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MDXIX, MARZO.
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    dona era prodigo e consumò assà in done. Il theso-rier novo venuto par non voy il cargo, et sarà Alvise Ran, qual laudano assai. E li hanno fato bona dimoslralion, e ha bon nome de lì. Scrive, il Papa ha inlimato vadino a Roma Paulo Tolosa, Alfonso Beltrame e altri richi de li marani incolpadi aver mandato arme a infedeli, trovate su la nave Marieta fo presa in Barbaria da le nave rodiane eie. Scriveno, la caxa di san Marco vi sla il duca di Montalto, e da una camera al nostro Consolo. È in possesso zà anni 8, dà fama l’ha a alito ma si la fa sua; pur ha dalo in questo loro venir ducati 100 a conio di filo al Consolo nostro. Scrive, è mal perder sì bella caxa; la Signoria non volse conciederla se non uno poco di quella al Principe di Bisignano, e bora questi la gal-de ; loro è alozali in una caxa di una dona, qual il Viceré li fece preparar, comoda al negociar, eie.
        Di li diti, date a dì 12. Come ebeno audienlia dal Viceré. Era col Consejo secreto, pregò soa signoria scrivesse al Re, poiché li heriedi di Alvise Pison non erano. Li promisse di farla. Et il conte di Chariati disse n’é pur qualche una altra. Risposeno de no; e voleano prima justifichar quelli si doleano, poi daria-no li nostri danni fuora, fati a nostri subditi. Il Viceré li comisse al conte di Chariati ; il qual conte li dimandò come fanno li subditi di padoana. Risposeno ben, e di visentini benissimo. Disse era slà causa non fusse brusà Vicenza, dicendo li alderia et faria ogni cossa per la Signoria. Ringrationo etc. Scrive, la fusla non è tornala; ha butà Mathio Cardona non si sa dove. Scrive, lì in porto si fabrieba uno galion per .... qual si dice ha vadagnato 18 in 20 milia ducali in jocbo a quel Paulo Tolosa falite. Cargerà di 59* noxele per Alexandria, poi voi andar in corso. Eri zonseno li do navilii e il galion di Rodi, vano in Pranza con una dona suso tureha, il Gran maestro manda a donar al re Christianissimo. Scrive, lì è una nave biscaina su la qual monterà esso Tolmezo e partirà per Spagna. Il Viceré par habi expedilo le letere pro-rnisse al re Calholico. Scriveno, il castello si continua la fabrica di la banda di mar, e si tien de lì, tra il re Christianissimo e quel Re abbi ad esser guerra.
      Di Lunardo Anseimi consolo, di 12. Come ha auto tre letere di Palermo, di 16, 19 et 26. Avisa, 30 fusto di mori erano a Tunis et 4 galee solo sei capitani, et a Zerbi erano altre 18 fusto, unde quel Viceré ha previsto a Malia; mandalo zente e artela-rie e levalo la (rate di formenli per Barbaria. Si aspela lì a Napoli 15 galie con domino Hugo di Mon-chada el do vieneno di Spagna. Infine dice, aricorda il bisogno suo.
   Da Palermo, di sier Pelegrin Venier qu. sier Domenego, date a dì 19 Fevrer, il sumario di le qual scriverò qui avanti.
Sumario dì una letera di Palermo, di sier Pe- 60
   legrin Venier qu. sier Domenego, data a dì
   19 Fevrer 1518, drizata a la Signoria nostra, ricevuta a dì 26 Marzo 1519.
    Come a di 21 dii passato fo l’ultima sua, dii partir di le galie di Barbaria c di Alexandria a dì 5 dii pasato di Saragoza, e por (empi contrarii retornoro-no quele di Alessandria noi predillo porlo, et quelle altre in la Brucha, poi a dì 22 tutte insieme si levor-no di dillo porto, con le 6 galie solil che zonseno 3 zorni avanti. Si tien sarano gionte a salvamento. La barza grossa di Rodi pur in porto di Saragosa si trova, e dito Maistro ha aulo por impresledo per far conserva a le do barze englese, vanno per Syo con carisee assai, il forzo di zenoosi. E lojorno sequente parli le galie, zonse in porto d’Augusta 2 barze di Provenza ritorna dal Zaffo con pelegrini, ben in hor-dine, el par nel ritorno sconlraseno 4 schier.izi di turchi, et con l’arlelarie ne butorno duo a fondi et li hanno porlato con loro. Et scriveno di Saragoza et Catania, che sono mollo richi. A Mesina. zonseno una barza da Patras in zorni f-, partì a dì 18 Zcner carga di uve passe de zenoesi, va per Fiandra. Da novo, el Signor turco era a Salonichi el faceva far preparation assai per l’arniada. Da Tunis, por uno brigantino parlilo a dì 18 Zoner, se intendo Bona esser rebelala al re di Tunis, per la mala compagnia haveano da quel Re, il qual mandava il suo manifesto con cavalli 1500 per ribaverla a pristina obedientia, che non poteva inanellarli. Il fradello dii Barbarossa era al Zer e ben forte, mandava a dimandar soeorso al dito Re con averli manda a donar 40 personazi cristiani principal, preseno di P armada over rimaseno captivi per la fortuna il mexe d’Avosto pasato, et ben si melevano in hor-dine. A la Golela si trova fuste 30 e galie 4 soto 6 capitani, et bene in ponto che puoleno meler in (erra homeni 1200 con schlopeti, in li qual mollo sì exercilano; el era sta condulo do navilii prosi presso Roma, in l’uno di diti preseno uno di do patroni di le galie del Papa et molti altri, et da captivi 7000 cristiani afermano esser in dito luogo.
   Da Zerbi. per letere di 21 dii preterito. Scriveno esser fusle 18 et ben a ordine per forma. Questo illustrissimo signor Viceré manda a Malta