147 MDXIX, APRILE. 148 Scrive, manda el breve di la canonization dii bia’ Lo-renzo. Item, el vicario zeneral di Eremitani li à dito aver olenuto imo jubileo per la setimana santa in lutti li soi monasteri, per aver danari da far il capitolo, quclodi Veneti«, tulli restano a questo effecto. Suplica la Signoria lo lassi publicar; ma ben li frati di San Francesco oleneno uno altro jubileo con dar la miti a la fabrica di San Piero. Item, manda le-terc di l’Orator in Spagna e da Napoli etc. Di Franza, di sier Antonio Justinian dotar, orator nostro, da Faris, a dì 23 Marzo. Come ricevete lelero di i), zerclia l’aqua dii fiume di Ojo, voi tuor il Zeneral di Milan eie. Unde cavalchi» dal Re a san Zerman, e dolendosi di questo, Soa Maestà disse scriverla non si facesse; et che ’1 parlasse con Rubertet, il qual è anelalo al suo loco, poi a san Zerman. Diman lui Orator andarà a Poesi a star, dove è zà andati li altri oratori. Scrive non poter mandar il capitolo di la liga tra questo Re e Anglia, ma 82" che parlando di questo con il Re, li ha dito la Signoria è compresa, si voi ratifichar ratifichi, si non, fazi quello le par. Zercha i! mandar di domino Francesco Tolmezo dolor in Spagna, laudò si mandasse per queste ripresaje, è bon adatarle, e che l’era se-guro di la fede di la Signoria nostra; e di la lettera scrita al Consejo de lspurch, lauda a temporizar, e col tempo Soa Maestà non mancherà etc. Li lexè li sumarii di Hougaria e Andernopoli. Li udì aleutamente, ringratiò la Signoria pregando il continuar. Poi parlando con Soa Maestà si Pavia nova di Alemagna, disse non ancora, e che ’1 re Catholico si prometeva de esser electo, e che le cosse di Soa Maestà va a bon camino, et tien ancora il Conte Paladin e per via dii ducha di Geler bara il ducha di Savoja, et che ’1 marchese di Brandiburg, che è il l'radello di l’episcopo Magunlino, non era ancora risolto, e li dava al dito marchese madama Reniera,et mandato a oferirli ducati 50 milia di più, el che’l dillo episcopo Magunlino farà quello vorà il fratello ; sichè è su le pratiche el ha gran speranza, el che harà 4 Ele-ctori che fin 17 zorni si risolverano. Coloquii al Gran canzelier, che li disse il Gran maislro era partito per abocharsi con monsignor di Clevers per il matrimonio di la fiola, che ha 11 mexi manclio di l’altra, e per la reslilulion dii regno di Navara, et non è per altro, dicendo: « scrive a la Signoria come in questo convento non è per.lralarsi cosa in prejudicio di alcun principe e inanello di la Signoria, perchè più presto non maridaria la fiola, che pur ne fusse parola ». Sichè a dì 21 partì dito Gran maislro, va benissimo acompagnato, vi va monsignor di Paris, il primo prescidente di Paris, monsignor di san Polo, monsignor di Scut, lui Gran canzelier e altri zenli-lhomeni assai. Sarà da 1000 cavali e più, e non starà più di mexi do tra l’andar et tornar. Vi va etiam l’orator di Spagna era qui, e uno allro di questa Maestà per restar in Spagna ; sichè è una honorata cossa. Di Ingolferà, di sier Sebastian Justinian el cavalier orator nostro, date a Lambì, a dì 11 Marzo. Come erano zonti li oratori lutti siati in Franza con 8 obstasi, 4 di più elà el 4 zoveni, di gran lignagio, et hanno fato un atto publico per (al obstasi. Scrive, il Cardinal Eboracense legalo ha diio aver t'alo quello atto e tolti li obstasi per mantenir la pace fata con Franza, aziò li popoli non si doleno di la reslilulion di Tornay. Scrive, ozi l’oralor ispano è lì, li ha dito dovea zonzer il conte de Ones oralor dii suo Re, al qual questi non li fa honor de incontrarlo eie., et a questi francesi, licet siano ob- 83 stasi, li fanno grandissimi honori e careze. Scrive, quel Re ha deliberalo passar il mar per esser a parlamento col re Christianissimo Ira Bologne e Cales, e li ha mandato la lista di le persone menerà con lui, perchè tanti meni quel Chrislianissimo re. Si fa gran preparatimi per andar honoratamente; non sì sa si uno dormirà a Cales, l’altro a Bologne, overo si starano soto pavioni a la campagna, e resterà lì go-vernador di l’insula il ducha dì Norfolch eh’è Gran lliesorier di quel regno. Sichè sarà un gran spetaculo a veder tal abochameulo, qual sarà a la fin di Zugno o al principio di Lujo. Scrive, è tornati li oratori di questa Maestà, stali in Spagna ; laudano mollo sier Francesco Corner oralor nostro de lì. Scrive aver ricevuto più nostre lelere, l’ullime di 10 Fevrer, con sumarii di nove. Li ha comunichali a li reverendissimi Legati per non averli potuti comunicar al Re per star in feste et zostre ; ma passati quelli zorni li comunicherà. Item, di la materia di vini non ha parlato più, aspeta le parte richieste. Item, le galìe nostre ha cominziato a cargar e si expedirano. Da Milan, dii Carolilo secretorio, di 2. Come manda do avisi aulì, uno per domino Costanzo, l’altro di uno altro, i qual è questi. Di Locamo, di 29 Marzo. Come, essendo ritornali li messi andono da li sguizari è col duca di Virlimberg, dicendoli non voler tornar, sguizari hanno deliberalo andar conira di loro; sichè tutta la Alemagna è in arme e li sguizari è col Ducha sono 4000 e si leva le bandiere grande contra di loro, e di le terre franche è lato zenle eie. Et scrive che a Belinzona era arivaio uno ambassador dii re di