119 MDXIX, Lueha Trun savio dii Consojo,' li rispose alcune parole etc. Da poi disnar, fo Pregadi, per far li Savii. Et fo leto la prima lelera di Roma di 23, et quella di Napoli, notate di sopra, et di Udene di sier Lazaro Mocenigo luogotenente de la Patria, data a dì 20. Come erano passali per Venzon tre oratori dii re di Hongaria e Poiana con CO cavali vanno a Roma, passerino per Treviso Scrive poi, Zuoba a Venzon passò uno altro de dila compagnia con cavali IO, come araldo de diti oratori ; el per alcuni parlili di olachi venuti a Venzon, si Ita clic uno Lami-ner, qual liavia alias posto certa angaria a la mer-cadantia passava de la montagna chiamala Gradi, . et fo levala questo Nadal passato, hora è tornato con ordene auto da lnspruch di riscuoderla, et voi con (juesli danari pagar quello resta dehilor per conto de la Cesarea Maestà, unde si convene levar, etiam pagar le zente è in Gorizia, Gradisca e Maran, quale per non aver danari se levavano via. Per il che, zà 8 zorni erano venule discordie tra quelli castelani, quali non voleno si metti tal rossa, de la qual el dito alias trasse raynes 400 mila; sichè se tien seguirà novità. Itcm, si ha el duca di Virlemberg esser con assae zente, e cussi le terre franche a l’incontro; sichè si tien sarano li exerciti a le mano. Queste tal nove, tal qual le sono, avisa, eie. Fu posto, [ter li Consieri, che a uno Periu de Lanfranchi, homo d’arme dii signor Janus di Campo Fregoso, qual fo bandito dii 1517 sul veronese, possi comprar uno bando de li capitani dii devedo ili Vicenza, et permutarlo nel veronese, havendo la carta de la pace ut in parte. Ave 127 de si, 34 di no, e fu preso. Fu mandato luora sier Lorenzo Orio el dolor va ainbasador in Hongaria, et posto, per li Savii tutti che erano in Pregadi, la sua commissione generale de la bona mente nostra verso quella Maestà, con dirli semo per mantenir l’amicilia nostra, et delti lenir quella Maestà ben edifichafa, e avisar de li successi. Fu presa : ave una non sincere, 22 de no, 169 de la parte eie. Fu poi fato elelion di cinque Savi ai ordeni. Li electi e nominati saranno qui avanti posti. Item, tre Savi dii Consejo, et do savi di Terra ferma ut 67 ‘ patet inferius. Si era in Pregadi numero 206, non era sier Lorenzo Loredan procurator dii Serenissimo; et fo una longa balolazion di tanti. Fu poi dito per el Canzelier granilo si vadano a dar in nota a li Cai e luor el juramento, in la MARZO. 120 maleria secreta: andò solo sier Marco Barbarigo, intrato Cataver, qu. sier Andrea. Fo leto per Zuan Batista di Vieimi la lelera di Roma di 26. Di Zara, vene Ietere qual fo lecte, di sier Piero Marze/lo conte e sier Zuan Nadal Sala-mon capitanio, di 22 Marzo. Come hanno auto lelere dii reclor di Cataro, li vien molle zenlc con sanzachi lì vicino per destruzer alcune ville sotto il sanzacho di Scutari, richiedendo li mandi qualche galia si lì ne fusse per custodia di Cataro. Unde a caso hessendo la galia fo sier Almorò Grili su la qual è vicesoracomito sier Nicolò Sanudo, li hanno fatto comandamento vadi; al qual sorat^ntilo li manda 25 homeni et un penon, vederano di conzar il suo, et diman si parliria per Calare. Ma poi hanno fato veder diio penon non si poi conzar, e de lì a Zara non ce n’è. Bisogna mandarne uno di qui. ' Di Cataro, di sier Simon Capelo reclor e provedador, di 15, scrita a li rectori di Zara. Il sumario è per una altra scrita a la Signoria in conformità. Dii ditorector, a la Signoria nostra, di li. Come vien de lì alcuni sanzachi con zente per levar alcune ville etc. Et sono quatro sanzachi che viene-no di la Porta, aposta mandati contra de li albanesi nel paese del Ducagin, et contra quelli di la Montagna negra lì a Cataro; per tanto si mandi qualche galia o el Provedador di l’armada. Dii dito, di 15. Come, oltre le letere dii Baylo, dice aver auto etiam aviso dii bassa: il Signor mandava dite zente a questo effecto, scrilo eri, per il che dovesse advertir lì a Cataro^ Antivari e Dulzigno quelli tali non siano aceptadi; per il che esso reclor, acciò non intervengi qualche scandolo, ha scritto. Et perchè il dito baylo nostro li ha scrito come era venuto richiamo a la Porta di uno... danizalo sora Antivari, e il Signor lo rimanda lì a Cataro con letere sia punì li malfatori et satisfate lui di danni, come per le leze di 30 Zener dii baylo apar, scrive lui reclor la camera è povera, non ha il modo. Di Ragusi è aviso li oratori tornati di quella Comunità siati a la Porta, et che l’ainbasador ispano era slà ben visto dal Signor et spazalo in zorni sei, e vien per via di la Valona con uno schiavo dii Signor, qual va al re di Spagna. Fu posto, per li Consieri, el sier Alvise di Pi ioli e sier Hironimo da Pexaro provedadori sora l’Arse-nal, una parte da scriver a li rectori di le nostre terre et Camerlengi mandino di mexe in mexe li danari deputadi a l’Arsenal, et da Padoa si habi etiam