197 MDXIX, APRILE. 198 l’oralor ha ben el mandato, ma aspedava el dolor zonzesse, che era a Napoli, qual ha le scriture, et vien ben informato, e non li pareva comenzar lui Orator tal cossa. A la fin fono contenti farlo; siehè lo manderà al Capitano de le galie di Fiandra a ciò vengi securo, el l’altro modulo per le galie di Fiandra e Barbaria manderà fin 4 /.orni. Et scrive, parlerà lui al Gran canzelier che el termeneè fin 8 Mazo ; sichè è assa’ tempo a dover intrar in disputatimi. Da novo de lì, havendo inteso le gran pratiche fa el Cliristianissimo re per la eletion di re di Romani, etiam questo Calholieo re ha expedilo più zentilhomeni e nonlii a li Elcclori, el hanno, monsignor di Chievers si ha doluto a questo oralor francese, che quel Re ha mandato a dir mal dii re Catolico a li Electori, che è segnai li porla podio amor, et che questa eletion li aspeta per esser slata zà molli anni in li soi precessori. Item, scrive esso nostro Orator, aver parlato con l’orator anglico, dicendo Chievers averli monslrato lelere di Inspruch scrile a la Signoria nostra, zercha voler ben convicinar, el che la Signoria ha risposto esser contentissima et voler etiam lei ben convicinar. Dii dito, di 4 Aprii, ivi. Come, per via di Roma, eri ricevete nostre di 19 Marzo, zerca rechieder salvoconduto per le galie anderano in Barbaria. Risponde non acliade domandarlo, perchè questa reformalion ha auto basta, perchè quelle re-presaje di Ragon è passà 8 mexi, et è per do anni, e quelle di Casliglia è passà solum tre mesi, sichè basterano li tempi bassi ; et è mal spender ducati 60 •09 che vorà el secretano farà li salvacoriduti, si questo basta. Et manda la copia de la reformation di dili saiviconduti, et bisognerà li Capitani li habi con loro, e quel di Casliglia è con tochar certe tere dii Re ut in ea. Item, scrive tandem ozi è partito monsignor di Chievers per andar a Montpelier ad abocharsi con el Gran Maistro di Franza. Vi è andati li oratori e lui nostro et molti signori ad a-compagnarlo fuori per bon spazio. El qual disse andava con buon cuor, e cussi come lui fo causa di far la pace el trieva altra volta, per la qual la Signoria ave Verona, cussi desidera far quest’ altra pace, e che sempre voi operar el ben a la religion cristiana, e l’andava con bon animo, se da altri non mancherà di farla. Scrive risposte fateli per esso orator, ringrathmdo soa signoria etc. È andato con lui l’oralor francese slato de lì, qual più non tornerà ; al qual eri esso Oralor li parloe, pregando facesse bon oficio al re Cristianissimo di la Signoria nostra. Disse molle parole esso oralor francese, aver conosuto el bon animo de la Signoria verso il suo Re et referirà, et che a l’altro orator vera, il Re li ordeni ogni sua action sia con lui Orator nostro, perchè la Signoria va reciamente con el suo Re. Scrive, è andato con dido Chievers molli zentilo-meiii fiameiigi et spagnoli et el Gran canzelier el lo episcopo di Badajosa, el dolor Josa, el comandador major di San Jacomo et el dolor Mariaja. El dito monsignor non paserà Salzes, eh’è a li confini de la Franza, se prima el non averà un salvoconduto dal re Cristianissimo per lui e ibi è con lui, el qual ha zà mandalo a rechjeder. Soa signoria va resolutísimo por aselar le cosse tra loro reali ; pur intende non vorà restituir el regno de Navara, ma darli a l’incontro in altri regni l’inlrada e più di quello si trava de ditto regno de Navara. Dii dito, di 7, ivi. Come ha inteso, per alcuni avisi lui ha auto : che li fanti e l’armala si andava seguitando per mandarli in reame, e quelli capotare aver auto ordene dal re Calholieo far 100 fanti de più, per uno, di quello doveano far, et hanno mandalo 3000 corsalel.i erano in uno eastelo in Bi-scaja, aziò dilli fanti siano armati, et 10 reilia piche et 2000 lanze da homeni d’arme, et in Carthagenia et Alicante si dieno imbarcar, et il Re ha facto capilareo zeneral di Tarreada e di tulle le zente, queste e quelle l’ha in rearee, el conte di Caura, homo di anni 58, il Gol è zenero dii gran capitano, qual li dele in dola el Stado l’ha in reame et ha inlrada scudi 16 reilia. Questo conte di Caura scrive è ateso de lì. È letere di l’orator di questo Re stato dal Signor turco, qual manda al Re una letera li scrive, in risposta di soe el Signor turco, et 'scrive che a li soi subdilj è contento farli bona compagnia coree ha fato per el passato, e de far 109* pace tra loro: non scrive, nulla coree esso Oralor ha inteso. Scrive aver auto uno aviso, eri el Re spazò uno maestro di caxa fiamengo nominalo el Betom in Anglia. Et scrive l’orator anglico, e de lì, averli dito quel suo Re intendesi ben con questa Maestà, nè mai soporterà che altri principi li fazi danno alcuno. Scrive, eri etiam partì uno oralor dii ducha di Ferara, slato de lì per aver patente dii Re, che per li regni di Napoli e Valenza el suo Ducha possi far navicar do soi navili et siano ben aceplali e tratati, e, auto dite patente, è. partilo. Scrive, manda la reformalion dii salvoconduto per quanto aspela al consolo di Chastiglia; poi mandera T altro per Aragón, qual averà subito. Di sier Antonio Surian dotor et cavalier orator nostro va in Anglia, date a Milan, a