513 MDXIS, LUGLIO. 514 Bubacho gran nemico di la nation, qual ha voluto lenir le specie si alle che niun ha voluto comprar, et li zenzeri belicli a ducali 37 la sporla, sichè in tempo di muda nulla fu falò; per il che merchanli mori restono con le specie adosso. Pur poi muda fu fato per mercanti a contadi; ma lui Consolodevedò justa le leze, perchè si questo si facesse, non si porla mandar le galie a li viazi. Siehè mori si trovano in gran fuga e cargi di specie: etiam, in Aden ne sono bon numero zonte di l’anno passalo ; et esser zonti 6 navilii de India cargi de specie, in bona su-ma. Scrive, le galie hanno cargalo da colli 110 fati per avanti, et auto licentia da quelle signorie di levarse, par che li dacieri, scontrato quello deteno in nota di le merze erano su le galie et fono assa’ di più di quello era, con quello è sia discargato rnan- 292 chava assai, per il che andono da quelle signorie et le feno retenir, et volendo esso Consolo farle licen-tiar, et loro dicendo voler scriver al Cayro di questo, et cussi scrisseno et il daciaro et do altri mentono al Cayro, per il che oteneno comandamenti dal signor Chaierbech soldati che tulle le merze fusseno discargale di le galie, aliter li fosse tolto le vele, e li inori esortando tutti polesseno vender et comprar licet la muda fusse spirala ; per il che fu necessario far discargar le merze, et mandar a zercar le galie si ne era restato nulla e con danari non si Irovando la verità, fono insentali et aveno licentia da levarsi. Scrive, è stà richiesto da quelli mori magrabini, sono de li, che dile galie uno altro anno zonte e discargale le merze in Alexandria, vadino a tragilar mori e tornerano a tempo che farano il loro cargo. Scrive, quel paese è malcontento dii Signor turco, et al Cayro è seguito in questi zorni certa oc-cision tra janizari e spachi, et il Signor ha mandato uno sinico con do signori uno sopra li janizari e l’altro li spaebi e quelli erano prima e stà privi di tal governo; et Cairbech fa pezo di altri; il qual sinico si aspella in Alexandria e vegnirà a manzar. Item, si aspetta de lì una armata dii Signor tureo con navilii suso per bularli in mar Rosso contra le caravele portogalese, e turchi è mal voluti per le insolenlie fanno. Di Roma, di VOrator nostro, di 18. Come manda lelere di Spagna di l’Oralor nostro più vechie de le altre; el qual Orator di Spagna nostro à scrilo una lelera al secretano Dedo a Napoli, con aviso le fusle di mori e turchi aver fato gran danni a Majo-, rica, et però avisi a Messina per dar aviso a le allre galie nostre di Fiandra, vadino reguardose. Per ciò è stà per lui Orator spazà uno cavalaro con dille 1 Diarii di M. Sanuto. — Tom. XXVII. lelere a Napoli. Scrive, di Germania nulla è, e il Papa dice non haver nulla dal Legalo, ni arziepiscopo Ursino; ma ben è venule lelere di Germania, e che ’I Legato era a Magonza dove erano alcuni di Eie-dori. Di Spagna etiam nulla è ; ma questi oratori francesi vanno dicendo molte parole dii Papa, e che ’1 Roy verà a tuor el regno di Napoli, et li oratori ispani vanno dicendo che ’1 suo Re, bora eli’ è falò re di Romani, cazerà el re Cristianissimo dii Stato di Milan. El Pontefice ha licentialo tutti i Legati, ma quel è in Pranza con condilion non si parli fin non zonzi uno altro manderà. La legation per el cardenal Roesi in Franza è sia expedita, et il degano di . . . solecilava, questo ancora non è parlito. Item, Andrea Doria capitano di zenoesi ha preso do fusto di mori fevano danni in questi mari. A Fiorenza par siano zonte lelere di Franza di 8, qual sarano lede dal reverendissimo Medici, poi mandate de qui. È morto el signor Francescheto Cibo cugnalo dii Papa el padre dii cardenal Cibo qui in Roma. Noto. Per allre lelere, intesi el cardenal Egidio era parlito di Roma; è andà a Vilerbo a star questa estale. Di Spagna, di l’Orator nostro, date a Dar-eelona, a dì 29 Zugno. Come de lì il Re è stalo in zostre el dì de san Zuane, et in zochi di cane, dove Soa Maestà jochoe, et invidoe li oratori, che fu belissimo veder. Et Soa Maestà tien certissimo sarà elecla re di Romani, et maxime da 4 zorni in qua che à avuto letera dal Magunlino, e leda li scrive sarà omnino eledo, se ben suo fradelo el Marchese non li darà el volo. Etiam el Conte Paladin scrive a di 22 sarà electo, a dì 26 publicato, e le letere è dato in Franchfort. Tamen lui Orator scrive voria fusse electo uno terzo. Poi intra in la materia de le repre-saje, lauda il Tolmezo qual scrive el tulio e si ha portato ben, el bisogna si mandi le scrilure el rechiede, e maxime in la materia de la nave fo presa in Cypri, qual quel lui ha la parie di Pregadi e non li si poi dar contra. Scrive haver parlalo con l’oralor dii re Cbrislianissimo. Dice haver lelere dii suo Re di 18 in risposla di soe scrisse de li honori fatili quando inlrò qui, el come questo Re voi continuar in l’amicitia con Soa Maestà. E il Re li scrive di sua man al Re predilo, dicendo è di questo moderno voler di perseverar in amicilia e pace de. d servar la lianza hanno insieme. El qual oralor dice averli dato al Re la letera, e parlato a.....quali hanno risposto e disposti a perseverar eie., et voi il Re risponderli etiam di sua man. Item, dillo oralor li à dito, Rubertet averli scrilo, continui inlerlenir quella 33