589 MDXlX, AGOSTO. 590 340 Da Mila», vene Ictere dii Secretarlo di 21. Come havia ricevuto teiere, andava in Franza, qual ù sta expedile. Manda la risposta di l’arziepiscopo di Salerno fratello dii Governador di Zenoa fata a Lu-trech in materia di quel Palavicino, et Lulrech dice è bon si provedi a questo per via di Roma. L’altra di Francesco Fregoso arziepiscopo predicto, di 17, date a Zenoa. Scrive, dito Zuan Batista Palavicino è bandito de li per soi mensfati, nè poi venir, poi non è con uno Doria per esser fazion contrarie, et lui non (ha) alcuni beni de lì, nè sa il modo punirlo ni meterli pena, si ’1 non fosse preso da qualche navilio, però che li fosse dato in le man. Ha inteso, ha armalo a Roma una galia con uno romano e andato verso Barbaria, e si ’I potesse faria danno etiam a zenoesi propri. E bon si provedi per via di Roma, dove ha armalo ; con altre parole, sicome in dite letere si contien. Et poi lele dite letere, sier Alvise Mocenigo el ca-valier, è di la Zonla, andò in renga. Voria una zonla a le letere si scrive in Spagna, videlicet si facesse la trieva e questo Iralamenlo lì a la corte e non a Verona, perché questi signori voi esser loro quelli, e non far comission ad altri, et è ben farli presemi e non a quelli di Franza che lutto è sta buia via, e lui al principio lo contrario, era dii Consejo di X. Disse as-sa’ cosse; parlò confuso, e, venuto zoso, niun di Sa- vii li andò a risponder. Ave lt>2, 4'2 di no. Fu poslo poi, per li dilli, una letera a l'Orator di Franza in risposta di soe, verbapro verbis, e quello si scrive in Spagna, et come il Re scrivi di queste ville dii Friul si ultimi; con altre parole in tal materia. Ave 10 di no. Fu presa. Et fo licentialo il Pregadi, comandi la solita credenza. Noto. In questa matina vene letere di Roma a li Cai di X, con una bolla dii Papa in materia di le monache, la qual vuol, e dà ogni autorità al Pa-triarcha nostro sopra lutti li monasteri conventuali di monache a riformarli. 340* In le letere di Roma, di l’Orator nostro, notate di sopra, di 17 Avosto, è questo capitolo. Ne sono etiam letere di Germania, di 25 dii preterito, che advisano de uno grande «milito seguilo Ira il duca de Brunsvich, lo episcopo Mindense et li archi-episcopi Bremensi da una parte, da l’altra il ducha di Lueemburgense, li episcopi llderemensis et Mo-nestarensis, il conle de Hoja, con il subsidio dii duca di Geldria. Sono stà morti 4000 pedoni di la parte dii duca di Brunsvich, preso il duca Henrìco, et 30 gentilhomeni, et ferito lo episcopo Mindense. Di Napoli, di Hironimo Dedo secretarlo, di 13 Avosto. Scrive, Marti di malina gionseno in questa lerra li oratori dii ducalo di Austria, incontrati poco fora da le porte da li signori Fabricio Co-lona, marchese di Pescara, el alcuni altri baroni. El qui proximo a la habilation di missier Lodovico da Monlalto primo regente lo alogiamento li è slà deputato, nella caxa propria dove io son allogiato, la qual ha assai grande e comodo allogiamento; ma per esser con bon numero di persone, lo ne patisco di soavissimi odori el pacifici tumulti. Questo illustrissimo Viceré lì ha falò uno presente, e tra le altre cose alcune bole di bon vino. Siano ne la corte al scoperto, et questo loco dì el noie è visitalo e frequentalo, Ilo verso loro fatoli ogni bon ollitio eie. Il Luni di noie mirò in questa cita et morse inaliti giorno uno di diti, nominato domino Lazaro, era oralor di la provintia di Austria, et uno altro di essi oratori de la provintia de Stiria slà amalato, e questi non potevano venir qui a pezor tempi, che sono molto contrarii a quelli vengono di Roma, el di questa lerra vanno a Roma. Molli di loro amaiali è stà mandati a P hospedal per varir. La giostra fu deferita al giorno di san Lorenzo, la qual veramente è stata mollo bella. 11 campo ha mantenuto il signor Camillo Pignalello fìol dii conte di Monteleone ch’è Viceré in Sicilia, venuto molto pomposo di vestimenti mollo richi, el numero di cavalli eia piedi vestili d’oro et di seda, e lui si portò assai bene. Furono posti per esso sier Cantilo tre precii: uno diamante Ita auto il lìol dii ducha di Nardo di anni 19, et rupe tulle Ire le sue lanze. 11 rubino ha auto il lìol dii signor Ugo di San Severino, et genero di domino Alfonso Bellram, el quale queslo anno si maridò, et domino Paulo Tolosa pa-tre di la maire di la sposa li ha dato in dola ducati 70 milia, venuto in campo cum più gentil, ridia et amorosa livrea, è di età di anni "20. II smeraldo fu dato al governador dii signor principe di Salerno, qual più forte el legiadrantenle de gli altri corse la sua lanza. Molli altri veneno ricamenle et bravamente vestili et ben acotnpagnali, et si porlono bene, e tra li altri uno di casa Caldora, fo fìolo di domino Zuan Antonio, el qual et lo avo morse, et sono siati a li servicii di la Signoria nostra. Questo arde continuar le paterne vestigie et avile, el veria a servir. Ha anni 26 in zò, ne le arme ben disposto et esercitato da anni 10 in qua, et ha riportalo bon nome.