 29. Co- 1 me Sabado santo, a dì 23, ricevete nostre di 20, e per esser monsignor di Lulrech nel monasterio di san Anzolo, dove starà doman persila devotion, eri fo il di di Pasqua andò li da poi disnar, e insieme fo a la predicha, dicendoli aver auto risposta di le sue letere scrisse. Et Soa Excellentia disse a quelli era con lui: « Vedete? cussi fa li boni servitori che sa il bisogno del so’ Signor. Ho richiesto a la Signoria cosa che po il Re mi ha scritto la dimandi, et ho auto zà la risposta; siche un bon ministro fa el bisogno eie. » Hor compita la predicha, era con Soa Excellentia domino Visconte et domino . . . quali partili, intrò in camera con dito Lulrech e li lezè la letera di la Signoria nòstra, solo con solo. Il qual ringratiò la Signoria dii bon aricordo se li dava di aquietar de plano sguizari, e disse è mal haver da far con quesli che non hanno che perder, avisandovi non darò cargo a la Signoria, et vi aviso che 8 cantoni di sguizari è risolti ajutar il re Catholico a esser eleelo Re di romani et non voleno il Cristianissimo re, e vo-leno dar zenle al dito re Catholico per favorirlo. Però è bon la Signoria fazi cavalcar le sue zente a li confini in brexana e bergamasca, et scriva al suo Go-vernador vegni et vogli far provision a quello è necessario, perché sguizari in do zorni calerano, el ha-vendo questo Stado di Milan, si polrano prevaler di 300 milia scudi di questo Stado. Sichè lui voi man-tegnir questo Stado al re Chrislianissimo, et quello farà questa volta la Signoria per il Re, il Re farà per lei, e mollo meglio quando li achadesse in li soi gran bisogni; et si a Trento si facesse massa di zen-te contra di vui, voresli il Re facesse, et cussi Soa Maestà non mancheria con tutte le forze. Sichè sguizari sono per calar. Ha scritto a li Eleclori di Pini-