551 Et poi co» la Zonta, leto le letere di Spagna, fu preso tutta la materia vegni al Consejo di Pregadi. Item, fu posto una gratia di Zorzi turziman di Damasco, è quivi, domanda, atenlo li so’ meriti, li sia concesso la canzelaria di Noal per.....rezimenti a uno di soi ut in ea, et non fu presa. A dì 12. La malina, la Signoria, vice dose sier Francesco Foscari, volseno andar atorno il palazo, licei il Principe non fusse, che è assai mexi non è stalo come voi la sua promission, a persuader li zu-dexi a far justitia a tulli. Tamen ozi dito vicedoxe, per non lassar tal bona consuetudine, andò exor-tando la justilia, et fu ben fatto, è cossa laudabile. Di TJdenc, fu leterc di sier Francesco Do-nudo el cavalicr luogotenente di la Patria, di 10. Come, havendo inteso dal Governador è de lì, che sopra era qualche motiou di arme, man loe a veder Luca Corvato. Fo in.....dice sopra Trieste in certo loco ut in litteris trovoe erano in ordene cavali 150 armati a la borgognona, doveano adunarsi da numero 1800 cavali armati capitano Rau-ber di Trieste, ut supra, chi dice per andar a Napoli dove sarà il re novo di Romani electo loro signor, allri dice perchè vorano far movesta e romper la trieva a la Signoria. E da saper, eri matina sier Alvise di Prioli mirò savio dii Consejo, el starà, nè voi intrar dii Consejo di X. Item, introe dii Consejo di X, in loco di sier Sebastian Moro introe Consier di nuovi, sier Piero Capelo. Fo in Rialto dato via do ruode di l’aqua di la Roxà, una a sier Jacomo Corner di sier Zorzi el ca-valier proeurator per ducati 2900 dii Monte Nuovo, l’altra a la comunità di Castel Francho, pur per ducali 2900 dii Monte Nuovo. Da poi disnar, fo audienlia di Consieri, publica, quali si reduseno in Gran Consejo. Et li savii si reduseno in Quaranlia civil a consultar le lelere di Spagna, et doman sarà Pregadi. A dì 13. Il Principe pur non fu in Colegio, ma slà bene. Da poi disnar fo Pregadi, et fo ben reduto da numero 200 che poleno meter balota ; et fo prima lete queste letere : Di Milan, dii secretano Caroldo, di 8. Come havia ricevuto do nostre di primo e di 4 in una, zercha quel Zuan Batista Palavicino e il Doria, quali è andati ad armar, con dir voler andar contra Mori; il qual fu bandito zà 12 anni da Zenoa per danni fe’ a la nave Priola eie. Di chè parlò monsignor di Lu-trech volesse proveder non facesseno danni a nostri, 552 essendo qual senio con Soa Maestà. Disse scriverla a l’arziepiscopo di Salerno fradelo dii Governador di Zenoa, in bona forma di questo. Poi disse voria ch’el nostro Governador andasse fino a Milan, non però sì presto, ma fin 15 over 20 zorni. Voi fortifichar questa terra, et ditto Governador ha gran praticha, el però ha scrilo al Re questa sua opinion, che poi lemporizar a venir fin zonzi la risposta. Poi disse con sguizari le cosse passavano bene, e 315 haver letere di Zuan di Asper, voleno essi sguizat i servar la pace col Christiamissimo re, et Domenega proxima ventura fanno una altra dieia a Bada per risponder a le polize fate in l’allra dieta di oratori Ispani. El qual Zuanne di Asper etiam scrive al nostro Gran Canzelier ; e manda la letera. Di Hongaria, eli sier Lorenzo Orio el dotor orator nostro, date a Buda a dì 27 Luio. Come, poi le ultime sue, zonzè la nova de la crcalion dii re Catholico in re di Romani come scrisse, per il che de lì è sta fato feste, et il Re andò a udir uno ve-sporo con li oratori, dove fu cantalo il Te Deum e trailo assa’ arlelarie, poi Soa Maestà ussita si andò ad armar come si volesse andar in campo, e con una lanza grossa come un antenela corse alcune bote senza però contrasto, poi si andò a disarmar e vene dove erano li oratori, e li monslrò la lanza e la spada, da i qual et maxime da lui nostro fo molto laudalo; che li piaque assai. Era lì il reverendissimo cardenal di Esle et assa’ populo. Poi fo zoslrato da alcuni che fo bel veder, poi fo fato fochi e molti bali per la terra, Gno a note. Questo Re li ha piacesto questa eleclione, et spera Soa Maestà torà una sorda per moglie, jusla la composition fata vivente il Serenissimo lmperador; pur si dubita non si acordi col re Chrislianissimo, e toy l’altra fiola eie. Dii ditto, di 27. Come eri, ricevute nostre nostre di 24 Zugno'con una letera directiva a lo illustrissimo Conte Palatino congratulatoria di la soa assuntione, andò da soa signoria, usandoli parole accomodate, etc. Ringratiò molto la Signoria con longe parole, offerendosi etc. Poi parlono dii Signor ' turco, e li disse di quel Barnabas orator, stalo tanfo lì al Signor turco, zonto mo’ 3 zorni li a Buda, riportava esso Signor aver aquistado gran summa di oro in quesla impresa di la Soria et Egiplo, ma ben smenuito le forze per le zenle li mancha maxime homeni da campo, el che ’1 teme mollo dii Sopliì, e che il Re e loro haveano falò le trieve con esso Signor sforzatamele, et che erano capi- 3*5" Ioli mollo largì per el Signor, et par non resli-tuissa li casleli, come fu dillo, imo voleno che per MDXIX, ACOSTO.