69 MDXIX, MARZO. 70 aver letere di doni. Paulo Camilo Triulzi, la Signoria ha exj>edito, dicea Lulrech, monsignor di Telagli! con parole zeneral : et che il re Chrislianissimo era in stretta pralicha e acordo col signor Alberto da Carpi; sicbè si tien sarà dito signor con esso Cliri-stianissiino re; il quale è pur ancora a Perosa indisposto. Scrive, lì a Roma ispani dicono il suo Re sarà fatto Re di romani ; oltra i danari mandali, ha promesso pension sopra beneficii per ducali 80 milia. Di Germania non è letere. Si tien siano inler-cepte. Manda una lelera di 15 Fevrer, di sguizari, copiosa di nove. Scrive, Mercore, poi la cenere, fo col Papa quel fra’ Nicolò venuto di Germania, Hongaria, e cussi il Zuoba, adeo erano assa’ oratori voleauo audienlia. Il Papa li feno intender era straco, volea manzar, perchè non manza si non una volta al zorno. Diman è l’anniversario dii Papa, zoè si fa la comemoration di l’anno septimo. Le letere a l’O-rator in Spagna 1’ ha date a Simon di Taxi maestro di le poste regie. 38 La teiera da Zurich, data a dì 15 Fevrer, scrive. Come fu morto l’Imperador, el duca di Vir-lemberg se levò su le arme a uno castello di le terre franche chiamato Vintigur. Lì slè 8 zorni a campo et Io ave, zoè occupoe; dove usò gran crudellà, messe a sacho chiesie, monasterii et non perdonò a niuno, per il che la Svevia è sublevala ; in la qual liga è l’arziepiscopo Magunlino, il marchexe di Brandiburg e la caxa di Austria, el hanno faloexer-cito di 20 milia fanti et 3000 cavali, capitano il duca Vieimo di Baviera e Casimiro di Brandiburg, e capivamo di le fanlarie Richi Vaister. Et a dì 20 dii mexe, doveano andar ad arsaltar dito Duca. Scrive, zercha la eletion dii Re di romani, il re di Spagna ha il favor di sguizari, i quali hanno fato pena capi -tal niun ensi di pasi, el mandato oratori in Austria dicendo voi perseverar in l’amor haveano con la caxa di Austria; et come a dì 22 Marzo diti sguizari doveano far una dieia dove sarà l’orator dii re Ca-Iholico, è apresso al duca di Baviera eie. Dii dito Orator, di 13. Come à ricevuto letere di primo zerca quelli dii banco Augustini, e andò dal Papa, li comunicò li sumarii di turchi et quelli di Hongaria. Soa Santità li udì alenlamente. Disse quelle cosse di Hongaria è in pessimi termini; non è governo a quel regno, e morto il Conte Palatino, licet non fusse bon, pur è mal sia morto; poi disse di Germania non havia lelere, par le letere siano slà intercepte; et da Fiorenza si ha il Carazo, nonlio di Soa Santità in Germania, scrive di 5 Fevrer el avia ricevuto li brevi scriti a li Elelori elegino un bon re perla Cbristianità, dicendo; «Che vi par? il re Cristianissimo par voy aderirsi con Spagna. Si dice di questo abochamento di uno manda per componer quelle diferenlie tra loro Re. Si questo fosse, saria ben acciò si possi atender contra il Turco; tamen questo abochar è di grande imporlanlia. Crediate, li Eleclori non vorrà l’imperio si trasferissi in Franza e privarsi loro ». Disse, lui Papa voi far ogni cossa sia più presto il re Chrislianissimo, e quel zentilho-nio francese: « ne ha instalo mandi uno a persuader li Eleclori lo fazi ». Disse: « Non volemo fusse il re Calholico è solum 40 mia lonlan il suo confin dal nostro ; il qual Re, quando il fusse, è cazuto di le raxon dii regno di Napoli, e non poi etiam praticar di esser 38* fato Re di romani. Etiam il re d’Ingallera non averà piacer che sia, dicendo «questo abochamento farano, non mi piace ». 11 re Chrislianissimo ha scrito, non volendo, farà soraslar il Gran maislro in camino. Scrive, mandar lelere di l’Orator nostro in Spagna. Di Spagna, di sier Francesco Corner el ca -valier orator nostro, date a Barzelona, a dì 25 Fevrer. Come a dì 20, ricevute nostre lelere di 25 Zener per via di Franza, con sumarii turcheschi, li comunichoe al Re. Ringratió eie. Il qual Re, quel dì prese il duolo per la morte di l’imperador, e lui Orator etiam si dolse dicendo era morto un gran capitano conira turchi e infedeli etc. Soa Maestà rin-gratiò, et monsignor di Clevers, qual est alter Eex, disse alcune parole, come quel Re adesso era nostro visin : e chi ha bon visin, ha bon matin, e però questo Calholico re, havendo prima majori parte successo in l’Austria, licet, per il testamento di Maximi-liano lassi per metà al Re et all’infante, tamen è alcuni stadi in l’Austria e conta di Tiruol è indivisibili et va al primogenito, pur il che il Re ha scritto a Ispurch quel Consojo li governi e sia capo il Cardinal Curzense. Però è bon la Signoria voy ben convicinar el continuar in le trieve fate con la Cesarea Maestà defunta. Lui Orator monstre non intender, e disse la Signoria nostra desiderava sempre esser in bona amicilia con quella Ca lotica Altezza come sempre è stata. Et scrive, il reverendo episcopo di Ba-jadoza, qual negolia etiam lui le cose secrele, ha parlalo al suo secretano Andrea Rosso, dicendo dii continuar di le trieve, perché si nomina etiam li successori. Item, il Gran cauzelier ha parlalo a esso Orator di questo longamenle, ut in litteris; qual li parlò per aver la risposta dii memoria! li dete per privilegii dii regno di Napoli ; qual etiam li disse il re Chrislianissimo voi esser clecto a l’Imperio, ha lortò, locha al Calholico re; con molte parole. Item,