129 MCCCCCIII. OTTOllRE. 130 Di Spagna, di sier Pirro Pasqualigo dolor, orator nostro, date a Bareelona do lettere, di 12 septembrio, venute per via di Zenoa. Come, per via di Zenoa, il re ha inteso la morte dii papa : mostrò dolersi, perchè leniva saria stato con lui. Di francesi, habino posto campo a Sals e roto non si ha nulla. Il ducha di Alva li è a l’incontro con zente. Item, per l'altra lettera, par ne sia avisi di Perpignan, il campo di francesi esservi et non hanno roto. Si spera che lt1 zente vien di Castiglia sarano a tempo. Dii ditto, di 13. Manda do lettere abute di Lisbona, di 19 et 20 avosto, di Zuan Francesco di P A-faitada, zercha il ritorno dit una nave di quelle andò in Coloqut etc., ut patet qui soto. Item, manda una altra letera abuta di Valenza di Cesar di Barzi, di 5 septembrio, il sumario di la qual sarà qui soto scripto. Item, è lettere dii ducha di Alvo, che (iOO cavali di francesi erano venuti verso Sals, scorso un poco, ma non firmatosi ; sichè si spera le zente di Castiglia sarano a tempo, con le qual vien el ducila de Balgara, el ducha de____, el conte di Boni- vento et......... Copia di lettere di Zuan Francesco di V Afai- tada, data a Lisbona a dì 19 avosto, scrita a V orator nostro è in Spagna, sier Piero Pa- squaligo dotor. Magnifico orator mio observandissimo. La causa*de la presente sarà per dar nofitia alla magnilìcenlia vostra, come questo giorno arivò uno de li navilii se expetavano de India, et uno altro, che in sua compagnia veniva, se expecta ozi o doma, chè, poeho longi de qui, se perdeteno l’uno de P altro in questi mari. Per lo qual liavemo nova, che a lì 19 de aprii partì da Monzabich. Fi in quel locho restò don Vascho con altre 15 nave, perchè di queste, do faceano aqua et se conzavano lì, et do-veano G zorni dopo la sua partita esser preste per venir a suo viazo. Lo qual navilio qui giunto vene al luto carico di spetie ad non poter più portar, el cussi dice che vengono li altri. El per lettere che sono qui de li factori de le altre nave, afirmano che vengono del tuto carge, et portano de tute sorte specie, la mazor-parte peperò. In Calichut non hanno potuto tractar cossa niuna, che ’l re non ha voluto, et el capitanio don Vascho bombardò tuto un zorno la terra, in modo che da la parte de mar fece gran danno. Tre nave sono restate là per andar in corso per quelli mari; uno navilio de Zuan de Fonsecha scrivan de la faeenda se perdete in lo fiume de Cephala, et la gente et merehadancierie tute se salvò; non se perdete altro che ’l corpo del navilio. In modo che 17 nave sono queste che vengono de ritorno, et parte d’ esse hanno cargato in Cliananor, parte in Chochin, et doe nave forno in 65 * uno locho chiamalo Aluin, eh'è più avanti 200 li-ge. Et Queste doi nave dicono che vengono richis-sime de drogarie et altre cosse, che non se trovano in questi altri lochi. Uno factor del re è restato in Chananor con tracio firmo et grande amicitia de quel re ; uno altro factor restò in Chochim, et là è restato bona summa de merchadanlie che non se sono potuto vendere cossi de subito. Questo è quanto se-à inteso fino a questo ponto, che sono hore 4 da poi la giunta d’essa nave. De qui avanti, la ma-gnificentia vostra sarà più particolarmente advisata a dì per dì, secondo che più largamente intenderemo le cose. La mia vien in compagnia di le 15 che vengono con el capitanio don Vasco, et in sino a" questo ponto non ho havuto lettera dal factor. Me dicono che vien del tuto carichata, Idio laudato. Data IJlixbonce 19 augusti 1503. servitori JoFranc. Affaitatus. A tergo : Magnifico ac excellentissi.mo docto-ri et d. domino Vetro Pasqualico, oratori veneto dignissimo ad reges Costili ce. Copia de un’ altra lettera del ditto drizata al prefato orator, dì 20 avosto, in Lisbona. Magnifico oratore mio observandissimo. Beri, per un’ altra mia scripsi a la magnificentia vostra de la gionta de uno de li navilii se aspecta-vano de Colochut: da poi, per non esser partito più presto el fante, de ozi, eh’ è 22 de avosto, havendo inteso alcune particularità più di quello sapea quando scrissi l’altra, mi ha parso far la presente a la magnificentia vostra, linde li aviso che Bortolo Mar-chion, e altri mercadanti, hanno lettere da’suoi fa-tori che vengono in le loro nave, li quali danno nova particolarmente de la caricha portano esse nave, e trovamo che portano 35 milia quintali di specie de ogni sorte, ma la più parte pipere, garpfoli pochi. E, conio dissi per l’altra mia a la magnificentia vostra, se non fosse lo mal de spalio, in le mercantie porlo-rono de qua, che la mazor parte restano in poder de’ faeton del re, sariano venute anchor più riche. E per lo contrario, se a P andata non havesseno riscattato alcuno oro in Cephala e una nave de la Me-