9!) MDXIX, MARZO. HO mossa fata, e lo voleno elezer re di Romani; e dillo monsignor di Chievers ha coneluso, per via di Focher, rimandar in Germania a questo clioelo altri ducati r>0 milia, oltre 400 milia mandati per invanii, aziò sia eieclo. Et zercha danari da li grandi de qui et popolari e altri, per remeterli; e per haver inleso el re Chrislianissimo voi spender assae, non havendo questo Re tanti danari, promete el governo dii reame di Napoli, e inlrade, di quelle elicmi di Santo Jacomo. Item, scrive come La Turchiera, qual andò al Chrislianissimo re, come scrisse per altre sue, era ritornato; et che il conte Piero Navaro in Provenza armava nave olirà le galie; di che hanno sospeso per le cosse dii regno di Napoli. Scrive, de lì è uno orator dii re di Poiana, venuto per le cose fo di la duchessa di Rari sua socera ; ha dato certa scrilura, qual è slà cornessa al Gran canzelier et alcuni dolori. Di Pranza, eli sier Antonio Justinian dotor orator noatro, date a Varis, a dì 21 Fevrer, zonte a dì... . di questo mexe. Come ho scrilo, questo è il sumario. Come ozi è sta fate de lì le esequie di quel Serenìssimo re di Romani, mollo hono-revole e sontuose, e l’oficio feceel cardenal di Bur-ges; poi <■! Re rimase a disnar ne lo episcopato. Scrive, l’andata del Gran maestro a Monpellier per parlar a monsignor di Clevers, è slà concluso vadi, perchè le tre cose rechiede el re Chrislianissimo dal Calholico* 14* è in boni termeni, videlicet el matrimonio di quel Re in la seconda Ila dii re Chrislianissimo, la resli-tutione dii regno de Navara, e la restilution di beni di foraussili dii reame di Napoli. Et cussi dito Gran maistro partirà fin 8 over 10 zorni; ma prima Soa Maestà arà qualche aviso come succederà le cose de la elelion de l’imperio. Edam sarà lo ab'ocamento di questa Maestà col re d’Ingaltcra questo Mazo Ira Cales e Bologna, per abrazarsi e vedersi tulli do Re, che sono zoveni, belli e virtuosi. Item, è slà mandà per el Re a preparar le stanze a San Germano, lige l> lonlan di Paris, dove el Re andari con la Raina a partorir, per esser mirala nel nono mexe. La Cristianissima Maestà desidera la Signoria lo lenga avisalo quello l’ha et intende de la eletione dii re di Romani; al che spera assae di esser. Item, è zonlo de lì uno orator dii re di Dacia ; se dice è venuto per cose parlicular. Queste altre letere vene la matina a di 8. Dii dito Orator, date a dì 2G. Come erano venute letere di Roma, con la copia di brevi à mandato el Papa a li Eletori, quali, ben che non nomina el re Cristianissimo, pur par siano scrili in suo favor, per quello in la lectura se poi comprender, con obla-lione, come questi dicono, fa el Papa al Re di aiutarlo di scudi 2Ò0 milia. Tamen el Legato dice el Papa non specifica danari. Etiam è letere dii re d’Ingal-tera, qual el Gran maistro li ha mostrale. Lauda la Cristianissima Maestà fazi ogni operalion per esser re di Romani, et clic alcuni Electori li haveano scrilo volerlo far lui, et che Soa Maestà dice convenir questo più al Cristianissimo che a niun altro, dicendo sa l’ha una bona minerà de oro. Esso re d’ingallera però li hanno scrilo questo, et che ’I se oferisse molto al re Chrislianissimo; e di l’abocar se dia far questi do Ile, quella Maestà havia fato el rotolo chi dia menar con lui, perchè tanti ne menerà el re Cristianissimo; et die in questa andata non si starà 20 zorni; va 13 zornate de qui e non più al loco deputalo. Item, scrive, come el signor Alberto di Carpi voi aconzarsi con questa Maestà, poiché l’Impera-dor è morto, e il Re lo voi tuor etc. Et li messi con commissione di questo, vano manzi e indrio. In questa sera, a Santa Marina, in cha’ Querini, bora è caxa di sier Domenego Zorzi, per la compagnia di Ortolani, fo recitala per ... de loro una comedia di Terenlio chiamala la . .. idest, se ipsum cruciane. Fo da donne numero .... fato una bela scena et bellissimi inlcrmedii. Durò el recitar fin bore 4 di note; poi feno la cena, el li compagni, dono et maridi e altri fo gran numero. Fo signor de dita festa over recitar di comedia sier Bernardo Justinian qu. sier Alvise da San Fanlin, et costoe ducati.... a la compagnia; parie di qual denari fo di compagni, che per la soa cena doveano far, per esser slà acetati dieno ducati 30 per uno, et al presente fo acelà sier Piero Soranzo qu. sier Zuane qu. sier Vetor dal Banco. A dì 8. La malina fo letere di Franza di 20. 1 Ho nolà di sopra el sumario. Et etiam drizate a li Cai di X, et clil Secretorio di Milan. Il sumario scriverò di solo, lele sarano in Pregadi. Da poi disnar, per esser Marti di carlevar, non fo nulla. È da saper una cossa notanda, che sier Andrea Mozenigo el dolor, fo di Pregadi, di sier Lunardo, fo dii Serenissimo, se mandò in questo carlevar passarlo in la fia di sier Zuan Alvise Duo-do da Sanl’Anzolo, et falò le noze con el parentado, che è bellissimo: la dona non era bella, pur lui la tolse, et lolla, fato le noze etc. conie fo poi zorni .. . disse clic non la voleva più per moglie, licct el ge avesse dato la man, et non andava più da lei; di che el padre et fradelode la noviza, me-svegliandosi di questo, feno ogni cossa che ’1 diio dotor, qual era reputa savio, dovesse non farli lai inzuria ; la dola era razonevole, la dona non defor-