215 MDX1X, APRILE. 216 reali. Sichè sia electo il re Christianissimo è cosa impossibile, et de facili potrà esser bisognerà a ditto He esser difeso, et Pranza sarà sola. Fa romper guera :il ducha di Geler eontra la Fiandra, et Soa Maestà era quello dava danari al duella di Virtimberg acciò tenisse la guerra in Germania. Et per tutti do reali si fa armata ; il reCbristianissimo a Zenoa et Provenza, e il re Catholico 1’ ha zà fata. Et il Legalo con li altri oratori dii Papa stati da li Electori hanno corso gran pericolo perchè procuravano per il re Christia-svanissimo e sono fuziti a Trevcre, et essi 4 Electori li hanno risposto a la dieta farano a me/.o Mazo in Franchfort li farano risposta, con elezer un bon Eleclor. Sichè farano il re Catholico etc. I)i Pranza, di VOrator nostro, data a Poe-sì, a dì 16. Come ha ricevuto nostre lelere con avisi di l’orator di Spagna ritornato, et etiam quello volseno li oratori ungarici da la Signoria. Esso Ora-tor andò dal Re e li comunichoe, e di le nove tur-chesche monstrò far pocho conto, perchè non atende ad altro dia a l’Imperio, e non dise nulla ; ma di l’orator di Spagna tornato col zaus dii Signor turco, disse: «Che puolo tratar ? » e di la risposta fata a li oratori ungarici laudò la Signoria, et pocho teme esso He sia electo. Poi Soa Maestà disse la praticha in Alemagna tutta via si tralava e sperava di ben e presto saria, videlicct a la octava di Pasqua si saperi» 120 la definition ferma di tal eledione. Item, come sgui-zari hanno scrito a la Christianissima Maestà che desista di la praticha di tal eleclione; per il che il Re manderà a cèsi sguizari monsignor di Solier prati-dio di essi sguizari, i quali insieme con le terre franche non voleno la Christianissima Maestà, et par etiam non voghilo il re Catholico. Et monsignor l’Armirajo, qual doveva andar avanti da li Electori ha suspeso la so andata, inteso tal nove conira il re Christianissimo. Item, la praticha dii signor Alberto di Carpi è termina, come scrisse per le altre, et ha mandà indrio el suo messo con la conclusion li dà 50 lanze, 8000 fatili a l’anno, l’bordine di san Michiel el sia dii Consejo secreto di la guerra. Scrive, è venuto de lì uno oralor dii re di Dazia per aver aiuto di 2000 fanti contra alcuni soi subditi. Il Re li ha dato 1000 fanti, quali zà è imbarcati, e parte in ordine per imbarcarsi. Etiam il conte Pietro Navaro è expedito per l’armata el fa in Provenza. Item, scrive si expedissa il successor, aziò possi ve-gnir per la congratulalion eie. el lui repatriar. Di Hongaria, di sier Alvise Bon el dotor orator nostro, date a Buda, a dì 12. Avisa il Re non averli dito ancora ben di la trieva conclusa e jurata con l’orator dii Signor turco, e questo perchè voria prima il 'l'ureo la zuri. Dubita non la vorà zu-rar; però non li ha voluto dir prima nulla. A dì 5, zonse lì a Buda do oratori dii Catholico re, di nation todeschi. Prima si hanno doleslo di la morte di la Cesarea Maestà che era padre di loro reali, poi li dagi ajulo come bon cognato a la eleclion di re di Romani, et non volendo venir, mandi comissione di dargi il voto, con il voler di suo barba il re di Poiana suo tutor per esser più valido. E ancora non li è slà data risposta. Scrive ditto Oralor nostro, è andato con gran fatica, licet li sia vicino, dal reverendo Cinque Chiexie per saper l’opinion zercha la ele-tion dii re di Romani, e quello vorà il Re suo, e chi ’I leniva fusse electo soa signoria. Disse il re Christianissimo ha pocha parte; ma ben Spagna sarà per esser todesco ; et che il Treverense dà bone parole al re Christianissimo, et il duca di Saxonia non voi Spagna, il resto sarà con Soa Maestà, e che ’1 re di Hongaria non anderà ma manderà soi oratori con la cDinmission. Item, scrive si mandi il suo ^ successor, ovvero se li dagi licentia di poter venir via. Noto. Sier Lorenzo Orio el dolor suo successor partì questa sera, va a Segna, e de lì anderà per terra in Hongaria. Da Spalato, di sier Francesco Gelsi conte et capitanio, di 13 Aprii. Come è venuto da lui uno emin homo da ben, nominalo Getelin, con le-tere dii sanzacho del paese di Carzego, overo dii duchato,. qual letere manda incluse, et Ide, volendoli far risposta, disse voleva a bocha dirli altro. Poi li disse, il sanzacho ha torlo di quello el ve scrive; ma si duol sia sta mandà il Paleologo con presenti al sanzacho di Bosina e non a lui ; et che ha li putì 8 tolti in Almissa over sotto Almissa, et mandando con lui uno homo vederà farli restituir; et che l’ambasador dii Signor turco è stato a Castel novo e ha parlà al presente sanzacho e ditoli di danni fati a nostri, et che ’1 Signor averà a mal, unde lui ha gran paura. Item, eh’el dito sanzacho vorìa si andasse in quel paese nostri ; con altre parole ut in litteris. Et manda la risposta ha fato al prefato sanzaco, qual è bona. Dimandò la restitution di 8 puti di Almissa tolti che i hanno in le sue man, el restituissi il resto de le anime, perchè la Signoria manda un nuovo Buylo a la Porta, qual farà querela conira di lui al Gran signor. Et li 4 martelossi presi non li ha voluti rneter al palo ; con altre parole, voy restituir le anime prese e non si fazi danni etc. Nola. Dito Conte, per sue letere voria far certo acordo con