219 MDXIX, APRILE. 220 ducati 1 V8 et 2 >/2 per cento de intrada, però sia preso: che ’1 Consolo novo va, dagi la rata a maidini 25 per ducato per rata, e lazi restituir tal danari di la 1 ‘/j et 2 7* per 100. Item, sia preso tutte specie e altro sarà conduto de qui soto posti a colimo, che per la parte 4 Marzo 1518 fu preso pagar doveseno tutti i colimi a tre per 100 per le stalle di Alexandria si debbi pagar per le stime di qui. Item, perchè il colimo leva bon al Consolo per spexe dii capolan ducati 40 a l’anno, et orano boni danari, hora avendo el dañar cativo, aver debbi de cativo ducati (¡0 a l’anno, contali a maidini 25 per ducato, ut in parte: 144, 13, 5. 122 Di sier Alvise da Canal viceprovedador di l’armada, lieet etiam scrivesse unido col regimentó, di 7 Aprii. Zereha li sumani di nove di corsari, è in l’Arzipielago, et de turchi. Scrive poi lui solo, di 8, come era zonto de li la nave patron Matio Verga, va a Constantinopoli. Per aver inleso erano 14 fuste turchesche verso Modon, olirà li corsari, per non meterla in pericolo li ha parso relenirla de lì, acciò zonzendo qualche galia sotil mandarla a compagnar, acciò vadi sicuramente. Fo provato li patroni di le galie di Barbaria, le qual il forzo è caratate per sier Alvise Pixani procu-rator dal Sancho, zoè per sier Zuane suo fiol per esser sue in più parie, sier Francesco Justiuian di sier Alvise qu. sier Marin, sier Piero Donado qu. sier Bartolamio qu. sier Antonio el cavalier, e tutti do riinaseno et la malina messeno banco. Nolo. In le lelere dii conte di Spalato è questo aviso fra li altri, per quanto li ha dito quel cmin venuto de lì, come era zonto a la Valona uno homo dii Gran Signor con ordine lì et per quelli lochi dintorno tuor li mior et boni cavali trovava, dando li tristi in loco suo, et etiam arme di ogni fata, e tutti li navilii passavano per quelle marine erano zerchati di arme et tolte, el etiam di azimini, quali trovando li leva reteñir, et questo perchè quelli fe’ venir il Signor a Constantinopoli e per il paese menali di la Persia e Soria, fuzivano via. 123° Adì 6 Aprii 1519, in Corfù. Domino Manoli Coresi patron, de la barza di Coresi, qual vien di Soria, capitato ozi in questo porlo, constitelo avanti il magnifico rczimento di Corfù et magnifico vice provedador et gubernator di Tarmata, et dimandato per sue magnificentie de nove de Levante et de armala, corsari et altro, respose ut infra, premesso che le cose de la Soria sono pacifice. Dice come, a dì 5 Fevrer zonse a Rodi, dove quella notte zonseno etiam due barze de fra Januzo, vide-licet sue conserve per haver la praticha di Rodi, la qual li fo devedala da monsignor Gran maestro per lo tradimento facto a Sanctorino; il qual monsignor mandò a far saper a dicto patron che dovesse var-darse da loro, perchè lui leniva che si trovasseno ben robe de la Religion, le tonano ; in el qual loco è slato zorni 33. Da poi partile di dicto loco di conserva con una caracha zenoese, et per fortuna, essendo in Arzipie-lago a la vela, si hano separate. Disse etiam che le predite due barze veneno se-quitando dicto patron fino a Cavo Manlio, dove si hanno incontrado in una caraca zenoese et due barze inglese le qual hanno preso una di dite barze di corsari, el l’altra ha investilo in terra a Cerigo; si-ché tulle do sono andate in malora. A dì 15 Marzo, voltizando esso patron in canal di Modon per trovar Iodio di sorzer, sora de Cau-rera era la barza di fra’ Januzo predido, qual li ha dato la caza fin a le mure de Coron. Da poi partito de dicto loco, dicla barza iterum li ha dalo la caza fino a dito loco de Coron, et fo a di 25 dito; in el qual loco de Coron dice aver inteso da uno schiavo, che vene de lì per cosse dii Signor, come per tutto 123' el ditto mese di Marzo doveva ussir del Slrelo vele 30 in fra galie grosse, sotil et fuste, qual si diceva dovevano venir a dicto loco de Coron, et lì far pa-renzana per Tripoli ili Barbaria. Dice etiam che, essendo zonto Venere, che fo a dì primo de l’instante da sera, al Zante per aver nova del dicto fra Januzo, li fo dito che Zobia avanti, che fo l’ultimo del mese passato, era levato del dito loco et era andata verso i Curzulari; et la nocle dito consliluto partile de lì el vene al camin suo. Disse etiam in dicto loco dii Zante aver levato uno mariner de diclo fra’ Janazo, qual examinato per lui se dido fra Janazo era per toehar robe de venitiani, li ha risposto che fin hora mai ha lochalo cosa alcuna ; ma che per esser hora venuto in poverlà grande et haver perso le conserve, tien farà ogni mal non havendo respeto alcuno. Ulterius, dice haver inleso a Coron el Modon che alcune fuste turchesche di mal afar hanno messo in terra su T insula de Cerigo, et hanno preso et asportato da circha anime 100. (1) La carta 12*2* è bianca.