33 ‘IDXIX> zeno a di 29 Dezembrio li in Andernopoli. È juslo homo questo Peri et è sta ben visto da tutti. Scrive zerca el tributo de Cypro si mandi, per esser ubligù mandarli danari, aziù non vegni scandolo con la Signoria, et el deftender li ha mandato schiavo per li ducati 500 de la pension dii Zante, qual li voi per tulio Fevrer, a qual tempo compie. Scrive, che el terzo deflender de la Soria li ita dito si fazi provi-sion dii tributo di Cypro, aliter el Signor manderà schiavo de lì. Scrive dillo Baylo come l’é in leto, pien di fredo, vento e fastidio. Dii dito di 11 Zener. Come a dì 5 el Signor turco zonse de li nel serajo, nè ancora havia fato Porla ; el qual Signor inlrò con un maltempo. Se dice è ritorni uno Zaus che ’1 Signor mandò in iiongaria eie. Dii dito, a dì 11. Come de li è pessimi tempi, fredi e neve; e come era venuto uno messo di Alepo di sier Andrea Morexini a lui Baylo, con teiere non voleno se non danari per el tributo, e non come si deva a li Soldani passati; et che voleno fati e non parole. Scrive, come el potrà andar, troverà el magnifico Perì bassa e li parlerà di questo etc. E tien la Signoria manderà per el schiavo dii Signor uno che dirà le raxon nostre : perchè lui ha ricevuto le nostre letere con li danni fati per le fuste de la Va-lona ; di qual doman esso Baylo se dolerà al bassa. Di Zara, di sier Piero Marzelo conte e sier Zuan Nadal Salamon capitano, di 25 Fevrer. Come turchi erano corsi soto el caslelo fo dii Co-xule, qual è resta in governo, come scrisscno, di la moglie nepole e zenero, et hanno falò preda di animali. Et è venuto lì a Zara uno suo nonlio a dir lei non poi star cussi, e non li essendo socorso, si dovrà render a chi la chiama, domandando uno bombarti' dier. linde essi rectori li hanno mandalo unobom-bardier, con quel più secreto modo hanno poteslo. El qual castelo è mia G lontan di confini di Zara, e pien de artelarie et monition, che saria mal venisse in man di Turchi. Manda la dita lelera essa dona li ha scrito, et desidera saper come se dieno governar; la qual lelera è scrita in lingua serviana, e l’hanno ricevuta quel zorno, dicendo la continentia ho scrito di sopra : che non essendo ajutala, se darà a chi la chiama, e in fin domanda uno schiopetier e dice Dio vi consoli. Di Tran, di sier Alexandro Zorzi conte e capitano, di 17. Come, a dì 14, havendo inteso che turchi venivano a danno di quel teritorio, scrisse a a Spalalo che li stralioli è lì venisseno fuora et insieme con quelli di Traù facesscno qual cossa conlra / Piarii di M. Sanuto. — Tom. XXVII. marzo. • 34 di questi. E cussi veneno e sleteno fuora uno dì et una note, et a dì 1G veneno dili turchi numero 150 a piedi e depredono via do anime et 400 cai de animali, et li stralioli li deteno adosso et amazono da 30 turchi, de li qual portono G teste in Traù, et uno vivo, qual l’ha examinalo et manda la sua de-posilion. El di stralioli feriti 4 et cavali 1 et uno restato; et eliam a Spalalo è slà porta di le tesle. Mexa Gerbessi, capo di slralioli, voi el turco per re farse di danni auti; el qual esso reclor voleva mandarlo a la Signoria, pur a soe pregiere ge l’à concesso (in la Signoria ordeni quello la voi si fazi di lui; et ha dato ducati uno per tesla, lauda molto diio Mexa Gerbessi. Et in la deposilion par sia ja-nizaro sotto uno vayvoda Cassai) dii paese di Car-zego; et era da 1GO, videlìcet turchi 30, el resto morlachi e martelossi, venuli per depredar questo teritorio con licenlia dii suo vayvoda, licei sapi sia bona pace tra el suo Signore e la Signoria nostra. Poi leto le dile letere, fo mandalo fuora li se-cretari, non poleno slar in la materia secreta, et admonili per Gasparo di la Vedoa secrelario dii Consejo di X, se alcun è non liabi auto el juramento, si vadino a dar In nota a li Cai di X e zurar, e cussi questi andono : Sier Zuan da Canal, fo savio a Terra ferma, qu. sier Nicolò dolor. Sier Carlo Valier, è di Pregadi, fo di sier Ili-ronimo. Sier Borlolamio Valier, vien in Pregadi per danari, qu. sier Vetor. Sier Alvise Donado, è ai X savi, di sier Polo. Sier Domenego Trevixan, è a le Raxon vechie, qu. sier Zacharia. Sier Antonio Corer, è provedador sora el co-timo di Damasco, qu. sier Zuanne. Sier Alvixe Mozenigo el cavalier, è di la Zonla, qu. sier Tliomà. Poi, per Zuan Ballista di Vieimi secrelario fo lelo letere di l'Orator nostro in Franza da Paris, di 21 Fevrer, drizate a li Cai di X, et di 26. Rem, da Milan dii secretarlo Caroldo, di 3. Et per esser secretissimamenle comandà credenza, non noterò qui solto alcuna cossa, et possendo in altro tempo ne farò mentione : et è in materia de la elelion si (ralla. Poi, sier Rortholamio Contarmi, venuto oralor 17 dii Signor turco et sialo Provedador zeneral in Cypro, qual essendo fuora, rimase Provedador sora 3