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         Fu lelo una letera di sier Andrea Magno podestà di Verona, data a dì... Zugno. Di do casi enormi seguiti in quella cita. Come al primo di Aprii, una madama Lugrezia fiola di Thoma di la Pecana citadin de li, et mojer di domino Hironimo di Dio-nisii doetor, qual in strada foda un incognito assaltata e tajoli il viso, par sia di moneda, sichè li è slà dato 12 ponti; la qual è dona di bona fama, et lei voi dar dii suo per la taja ducati 50 in contadi.
286 ‘ Tieni, come, etiam da tre incogniti, andando domino Lodovico di Bcnai citadin de lì in el Domo a dir inalino per tempo, dove ha uno benefìcio, li fo dato
      3	feride et morite pochi dì dapoi ; per tanto richiede siali dà autorità che quelli acuserà i malfaclori habi la taja e cavar di bando etc.
          Et per li Consieri fu posto darli autorità, chi accuserà quello ferite la donna habi L. 500 di pizoli, in el qual numero sia li ducali 50 di la dona. Item, quelli acuserà chi amazò quel domino babbi L.. .. di pizoli, con altre clausole, ut in parte, di darli autorità al prefato Podestà. Avé 119 di si, una di no.
         J)i Liesna, di sier Zacaria Valaresso conte e provedador, di 8 Lujo. Come a dì primo scrisse, le fusto turchesche ussite di la Valona si ritrovava solo il monte, e come fevano danni a navilii nostri e di altri, et manda una depositimi di quanto le ditte fuste ha fato, et ha nova le galie di Alexandria di ritorno erano zonte a Corfù.
          La relation di Pietro Sardo patron di gripo ha-bita a Spalato, zonto lì a Liesna a dì 7, dice è stato a Beslige zorni 15 per dubito di dite fuste, quale erano sotto il monte San Nicolò. Sono tre, capitanio il Moro, una di banchi22, l’altra 20 et l’altra 16, e scrive i danni li hanno fato prima in Puja, poi a nostri navilii subditi, ut in litteris, et ha preso assà navilii di nostri subditi, et sopra una marzeliana di Rechanali ha preso 6 frati di san Domenego, marziana di Chioza patron Zuan Vilan, marziliana di Sebenico, una saylia da Cataro, una charachìa di Budua, tre gripi di Barlela, et era stà trova su la marina 4 merchatanti morti, si tien siano stà morti da ditte fuste ; c si dice si aspetava altre fuste, le quale doveano ussir di la Valona.
       Di Andernopoli, di sier Lunardo Bembo baylo, di 5 Zugno. Come a di 2 scrisse per il schiavo dii Signor,et hora mandale copie. Avisa, hessendo amalato e in ledo, alcuni mercadanti con Alì bei dragoman fono da li bassa a dimandarli licenlia che ’1 possi andar a Constantinopoli per varir ; i qual si dolseno del suo mal, et fono conienti di darli li-centia, con quello lassasse qualche uno de lì in loco
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suo. E cussi si partiva fin zorni 7, lassando di lì il suo canzelier, al qual la Signoria nostra potrà scriver, et. fino zonzerà il suo successor, qual desidera vengi.
   Di Alexandria, di sier Nicolò Bragadin 287 consolo, date a dì 21 Fevrer 1518. Come, hessendo dal Cnyro alcuni con uno comandamento dii soldati Chaibech che lui Consolo fusse mandalo de lì, et cussi esso Consolo deliberò andar con sier Hironimo di Prioli- qu. sier Alvise e sier Alexandro Contarmi qu. sier .... La qual andata fo perchè esso Soldan voleva pagasse certo danno ha aulo turchi erano sopra una nostra nave presa da corsari, per la qual domandavano da ducati 3500. Et dito Consolo andato a la sua presenlia, juslificò la cossa, mostrando li comandamenti dii signor Soldan confirmali per quello Signor turcho; sichè rimase satisfato, et cussi per 4 chadì di la leze fonno asolti, sichè la nation non haverà più spesa et danno : e di questo non ha speso cosa alcuna, solum cerio presente pi-colo si ha fato al Chairbech.
    Di Pavia, dii Caroldo sccretario, di 17, ore
3	di note. Come havia ricevuto nostre di 14 con le lelere vanno a l’Orator di Franza per le poste. È slà mandale, et ha comunichà a lo illustrissimo Lutrech, qual ringralia la Signoria nostra. Dice il re Christia-nissimo non ha auto molestia di non esser slà elelo.
Et ha manca dal Conle Paladin, il qual per voler ben servir il re Catholico, avanti intrasse in la dieta dete ordine con uno capitano Francesco Sechin, qual era al tempo dii Re di romani defunto suo soldato, il qual assaltò il paese dii prefato Conte, el lui disse in la dieta per questo conveniva eiezer il Catholico re.
E come il marchese di Brandiburg si havia portato benissimo, et havia restituito i danari 1’ havia aulo da l’Armirajo; et cussi si havia portato ben il reverendissimo Treverense per il re Christianissimo. Scrive, era zonto lì a Pavia il locotenente di la compagnia di Alvise d’Ars et quel dii marchese di Man-toa, nominati in le letere. Item, Lutrech va a Lodi e Cremona per tuor l’aqua di bagni di Caldiero, come scrisse; et avisa, li capitoli hanno de non pagar.... di qua da monti, zà sono zonti. Item, scrive, per uno tesorier venuto di Franza con danari, ha inteso 3000 287" provenzali et 3000 venturieri aver scontrato, quali andavano per montar su l’armata dii conte Piero Navara si fa in Provenza el dia venir a Zenoa. El Governador di Zenoa, è a Manloa, voleva al tempo congruo venir a bagni di Abano, ha mandato uno nonlio suo di qui da Lutrech, qual è ito a Zenoa a far armar de lì 4 galie. Et scrive, per molli foraus-