511 MI1X1X. LUGLIO. °>'2 comunità per comprar formenti di so danari, el da li Savii li fo dimandali. Di sali disse se ne fa pochi ; in questa guerra non è slà falò, ma do anni in qua è conzà le saline, e quelli di Grado et Caorle per la gratia anta ne vien a comprar et li porla a Murali. Et sier Michiel Salamon vice doxe lo laudò di more. È da saper, il Principe non fo in Colegio. Eri poi disnar se resenti molto, andò di solo e di sora, el cussi questa note 6 volte, pur questa malina sta meglio: la causa è che l’altro zorno volse esser portato da hasso a veder messer Bernardo suo fiol quale mollo mioralo di la idropisia l'havea, per la polvere et aqua lolla, mandala tuor a Pisa, ta-men ha pur la quartana, dove Soa Serenità si contaminò vedendolo povero zovene haver zà tanto tempo auto si gran mal. Da Milan fo ìetere dii secretarlo Caroldo, date a Lodi a dì 22. Come Lutrech veria a Verona per tuor l’acqua di bagni di Caldiero, et altre parlicularità sicome dirò di solo. Vene sier Gasparo Malipiero Cao di X et uno di tre deputali in materia di frali di Corezuola, et dimandò il Pregadi per Iratar la materia, et fo ter-minà Irata ria domali. Da poi disnar fo Colegio di Savii. A dì 26. La malina non fo il Principe in Cole-gio per non si sentir, et non fo alcuna letera da conto. Da poi disnar fo Pregadi, et etiam non fu il Principe, ma ben sier Lorenzo Loredan el procu-rator suo fìol. Et prima fu posto per li Consieri una parte di conferrnation di una permutation futa, di 11 campi di terra e quarti tre, per sier Stephanodi Elia rector di la chiesia di san Cosma e Damian et Nicolò ville nel territorio padoan, a l’incontro li danno certi livelli uno domino Zuan Francesco de Amasio dolor ut in parte: 8G, 5, 2, fu presa. Fo poi lele le infrascripte letere venute questi zorni. Da Liesna, dì sier Zacaria Yaleresso conte e proveditor, date a dì lo Iuiijo. Come, hessendo zonlo una barella de li in questa bora 15* con tre mercanti di le galie di Alexandria, zoè il fiol di sier ..........ql fìol di sier Piero Bragadin da San Severo, con Zuan Francesco Zen scrivan di la galia dii Capitano, dicono aver lassalo le galie a dì 12 sora Budoa e fin do zorni doverano esser lì a Liesna, et loro vieneno a Venecia. Dicono non aver fato muda, el esser su le galie- da colli 150 di specie in tutto, et che in Alexandria erano assà specie ma carissime, et esser da colli 40 in zo belitli, da zercha 50 zenzeri, canele 20, di garofoli, piper et noxe nulla. Di le fu-ste di la Valona capitano il Moro, par habino falò gran danno solo il monte di Puja, non sparagnando a nation alcuna, etiam & Ragusei ; et par che da la galia Tajapiera era stà dà l’incalzo a la fusla dii Moro fino a Durazo dove erano le altre do fuste, et dito Tajapiera era slà mandato da Corphù per incontrar la galia bastarda, soracomito sier Michiel Barbarigo, per unirsi et per seguir ditte l'usle; la qual Barbariga era ancora a Veja eie., ut in Ut-teris. Di Pera, dì sier Lunardo Bembo baylo nostro in Constantinopoli, date a dì 22 Zugno. Come scrisse a dì 6, havendo auto licenlia da li bassa, si partì di Andernopoli per venir de lì a restaurar la soa sanità, lassando il suo canzelier perchè cussi volse li bassà e recomandando le cosse de Alibeì dragoman, qual si porta ben verso la nation nostra ; ma dito Alibei non voi gaiina che non faza ovo. Scrive di lì in Pera zonse a dì 18, et sta meglio. Avisa la letera fo mandata al Signor per il schiavo li bassà non la deleno. Terminono aspetar la venuta dii novo Baylo, qual li bassà lo aspectano 291' con gran desiderio, perchè zonto traterano assa’ cosse el la materia dii Spandolin, qual etiam lui è venuto in Pera et diniega l’acordo fo diio fece di ducati 1000, nè li bassà ha voluto toy li ducati 200 fo mandati per il schiavo, ma è slà posti in deposito in man di Alibei. Scrive, ha ricevuto nostre letere zercha li contrabandi di coronei, dice coronei è bon privarli di lochi nostri, perchè sono gran nostri nemici. Et desidera il zonzer dii successor per il qual tien sarà provisto di danari aziò il possi venir a repatriar ; et scrive di certo garbujo si farà zonlo sia el Baylo nuovo, et si duol che quel Ma-niva sia in preson in Candia. Scrive ha ricevuto una letera dii suo successor da Cataro, scrive come il sanzacho di Caslelnovo volse intender di la fusla presa, e inteso la verità ha scrilo al Signor è slà ben fato, la qual letera el porta con lui. Scrive, lassò in Andernopoli sier Nicolò Justinian suo precesso!1 quasi expedilo dii tutto, et voleva venir a repatriar. Dice, zonto de lì credeva trovar li ducati 500 tolti a usura per 3 mexi per il tributo di Zaiile: il tempo compie di brieve, però si provedi etc. Di Alexandria, di sier Nicolò Bragadin consolo, di 12 Marzo. Come a dì ultimo Marzo zunse le galie deli, e prima havia spazà l’aviso aziò mercadanti venisseno con specie per poter far la muda, et veneno pochi rnerchadanti, ita che le specie fono in gran precio, e zonse quel coza Amelo