407 MDXIX, GIUGNO. 408 le abatalalion eie., poi stali in Colegio, falò lezer la loro sentenlia, li mandono a lezerla a lui orator, qual si doleva dicendo el suo He era inganato di più de ducali 1000. Hor pensalo, questa noie è venuto in Colegio a tuor licenlia, el che ’1 dirà al Re non poi aprobar da lui altramente. Ringratiò di honori fatoli, et cussi si parte .... con barche di peola va in Hi-stria a Puola, dove sono le galie di Barbaria ; le qual galie è mollo riche, portano contanti da ducati 50 mila. 230 In questa matina, che fu fato processione, avendo inteso el Doxe e la Signoria che eri le monache de le Verzene havia buia zoso el muro ferio far per separarle e voler meter monache di Santa Justina in parte di quello, mandò la Signoria con li Cai di lutti tre li Avogadori che erano vestili di seda al detto monastero, el visto quello haveano fato, li feno gran rebutTo, el mandono a chiamar el Patriarchi, qual era a san Biaxio Cutoldo per veder el mona-slerio et volerlo reformar, et partir; el qual vene e mirato in capitolo con li Avogadori, chiamono le monache, dicendo in maltiera loro quello haveano facto. E loro domandando perdon, dicendo è dura cossa esser cazade da la sua caxa, et esso Palriarcha pur menazandole de castigarle, tamen non è suo supe-rior, et si parlino senza far altro ; tuttavia li maistri lavora per separar el monastero. A dì 26, Domenega. Non fo alcuna lelera da conto. L’ambasador di Tunis fo a veder le zoje, et partirà da malina per Ilislria. Fo serilo per Colegio in risposta de la letera dii re di Tunis ; el mandatoli la copia di tre sententie hanno fato li deputali, vi-delicet di Dolphini, di Prioli e di uno altro. Da poi disnar, fo Gran Consejo. Fato Consier di San Polo, in luogo di sier Alvise Contarmi aceta capilano a Padoa, sier Marco Minio fo savio dii Consejo qu. sier Bortolamio, qual è ambasador a Roma, et fu posto la parte di poter responder zorni tre poi sarà zonto de qui, aleuto è in li servici nostri senza salario. Fu presa, ave .... El fu falò do dii Consejo di X, e tulli do passono, sier Sebastian Moro fo provedador in armada, qu. sier Damian et sier Gasparo Malipiero fo savio a Terra ferma, el qual sier Gasparo rimase per esser conira i frali di san Zorzi, la cui cosa domai) se dia tratar nel Consejo di X. De la Zonla niun non passò; fu tolto sier Jacomo Corner fo luogotenente de la patria di Friul, di sier Zorzi el cavalier procurator, fo meglio de li altri, non passò di balote ... et questa è la ventesima volta è cazudo di Pregadi poi tornò di Udene. El resto de le voxe passoe. Fu posto, per li Consieri, dar licenlia a sier Jacomo Soranzo podestà e capitano di Sazil, e sier Alvise Donado podestà di Porlo Gruer, di poter venir in questa terra per zorni 15 ut in parte, fu presa. Fo publicà resta a pagar l’ultimo sestier de la paga di Septembre 1477, el seslier di Canaregio; sichè questo si pagerà. Di Trevixo fo letere, et di Friul di sier La-zaro Mocenigo luogotenente in la Fatria. Come venivano cinque ambasadori, videlicet do di l’Austria, do dii conta’ di Tyruol, et uno de la Carinlia, vanno in Spagna, voleno andar per terra a Napoli e de lì per mar in Spagna al Catholico re, qual auto per l’avo el dominio di ditti Stadi : et mandano le 230 ' cavalchalure a Trevixo e loro verano per aqua vien in questa terra ete. Fo lermenalo prepararli una caxa, et hono-rarli eie. A dì 27. Vene in Colegio l’orator dii ducha di Ferara domino Jacobo Tebaldo, con letere di 24 di Ferara dii Ducha, avisa quel zorno a bore . . esser morta sua moglie Duchessa, fo sorela dii ducha Valentino, et neza dii papa Alexandro. Veneno l’abate di San Zorzi Mazor don Piero Marin et don Egnatio abate di Santa Justina, et sentati apresso el Principe, parlono zercha le cosse si à a Iratar ozi nel Consejo di X, dicendo è cose di chiesa, e se dia ben averlir, mostrando la sua boia li fo fata per li ducati 3000 deteno, qual è boiata d’oro, dicendo l’hanno più cara che la Signoria le zoie di san Marco eie. El Principe li dete bone parole, dicendo non se li mancheria de juslitia. Di Hongaria, fo letere di sier Lorenzo Orio e sier Alvise Don doctori oratori nostri, date a Buda a dì 11 et 13. Il sumario dirò poi. Da poi disnar, fo Consejo di X, con la Zonta, per la materia di frati. Et prima feno li Cai di X per Lujo, et el primo entra al presente vice Cao in loco di sier Balista Enzo, è inlrado Governador de l’in-Irada: sier Gasparo Metipiero, sier Sebastian Moro, nuovi, et sier Hironimo da cha’ da Pexaro slato altre fiale. Poi li Cai di X, sier Daniel Venier, sier Gasparo Malipiero, et sier Lunardo Emo niesseno che questa materia di frati sia deduta al Conseio di Pregadi, dove li aldi li frati con li soi avocati, e li avocati per nome de la Signoria, e quelli vorano parlar eie. Parloe primo sier Daniel Renier, poi li rispose sier Lunardo Mocenigo savio dii Conseio per li frati, poi sier Gasparo Mahpiero, poi sier Domenego Trivisan