329 MCCCCClll, NOVEMBRE. bisogno, cbe voi referir il soeorso vengi presto che più non poi. Di Ravena, di rectori, di 14. Come le zente dii ducha di Urbin vanno in campo, è zonte al Porto Cesenaticho, dove hanno alozato eri sera, videlicet 1000 fanti et 70 cavali, capo Laclantio di Bergamo. Doman sarano su quel territorio; li hanno provisto di alozamenti etc. Item, manda una lettera abuta di sier Francesco Oriti da Montefìor. Avisa aver dato li ducati 280 a quel castellan, et aricorda si elegi uno podestà lì à Montefìor, perchè el prefato non poi più star. Item, voleno balote per campo. Da poi disnar fo Pregadi, et fo ledo assaissime lettere fino a la note ; et vene a nona queste altre di campo. Ih sier Cristo fai Moro proveditor, date a la Observantia, a dì 14, hore 17. Come era venuto lì uno fio e uno nepote di domino Bortolo Taurello eh’ è prexon in campo, per star per obsta-si e lui vadi in la terra, con promissione tornar il zorno sequente avanti hore 24. Et cussi li ha dato licentia vadi e ritorni e conforti quel populo a darsi. Et lui proveditor non resta far tutte provision per far fanti e meter in ordine, e si trarà li canoni, qual è piantati ; e dii tutto darà aviso. Fo leto uno breve zonto hora dii papa, di 9, ante coronationem, per il qual dà il possesso dii vescoa’ di Verona al Cardinal Corner che fo per il Senato nostro nominato a tempo di papa Alexandro ; e su ditto breve dice assa’ cosse, ut in eo. Fo posto, per li consieri e cai di 40, alento il breve preditto, dar al prefalo reverendissimo cardi ■ nal Corner, bene merito dii stato nostro, il possesso dii vescoa’ di Verona etc. Ave 8 di no, e ’l resto di sì, e fu preso di tutto il Consejo. Da poi leto le lettere, el principe si levò in piedi, et con gran persuasione si tenisse secreto qual si trata in li consegli, referì tutta la praticha di dì per dì col signor di Rimano, cominziando quando el vene in questa terra. Et che vedendo la Signoria nostra non li diceva nulla, messe pratiche soto che faria il voler di la Signoria, sì per qualche un eh’ è * in Colegio, come altri stati in Colegio e varj, et messe bordine venir a parlar al principe: e tamen non venne il zorno deputato, perchè era pur da alcuni instigato non volesse privarsi di tal stato. Or soa moglie ajutò la cossa, et etiam Opizo Monaldino suo orator, et uno Gaspar da Pexaro suo secretano, et cussi tandem la sera, il luni, vene in camera dii principe per caxa soa. Era solum sier Antonio Trun Silvio dii Consejo, e li savj a terra ferma. El qual si- I Dicirii di M Sanuto — Tutu. I*. gnor con lacrime usò bone parole, dicendo si mete-va in man di la Signoria nostra, dava il stato, la persona, i fìoli, la moglie etc., pregando el fusse ri-comandato. E ’l principe li usò bone parole, e fu posto ordine lui medemo venisse in Colegio, che questa Signoria non li mancherà. El cussi la matina sequente el mandò una scrilura in Colegio, acciò fusse vista e conzata come pareva a la.Signoria ; et perchè tal cossa fusse più secreta, fu tratata in Colegio cou li capi dii Consejo di X; et questo fo a dì 14. E consultato tal capitoli, fo posto bordine el venisse la sera in Colegio esso signor, che si concluderà. E cussi la sera, a hore 2 ili note, el vene, et conclusolo l’acordo con li capitoli clic sanino qui sotto anota-di, el cussi statim catono ducati 4400 per mandar ditto Opizo .suo secretano a luor la rodia di Rimano, qual 1’ ha in le man il signor di Pexaro per averlo servito di questi danari etc. Poi a dì 1(1, la matina, di’ è ozi, per Colegio elexeno et expedino sier Domenego Malip'iero proveditor a tuor il dominio di la terra, e sier Vicenzo Valier a luor el dominio di la rocha, c poi ozi in Pregadi ditto Signor mandò do leltere, qual è in bona forma, drizate una a ditto Opizo, l’altra al signor Carlo’suo fratello, qual si lezerà la copia, videlicet die è rimasto d’a-cordo con la Signoria, però li consegni la forteza e la terra eie. La copia sarà qui avanti scripta. Et compito tal relalione, per Zorzi Negro secretano fo leto li capitoli con le risposte, qual per man di quel suo secretano fo notate, e la sotoscrition dii principe et di esso signor di Rimano ; la copia sarà qua avanti etc. Fu posto per il principe e tutti di Colegio acetar li ditti capitoli et aprobarli etc. et darli di stato il castel nostro di Citadela con li modi ave il signor Ku-berto, riservando a la Signoria noslra il dazio dii sai etc. ut in parte. Ave la dilla parie, 4 di no, 180 di sì ; e fu presa. Et fo dato sacramento a tulli di lai diliberalione, tamen la terra fo piena e tutti la intese. Item, sier Vicenzo Valier ozi partite. Va a Zervia, e de lì dia aver l’ordine da quel Opizo, abulo 1’ habi la rocha, di andarla a tuor. E da matina si parte sier Domenego Malipiero va proveditor in la terra, con Vicenzo Guidoto secretano. 153 Fu posto per il principe, consieri e cai, dar il possesso al reverendissimo Cardinal reginense di le do bacie, videlicet di Villanova in vicentina per la renoncia di quello l’ha, et l’altra di Crema, che era dii papa, a lui conferite etc. E sier Antonio Trun savio dii Consejo, perchè etiam in ditta parte era 22