519 Ml'XlX, LUGLIO. 520 netian e il padonn. Fono elecli siei* Francesco da Pexaro qu. sier Marco, sier Francesco Donado el ca-valier, e sier Vetor Michiel, i quali refudono. Poi fo electi essi Ire, ai qual fo dato comission andaseno a inelcr i contini. I qual confini è, i primi dii 1374 a la guerra con Hongari, poi li secondi dii t38‘2 poi la guerra di Cioza, demum dii 1452 fo mandali mister Franceschi!) de la Siega canzelier grando e sier Piero Valier, quali messeno altri confini, et questo per diferentia di quelli di Cavarzere con quelli di Concila D’Albare, ch’è di frali predili. Disse, questi frati ha uno aquislo auto del 1121) da uno Vido et Judich jugali, falò a di 12 infrante Junio, di (ulte possession, eh’è 5 ville, ut in eo; et in quel medemo anno, exeuntc Junio a dì 11, è de la mila, el poi a di 4 Lujo ratificala por la mojer, qual ora a Lignago, siohè ’I primo non poi star: e cussi si usava antiqui-tus. E par, in la cronicha di missier Andrea Dandolo doxe, quando dice cl brazo di San Marco si mostrò, fo a dì 30 Zugno exeunte, ch’è il dì di San Marco a dì 26. Disse, come il Foresto era longo9 mia, largo 4 mia, e sono suso 20 conventi di frali, di pegorari, è da campi 29 milia. Item, come dii 1320 fo per li Avogadori, che erano a quel tempo, con li Consegli lajalo.....Disse come erano lutti tre stati super loco et menono con sì quelli nominati in la comission, cl non trovono alcun signal. Andono vardando, e si reseno per li venti per uno signal grando trovono, quali loro detono in nota al fisco; et cussi messene li confini justa 1374, perché quelli dii 1382 non fo messi, se dovea meter con i pali. Narò la cossa come i fono de lì, e la scrilura deleno quel frale Alberto di Zenoa celerario, et la ricevuta li feno. Item, come trovono certi signali posti per loro frati, over Slephanazo suo abitador, il Mercore Santo di tre piere mazegne nuove sotto terra, quale erano sù alcuni busi di ave; el cussi una dona confessò questo. Hor posli dilli confini e tornati in Co-295* legio, referileno con li Cai di X el tutto. El admo-niti i frali, zoé l’abaie di Santa Justina, si voleano dir nulla, fono contentissimi Venir in Colegio, intervenendo li Cai di X, e dir di le sue raxon. Et uno zorno poi disnar reduto el Colegio, sier Zuan Antonio Venier avochalo di frali parlò e disse le sue raxon, alegando sopra lutto l’insl.rumento fato per il Consejo di X dii 1513 di quietation ; e lui sier Gasparo li rispose. L’altro zorno, domino Bartolomeo da Fin dolor, fo avocato, parloe ; li rispose sier Nicolò Salamon: et una altra volta el Fin parloe. El poi ditto quello volseno, parse a lo cxcelentissi-mo Consejo di X con la Zonta dii mexe di... . passalo remeter tulla questa materia a questo Consejo, aziò li frali potesseno venir a dir di le sue raxon. Li qual frali inteso questo, veneno li abati di San Zorzi e Santa Justina con una scriiura che non intendevano a venir al Pregadi, perché voleano andar al foro ecclesiastico, dando certa scrilura : et pelei Serenissimo fo admonili a venir a dir di le sue raxon, che non se li mancheria di juslitia ; et loro pur ostinati non volseno, imo partiti, mandono il Legato, qual si fe’ portar per la gamba rota con do brievi, uno drizalo a lui, l’altro a la Signoria, che persuadeva si andasse in judici ecclesiastici in partibus, sicome el tutto farà lezer. Et per Alvise Sabadin no-taro sora le aque et secretario ducal, fo lelo prima la parte dii Consejo di X presa a dì... sopradilo, che la maleria sia deduta al Consejo di Pregadi, dove i Savi e cadaun dii Colegio che poleno meter parte, et li Ire soraditi possino poner le soe opinion ; item, 1’instrumento di quielazion fato in execulion de la parte di 13 Lujo 1513, fato a dì 26 Lujo per sier Francesco Falier, sier Michiel da Leze e sier Zorzi Pisani dotor et cavalier Cai di X, ch’è ozi anni 7 ; item, la deliberatimi fata in dito Consejo di X a dì 28 Seplembrio 1518 et di mandar ad elezer 3 zen-tilhomeni a meter li confini tra il padoan et vene-lian ; item, la comission fatoli per dillo Consejo di X che melino li veri confini a dì. . Marzo 1519: item, li do brevi dii Pontefice dati a dì 21 Zugno, el apresentati per il Legato, a dì.. . Lujo presente: 296 item, una cilation fata per Alvise Marin secretario al prefato abaie di Santa Justina, vengi con li soi avochali al Pregadi, qual negono voler venir al foro secular. Et his lectis, dillo sier Gasparo Malipiero tornò in renga dicendo: li frati è citati el sono absenti, et contra absentcs omnia jura clamant, et che li Savi non voleno meter nula, et loro meterano una parte che ’1 sia lajà el anulà ditto instrumento dii 1513, revertentibus partibus in pristinum eie. Et cussi per Burlolomio Comin secretario fo lelo la sotoscrita parte posta per sier Gasparo Malipiero e sier Francesco Valier predicli, absenle il terzo co-lega sier Nicolò Salamoi), videlicet......... El sier Francesco da cha’ da Pexaro qu. sier Mar- 296 * co, savio a Terra ferma, andò in renga, scusandosi prima lui, licet sia di Colegio, è cazado, perchè sier Francesco da Pexaro qu. sier Ilironimo fe’ la sen-tentia, poi 4 di Colegio, videlicet sier Francesco Bra-gadin, sier Nicolò Bernardo savii dii Consejo, sier Tomà Mocenigo e lui mirati novamente, non ha-vendo aldito le raxon di frati, non sanno che me-