451 MDXIX, necia e dii deslrelo con (aja eie. Item, fu expedilo quel mneslro .Incorno Spaglio! medico absente, incolpato di sodomitio, videlicet bandito al confin di sodomiti. Vene uno corier nostro di Ilongaria, passalo per l i Germania, e a dì primo di questo era a Linz, dove nulla si diceva di la creazion dii re di Romani. Il qual corier, ha nome Marlin Bestia; per il che si ju-dica la nova di la crealion non sia vera ; perchè per via di Fontego si haria inteso. A dì 7. La malina, non fo alcuna lelera da conto, solum se intese esser venuto uno Zorzi Vento lodesco in Fontego, vien di Alemagna, dice è stalo a Trento, dove si feva festa per la crealion dii re Catholico re di Romani. È da saper, a Roma si dava 85 per 100 che ’1 saria electo. Da poi disnar, fo Colegio di savii ad consideri-dum. In questa malina, sier Bernardo Loredan dii Serenissimo, qual è amaialo longamente di quartana, sopravenuloli una idropisia aquosa di mala natura, per il che li medici, maestro Borlolamio da Monta-gnana, maestro Aguslin da Pexaro et maestro Lu-nardo Buliron medici excelenlissimi di questa terra, consultorno darli certo siropo fato di una aqua mandata a luor a Pisa, chiamala Cliachilo, et di la erba si è tralo l’aqua, farne.polvere, et questa farà orinar, il che facendo potrà varir, con forarli la borsa di testicoli, ali ter non, per il che si ha voluto comunicar per slar con Dio; tamen è in manifestissimo pericolo di morir. A dì 8, Sabado. Fo letere la malina per tempo di Roma, venute in hore.., per le qual si ha la crea-lione dii re Catholico in re di Romani, a dì 28 ; et cussi tal nova fo spanta per la terra, el fo mandata a dirla a l’oralor di Franza. Da Milan etiam fo letere, il sumario dirò di solo. Da poi disnar, fo Pregadi. El posto prima, per i Consieri, scriverà l’Oralor nostro in corte perii l>iovan di San Anzolo noviter electo, pre’ Zorzi Dolili!, prete di chiesia, in loco di pre’ Gabriel di Aliegri, noviter defunto. Fu presa : 151, G. Fo leto una letera, di VOrator nostro in corte, di 17 Zugno. Zercha dar il possesso dii vescoa-do di Are al Cardinal Rangon etc. Item, una lelera dii prefalo Cardinal nominato Hercule Rangoni dice prega la Signoria li dagi il possesso per averne bisogno, e il Papa ge l’Jia dalo in loco di l’oralor dii ducila di Ferara, morite lì a Roma, nominalo domi- lugi.10. 452 no Beltrame de Roverella, coniemorando che l’avo, il padre e li fratelli è stati a stipendii nostri et fi-delissimi, per il che questo Stado li dete inlrada in trevisana, con altre parole. Item, uno breve dii Papa, di 15, prega la Signoria li dagi diio possesso, che li faremo cossa agrala, e dito Cardinal è benemerito nostro. Fu posto, per li Consieri e Cai di XL, scriver al provedador di Are et podestà et capitanio di Ruigo, a’ soi coniessi, rispondeno le intrude etc. ut in parte. Et fu presa. Ave 139 di si, 25 di no, 4 non sincere. Di Milan, dii Secretarlo, di 5. Come cussi qual sì manda le nostre letere in Franza, Spagna e Anglia per le posle regie, el senza spesa, cussi al presente manda uno mazo di letere, drieatc a V ora-tor dii re Christianissimo. Scrive, eri sera monsignor di Lutrech li disse voleva partir et andar tino a Pavia, Lodi e Cremona, e vuol luor l’aqua di bagni di Caldiero, che è vicino a Verona, videlicet farla portar fino a Cremona, et questo per lo ardor ha di orina. Scrive, ogni zorno zonze de li qualche Capitano francese, el eri zonse monsignor di Polre-min, et si aspela di altri zonzino, nominandoli in le letere, ut in eis. Il locolenente di la compagnia dii marchese di Mantoa e dii principe di Salerno e altri è venuli, videlicet Motigardi e il capitanio . . .. , i quali sono ben in bordine di soi homeni d’arme, e la monslra si farà, sarano tutti zonti ; concitale in la Franza erano il forzo di capitami etc. Et il capitanio Pomaruol è lì a Milan capitanio di le artellarie: ai qual capitani monsignor di Lutrech li fa gran careze. Scrive, per alcuni merchatanli venuti di Germania, si ha, li declori in Franchfort eri si doveano intrar a far la election dii re di Romani. Di Roma, di sier Marco Minio orator nostro, di 4. Come erano venute letere di Germania, di 22, per le qual si havia le cosse dii Chrislianissi-mo re erano deteriorate, lieet il Papa li habi prestalo grandissimo favor et Aito uno breve che ’1 re • di Ilongaria, videlicet di Bohemia, licei non habi la età, possi intrar il suo nontio a la elelione, domente promeli dar il volo a la Chrislianissima Maestà, et lo ha fallo abile, et ha mandato dillo breve al re di Franza, acciò degni dito volo; sichè basendo (re fermi questo Re, saria stà il quarto, et cussi saria slà electo. Tamen, per avisi, le cosse di la Maestà Cliri- 254 similissima è disperale, et quelle dìi re Catholico in augumenlatione, e si tien bara tutte le voci excepto quella dii marchese di Brandiburg, e si Iraze questo, perchè tutti li oratori, erano a Franchfort, erano slà licenliati da quelli dii Catholico in fuora. Scrive per